sabato 13 ottobre 2018

Antithese (Mauricio Kagel)


 
Antithese - Spiel für einen Darsteller mit elektronischen und öffentlichen klängen (1965). Scritto, diretto da Mauricio Kagel. Con Alfred Feussner. Musiche di Mauricio Kagel. Durata: 18 minuti

Mauricio Kagel è un musicista che ho frequentato pochissimo, ma ha girato diversi film (quasi tutti per la tv tedesca) e sono tutti degni di attenzione; spesso sono anche divertenti.
Nato a Buenos Aires (1931-2008), tedesco d'Argentina, autodidatta, inizia il suo lavoro al teatro Colòn; nel 1956 si trasferisce in Germania. Lavora allo studio di fonologia di Colonia, insegna a Darmstadt, è tra i pionieri della musica elettronica e diventa presto uno dei compositori più importanti della sua generazione. Sulla Garzantina leggo anche di una sua predilezione per Samuel Beckett, e i suoi film confermano la vena nello stesso tempo clownesca e drammatica dello scrittore di "Aspettando Godot".


"Antithese" è il primo film di Kagel, in bianco e nero, protagonista una specie di dottor Frankenstein, molto somigliante allo scienziato pazzo dei film, con il camice bianco un po' stazzonato, intento ai suoi esperimenti. Che sono esperimenti di musica elettronica, con pannelli elettrici ovunque, nastro magnetico sparso per terra, polvere, video, valvole, e quant'altro si possa immaginare in un laboratorio di fonologia degli anni '60. Ci sono anche dei grammofoni, dei tubi da idraulico, connessioni, cavi di tutte le misure. Il nastro magnetico appare molto usato, impolverato; viene usato anche come si fa con i trucioli o la segatura per riempire i pacchi e proteggere gli oggetti. Il protagonista lo mangia anche in un toast, e finirà avvolto e inglobato in quel nastro magnetico; ma nel finale c'è l'acqua, o meglio l'acqua vista attraverso un grande schermo tv. Ha un suo spazio anche il televisore: il protagonista vede in tv se stesso con una pistola, e distrugge la tv a martellate e con mazzetta. Per tutto il film non parla, non ci sono dialoghi, c'è solo lui in scena e bisogna dire che ha un aspetto simpatico. C'è una lavagna all'inizio, dove si collegano molte parole con un tratto del gessetto molte, partendo da antithese e passando per ad libitum, hysterisch, gastronomisch, eccetera.


Guardando oggi il film, viene da pensare che il nastro magnetico è praticamente scomparso, ci sono i microchip, è tutto virtuale e quindi non sarebbe possibile girarlo; forse però qualcuno potrebbe provarci, a patto di avere il talento e la simpatia di Kagel.
La musica ricorda un po' quella dei film di fantascienza anni 50, pre-Kubrick per intenderci. Un rimando possibile è a "La cosa" (film del 1951, prodotto da Howard Hawks) per via dell'essere inglobato dal nastro magnetico, come succedeva nel film con l'essere alieno.
Il film è visibile su youtube (qui)
 
 
 

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