sabato 9 febbraio 2019

Compositori immaginari ( II )


2.
Un'altra curiosità riguardo ai compositori più o meno immaginari del cinema è legata a Francesco Ceruomo: la sua "Appassionata op.69" è lo spartito sul piano di Alida Valli in "Il caso Paradine" di Alfred Hitchcock. Si tratta in realtà di Frank Waxman, autore delle musiche per il film: in inglese "wax" è la cera e "man" significa uomo, "uomo di cera". Francesco Ceruomo è dunqua una traduzione del nome e cognome di Frank Waxman, e lo spartito sul pianoforte è la musica del film in quel punto.
Altri aneddoti e biografie più o meno immaginarie, sempre da "La vita istruzioni per l'uso" di Georges Perec:
(...) la signora de Beaumont era stata invitata come presidente onorario al festival Alban Berg dato a Berlino per commemorare contemporaneamente il novantesimo anniversario della nascita del compositore, il quarantesimo della sua morte (e del Concerto à la mémoire d'un ange) e il cinquantesimo della prima mondiale di Wozzeck (...)
pag.503

Morellet non aveva nessuna delle conoscenze tecniche necessarie per risolvere un problema di questo genere, ma indirizzò Bartlebooth dal suo capo, un chimico di origine tedesca che si chiamava Kusser e vantava una lontana discendenza dal compositore
KUSSER o COUSSER (Johann Sigmund) compositore tedesco di origine ungherese (Pozsony 1660 - Dublino 1727). Lavorò con Lulli all'epoca del suo soggiorno in Francia (1674-1682). Maestro di cappella al servizio di varie corti principesche in Germania, fu direttore d'orchestra ad Amburgo dove fece rappresentare numerose opere: Erindo (1693), Poro (1694), Piramo e Tisbe (1694), Scipione l'Africano (1695), Giasone (1697). Nel 1710 diventò maestro di cappella della cattedrale di Dublino e lo rimase fino alla morte. Fu uno dei creatori dell'opera amburghese in cui introdusse "l'ouverture alla francese" e uno dei precursori di Haendel nel campo dell'oratorio. Di questo artista si conservano sei ouverture e varie altre composizioni.
pag.29-30
(la voce su Kusser della Garzantina è quasi identica, salvo che nel luogo di nascita indicato come Bratislava)


Emmanuel de Dinteville (1814-1849): amico di Liszt e di Chopin, è conosciuto soprattutto come autore di un valzer turbinoso giustamente soprannominato La trottola.
pag.60
(non ho trovato notizie su Dinteville)

Uno dei due, un giovanotto in abito di tela, a piedi nudi, sprofondato nei cuscini, sul punto di accendersi una sigaretta con uno zippo, è un musicista svedese, Svend Grundtvig. Allievo di Falkenhausen e di Hazefeld, adepto della musica postweberniana, autore di costruzioni sapienti quanto discrete, la più celebre delle quali, Crossed Words, offre una partitura stranamente simile a uno schema di parole incrociate, con la lettera orizzontale o verticale corrispondente a sequenze di accordi dove le "caselle nere" hanno funzione di pausa, Svend Grundtvig è nondimeno smanioso di accostarsi a musiche più popolari e ha appena composto un oratorio, "Proud Angels", il cui libretto si basa sulla storia della caduta degli angeli. La riunione di questa sera studierà mezzi e modi di promozione prima che venga rappresentato al festival di Tabarka.
pag.195
(non ho trovato notizie su Falkenhausen e Hazefeld)

A sinistra, dietro al banco, il padrone, un uomo obeso in maniche di camicia e bretelle scozzesi, guarda con aria circospetta un manifesto che una ragazza sembra timidamente chiedegli di mettere in vetrina: in alto, una lunga cornetta metallica molto appuntita, con molti fori; al centro, l'annuncio della prima mondiale nella chiesa di Saint Saturnin a Champigny, sabato 19 dicembre 1960 alle 20.45, di Malakhitès opus 35, per quindici ottoni, voci umane e percussioni, di Morris Schmetterling, eseguita dal New Brass Ensemble of the Michigan State University at East Lansing, diretto dal compositore. Proprio in basso, una carta di Champigny-sur-Marne precisa gli itinerari da seguire uscendo dalle porte di Vincennes, Piepus e Bercy.
pag.223

(...) il famoso telegramma, "Shut up, you singing boy!", che aveva fatto spedire a Caruso pochi minuti prima del suo debutto sulle scene del Metropolitan (...)
pag.273 (il telegramma viene spedito da un personaggio che si chiama Grace Twinkie)

(...) Enrico Romagnesi, compositore di romanze, 1781-1851 (...)
pag.302 (nessuna notizia anche su Romagnesi, fa parte delle "voci cancellate dal Larousse")

Sulla parete di fondo, accanto alla porta che dà sul vestibolo, a sinistra, tre quadri di formato più o meno identico: il primo è il ritratto di Morrell d'Hoaxville, pittore inglese del secolo scorso, dei fratelli Dunn, clergymen del Dorset, entrambi esperti in materie oscure, la paleopedologia e le arpe eolie. Herbert Dunn, lo specialista in arpe eolie, è a sinistra (...)
pag.341

(...) la partitura manoscritta di Incertum op.74 di Pierre Block, per voci umane e percussioni, rilegata in una pelle di bufalo incrostata d'osso e avorio.
pag.342

(...) avevano un comune amore per la musica antica tedesca: Heinrich Finck, Breitengasser, Agricola. (...) (due dei protagonisti del libro, Bartlebooth e Beaumont)
 (Heinrich Finck 1445-1527, Martinus Agricola 1483-1556)
pag.378

Ci si sarebbe potuti aspettare che un simile personaggio impressionasse Gertrude. Ma la robusta cuoca della signora Moreau aveva visto ben altro, e non per niente aveva nelle vene sangue di Borgogna. Dopo tre giorni di servizio, e a dispetto del severissimo regolamento che il primo segretario di lord Ashtray le aveva imposto al suo arrivo, andò a trovare il nuovo padrone. Che era in sala da musica, dove assisteva a una delle ultime prove dell'opera che intendeva offrire come primizia ai suoi invitati la settimana seguente, Assuero, lavoro ritrovato di Monpou (Hippolyte). Esther e quindici coriste, inspiegabilmente vestite da alpiniste, iniziavano il coro che chiude il secondo atto: Quand Israel hors d'Egypte sortit, quando Gertrude fece irruzione. Senza badare minimamente allo scompiglio che provocava, buttò il grembiule in faccia al lord dicendogli che i prodotto forniti erano pessimi e che non aveva nessuna intenzione di farci qualcosa.
pag.461
(esiste Federico Mompou, catalano, nella prima metà del Novecento; Lord Ashtray è, alla lettera, Lord Portacenere)


(...) un compositore famelico che scrive febbrile in una mansarda un'opera, L'Onda bianca, in cui è leggibile il titolo (...) 
pag.469 (descrizione di una delle incisioni appese al muro)

(...) uno studio a pastello di Joseph Ducreux per il ritratto del violinista Beppo. Quel virtuoso italiano la cui popolarità rimase ben viva nel periodo rivoluzionario ("Zonerò il violino", rispose quando, sotto il Terrore, gli domandarono come contasse di servire la Nazione), era arrivato in Francia all'inizio del regno di Luigi XVI. Carezzava allora l'ambizione di diventare Violino del Re, ma la nomina toccò a Louis Guéné. Divorato dalla gelosia, Beppo sognava di eclissare il rivale in tutto: essendo venuto a sapere che François Dumont aveva appena dipinto una miniatura su avorio raffigurante Guéné, Beppo si precipitò da Joseph Ducreux ordinandogli il proprio ritratto. Il pittore accettò, ma fu presto evidente che il focoso strumentista era incapace di mantenere la posa per più di qualche secondo; il miniaturista, dopo aver vanamente tentato di lavorare con quel modello volubile ed eccitato che lo interrompeva ad ogni momento, vi rinunciò quasi subito, e dell'ordinazione non rimase che questo schizzo preparatorio in cui Beppo, scomposto, gli occhi al cielo, il violino impugnato, l'archetto pronto all'attacco, sembra sforzarsi di avere un'aria ancora più ispirata del suo nemico.
pagina 478

(...) il baritono belga Léo Van Derckx, l'italiano Martiboni, il verbalista spagnolo Tortosa, il fotografo Arpad Sarafian e la saxofonista Estelle Thierarch' , la cui influenza su certe tendenze precipue dell'arte contemporanea non ha ancora finito di farsi sentire. 
(  lista di persone presente ai "martedì del pittore Hutting", anni '50)
pag.486

(...) una serata con l'orchestra da camera di Bregenz diretta da Hal Montgomery con Virginia Fredericksburg solista (Corelli, Vivaldi, Gabriel Pierné) (....)
pag.437

 

Brani da
Georges Perec, da "La vita istruzioni per l'uso", ed. Rizzoli 1989, traduzione di Dianella Selvatico Estense

(il dipinto in apertura è di Carl Holsoe; la donna con l'arpa è di Antoine Hébert, 1858; il ritratto di Louis Guéné ad opera di Ducreux; un autoritratto dello stesso Ducreux)
(Georges Perec è nella sua foto più famosa; il dipinto sulla copertina del libro è di Felix Vallotton)

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