sabato 16 settembre 2017

Fiorenzo Carpi


 
Fiorenzo Carpi, milanese, 1918-1997, all'anagrafe Fiorenzo Carpi de Resmini, è stato uno dei maggiori compositori di colonne sonore. Penso che tutti riconosceranno subito, anche dopo poche note, la sua musica per il Pinocchio di Comencini: Fiorenzo Carpi è così, uno di quelli (non poi così tanti) che sapevano scrivere la musica giusta per il film giusto. Altrettanto importante è la sua attività per il teatro: fu tra i fondatori del Piccolo Teatro di Milano e collaborò per decenni con Giorgio Strehler, e fu molto lungo e molto proficuo anche il sodalizio con Dario Fo. Di Fiorenzo Carpi si parla troppo poco, e a me dispiace; il dubbio (ormai molto più che un dubbio) è che chi oggi parla e scrive di cinema non ne conosca poi molto, alla fin dei conti. E di musica ancora meno, mi viene da dire: ma qui mi fermo e comincio a ragionare sui film che hanno la musica di Fiorenzo Carpi. Sono tanti, Carpi era bravo e lo richiedevano in molti.

Questa è la lista dei film musicati da Fiorenzo Carpi, presa da wikipedia.it ; si comincia nel 1951, con un film oggi dimenticato, ma il vero inizio si può spostare all'inizio degli anni '60, la collaborazione con Louis Malle (Zazie nel metrò) e con Comencini (Incompreso).
1) Clandestino a Trieste, regia di Guido Salvini (1951) 2) Episodi della vita di Cristo, cortometraggio regia di Luca Signorelli (1954) 3) Zazie dans le metro, regia di Louis Malle (1959) 4) Leoni al sole, regia di Vittorio Caprioli (1961) 5) Vita privata (Vie privèe), regia di Louis Malle (1961) 6) Cronache del '22, regia di Guidarino Guidi (1962) 7) Parigi o cara, regia di Vittorio Caprioli (1962) 8) Cuori infranti, regia di Vittorio Caprioli e Gianni Puccini (1963) 9) I 4 tassisti, regia di Giorgio Bianchi (1963) 10) Incompreso, regia di Luigi Comencini (1966)

Di questa seconda lista fanno parte, oltre al "Pinocchio", due film tra i meno citati di Luigi Comencini: "Italian secret service" (che è in effetti da dimenticare, musica a parte) e un "Casanova" che invece andrebbe riconsiderato, perché è uno dei film più belli sull'argomento. C'è anche Tinto Brass ai suoi inizi, regista promettente prima dello sbraco degli anni 70 e successivi; c'è Vittorio Caprioli, attore e regista di talento che avrebbe potuto (e dovuto) dare molto di più; c'è soprattutto "Diario di un maestro" di Vittorio De Seta, per la Rai, uno dei capolavori del cinema italiano.
11) Melissa, regia di Daniele D'Anza (1966) 12) Italian Secret Service, regia di Luigi Comencini (1968) 13) L'urlo, regia di Tinto Brass (1968) 14) Fuori campo, regia di Peter Del Monte (1969) 15) Infanzia, vocazione e prime esperienze di Giacomo Casanova, veneziano, regia di Luigi Comencini (1969) 15) Splendori e miserie di Madame Royale, regia di Vittorio Caprioli (1970) 16) La vacanza, regia di Tinto Brass (1971) 17) Le avventure di Pinocchio, regia di Luigi Comencini (1971) 18) Diario di un maestro, regia di Vittorio De Seta (1971)
 
Fiorenzo Carpi si muove sempre con discrezione, scrive musica per il film senza prevaricare, e spesso riesce a lasciare il segno: della musica di Carpi poi ci si ricorda (come capita, per esempio, a chi ha visto "Diario di un maestro"). In questa terza lista troviamo molti film dimenticati, alcune decisamente minori, per il circuito commerciale; penso a collaborazioni nate per amicizia, e comunque guadagnare qualcosa fa sempre comodo in attesa di realizzare progetti a cui si tiene davvero. Troviamo qui un film di Gassman come regista, decisamente da dimenticare (l'ho rivisto di recente, "Senza famiglia etc" è davvero molto brutto), e un film con Tognazzi che è invece tra i suoi migliori, anche per il soggetto ("Il generale dorme in piedi"). Il film di Comencini è un semplice veicolo commerciale per Laura Antonelli, uno dei suoi meno interessante; è invece interessante, anche se non del tutto riuscito, "Le uova fatali" di Gregoretti, riduzione per la tv del libro di Bulgakov (molto bello il lavoro di Carpi per questo sceneggiato tv di Gregoretti).
19) Un'anguilla da trecento milioni, regia di Salvatore Samperi (1971) 20) Equinozio, regia di Maurizio Ponzi (1971) 21) Senza famiglia, nullatenenti cercano affetto, regia di Vittorio Gassman (1972) 22) Un bianco vestito per Marialé, regia di Romano Scavolini (1972) 23) Il generale dorme in piedi, regia di Francesco Massaro (1972) 24) Danza d'amore sotto gli olmi, regia di Gianluigi Calderone (1974) 25) Mio Dio, come sono caduta in basso!, regia di Luigi Comencini (1974) 26) Simona, regia di Patrick Longchamps (1974) 27) Non si scrive sui muri a Milano, regia di Raffaele Maiello (1975) 28) Un'orchidea rosso sangue, regia di Patrice Chéreau (1975) 29) Salon Kitty, regia di Tinto Brass (1975) 30) Le uova fatali, sceneggiato TV regia di Ugo Gregoretti (1977)
 

Continua la collaborazione con Comencini: si può forse dire che tra Carpi e Comencini ci sia stato un rapporto simile a quello di Nino Rota con Fellini. Da segnalare la collaborazione con Patrice Chéreau, importante regista di teatro. Personalmente ho un buon ricordo di "Ma che cosa è questo amore", per la Rai, tratto da Achille Campanile (regia di Gregoretti, con Benigni nel ruolo del pensatore). L'ultimo film con musica di Fiorenzo Carpi è del 1993; Carpi ci avrebbe lasciati quattro anni dopo.
31) Un'emozione in più, regia di Francesco Longo (1979) 32) Ma che cos'è questo amore, sceneggiato TV regia di Ugo Gregoretti (1979) 33) L'ingorgo (Una storia impossibile), regia di Luigi Comencini (1979) 34) Corse a perdicuore, regia di Mario Garriba (1980) 35) Voltati Eugenio, regia di Luigi Comencini (1980) 36) Comunisti quotidiani, regia di Ugo Gregoretti (1980) 37) La baraonda, regia di Florestano Vancini (1980) 38) Cercasi Gesù, regia di Luigi Comencini (1981) 39) E noi non faremo karakiri, regia di Francesco Longo (1981) 40) Piso pisello, regia di Peter Del Monte (1982) 41) L'amante dell'Orsa Maggiore, regia di Anton Giulio Majano (1983) 42) L'homme blessè, regia di Patrice Chéreau (1983) 43) La storia, regia di Luigi Comencini (1986) 44) Un ragazzo di Calabria, regia di Luigi Comencini (1987) 45) Notte italiana, regia di Carlo Mazzacurati (1987) 46) Buon Natale... buon anno, regia di Luigi Comencini (1989) 47) Il prete bello, regia di Carlo Mazzacurati (1989) 48) Maggio Musicale, regia di Ugo Gregoretti (1989) 49) I Taràssachi, regia di Francesco Ranieri Martinotti (1990) 50) Marcellino pane e vino, regia di Luigi Comencini (1991) 51) Contro ogni volontà, regia di Pino Passalacqua (1992) 52) I divertimenti della vita privata, regia di Cristina Comencini (1992) 53) Abissinia, regia di Francesco Ranieri Martinotti (1993)
Il consiglio è di andare a leggersi su wikipedia.it la lista degli spettacoli teatrali con musiche di scena realizzate da Fiorenzo Carpi: l'elenco è lunghissimo, si parte dal 1947 (con Strehler, al Piccolo Teatro di Milano) e praticamente non si finisce più.
Va comunque ricordato il lavoro con Luca Ronconi per l'Orlando Furioso: le musiche di Fiorenzo Carpi sono molto belle ed evocative, ed è ben strano che nessuno le abbia più riprese, tanto è vero che dall'elenco qui sopra questo suo lavoro manca e anch'io mi sono fatto trarre in errore - rimedio oggi come posso. Finisco qui il mio lavoro, perché non sono la persona più adatta per ricordare Carpi; per questo motivo riporto qui un estratto da un articolo uscito in sua memoria, nel maggio 1997.
Dal Piccolo di Strehler a Dario Fo e al grande cinema
ADDIO A FIORENZO CARPI, POETA DELLA MUSICA
di Claudia Provvedini, corriere della sera 22.5.1997
ROMA – E’ morto ieri a 79 anni il compositore Fiorenzo Carpi, autore di musiche per il teatro e il cinema, per il «Piccolo» di Giorgio Strehler in particolare e per molti teatri stranieri. Il musicista, ricoverato giorni fa per problemi respiratori al Policlinico Gemelli, da mesi era sofferente. La camera ardente sarà allestita oggi alle 18 al Piccolo Teatro di Milano, dove domani si svolgeranno i funerali. Non tre ma quattro sono state le anime che hanno dato vita al Piccolo Teatro: oltre a Paolo Grassi, Nina Vinchi e il sottoscritto, il quarto nome è quello di Fiorenzo Carpi»: così aveva detto Giorgio Strehler mercoledì scorso, nella giornata piena di ricordi ed emozioni che avviava il Cinquantesimo del «Piccolo». Carpi non c'era a far festa con gli amici di sempre, compagni di lavoro da quei giorni del 1947 che avevano visto nascere la grande avventura d'amore per l'arte. Nonostante le sofferenze che lo attanagliavano da un anno, aveva voluto assistere alle prime prove dell'«Arlecchino» del 50°, che era anche «suo», seduto in platea come era accaduto tante, tante volte in mezzo secolo, per pensare con l'amico regista quelle note che sarebbero cresciute assieme ai gesti degli attori, come cucite tra le loro parole. «Scompare con Fiorenzo una parte profonda del Piccolo e l'amico più caro della mia vita - sono le parole di Strehler -. Non so se Milano sia capace di sapere che cosa Carpi le ha dato. Non è solo un grande musicista che ci lascia, è un uomo buono, limpido, severo che ha rappresentato la parte migliore di una città oggi più povera. Fiorenzo ci ha lasciato, in punta di piedi, silenzioso come sempre».
Eppure quel musicista schivo, milanese purosangue (vi era nato il 19 ottobre del 1918), diplomato al Conservatorio e autore di musica sinfonica e cameristica e di canzoni ispirate al mondo della malavita milanese, oltre che di due opere teatrali, aveva frequentato i comici italiani più «scatenati». Amico dell'attore Vittorio Caprioli, aveva composto le musiche per alcune riviste della compagnia Caprioli-Fo-Valeri-Durano. Con i quattro attori aveva lavorato per musicare il suo primo film, «Leoni al sole» del 1961, inizio dell'attività di compositore di colonne sonore, da «Vita privata» di Malle nel '62 a «Incompreso» di Luigi Comencini del 1967, e a quel «Pinocchio» tv del '72 che lo rese popolare, fino a «Notte italiana» di Mazzacurati e a «Maggio musicale» di Gregoretti.

E di lui ha ricordato ieri Dario Fo, che lo conosceva fin da ragazzino, quel giorno del 1962 quando «fu l'unico del cast a dare le dimissioni assieme a me e Franca da Canzonissima che ci aveva censurati, una dimostrazione di lealtà, coraggio ed amicizia». Per Fo, Carpi scrisse le musiche di 47 commedie. «E' stato sicuramente il più grande autore europeo di musica per il teatro - dice ancora Fo. - Ma la sua dote maggiore era la versatilità: riusciva a passare dal rock alla musica del '500, dal blues americano alla musica napoletana. Insieme abbiamo scritto tante canzoni, ma i suoi motivi li hanno interpretati da Mina e Enzo Jannacci. L'ho visto l'ultima volta qualche giorno fa in ospedale: si era rotto una gamba ma continuava a lavorare: avrebbe dovuto scrivere le musiche per il mio nuovo spettacolo».
E Vittorio Gassman, che lo ebbe autore delle musiche del film da lui diretto, «Senza famiglia», dice di Carpi: «Un musicista magnifico, anche più di quello che molti sanno. Aveva un'opera in gestazione da vent'anni, un'incompiuta. Una cosa tipica di lui. Poi per me avrà collaborato in qualcosa come venti spettacoli. Per la mia carriera teatrale, avevamo lo stesso rapporto che c'era tra Fellini e Rota. Fiorenzo era un uomo di grande pulizia, simpatia, affettuosità. Un poeta che non articolava molto le frasi, parlava con umiltà e modestia eccessiva. E’ una grossa perdita».
A «raccontare» Fiorenzo Carpi sarà Rosalina Neri in un recital-omaggio il 5 giugno al Piccolo: canzoni su testi di Moravia, Neruda, Strehler, Fo, Fortini, da lui musicati.
(Corriere della Sera, 22.05.1997)
 


 
(ho preso queste foto in rete, sono molto belle e ringrazio chi le ha rese disponibili)

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