venerdì 22 settembre 2017

Il barbiere di Siberia


 
Il barbiere di Siberia (1998). Scritto e diretto da Nikita Mikhalkov. Sceneggiatura di Nikita Mikhalkov, Rospo Pallenberg, Rustam Ibragimbekov. Fotografia di Pavel Lebeshev. Musiche di Eduard Artemyev e Anatoly Dokumentov. Interpreti: Julia Ormond, Oleg Menshikov, Robert Harris, Daniel Olbrichsky, Aleksey Petrenko, Marina Neyolova. Durata: 150 minuti.

Scritto e diretto da Nikita Mikhalkov, "Il barbiere di Siberia" è del 1998, e dura due ore e mezzo. Il titolo si riferisce al Figaro mozartiano, allestito nel 1905 dai cadetti dell'Accademia militare zarista, ma è anche il nome dato a una gigantesca motosega montata su una locomotiva a vapore che l'ingegnere americano McCracken (Robert Harris) vorrebbe vendere ai russi per tagliare velocemente gli alberi, come un rasoio da barbiere, e penetrare rapidamente nella Siberia con i binari della ferrovia. Si tratta di una specie di kolossal, una megaproduzione che avrebbe dovuto, nelle intenzioni dei produttori, diventare una specie di classico del cinema; ma così non è stato. Il film non dispiace, va detto; attori e attrici sono bravi, ci sono belle scene, è divertente e ha ottime trovate in sceneggiatura, un'ottima fotografia, bei colori, esterni e interni ben scelti, ottimi costumi, tutto bello e tutto di qualità superiore alla media. Però alla fine dei conti il film non dice molto, direi che è tutto abbastanza inutile. Soggetto già bolso in partenza, dunque, però tutto sommato non dispiace.

 
In musica di Mozart c'è poco: la recita delle Nozze di Figaro all'Accademia militare zarista prevede solo cantanti maschi, scelti fra i cadetti (non necessariamente cantanti); le parti femminili sono eseguite in falsetto. Insomma, sarebbe un orrore se non fosse che la scena della recita è poca cosa, di breve durata; forse la scelta di quest'opera è legata al momento in cui Cherubino deve partire militare. La differenza è che il paggio Cherubino poi riuscirà a non partire militare; diversa sarà la sorte dei cadetti dell'Accademia zarista. Più importanti e ben riuscite, rimanendo sulla musica, le scene di ballo (divertenti). La musica originale per il film non è memorabile ma scorrendo i titoli di testa si legge che è in parte opera di Eduard Artemyev, che fu collaboratore di Tarkovskij (con esiti migliori, va detto).

 
Gli attori: Julia Ormond, molto graziosa, bei vestiti, si finge figlia dell'ingegnere americano (non lo è) e farà innamorare il cadetto Tolstoj (solo omonimo) interpretato da Oleg Menshikov; una lunga storia d'amore che finirà però con il giovane cadetto esiliato in Siberia, dove terminerù la sua vita. La giovane americana interpretata da Julia Ormond, di lui incinta, sposerà il vecchio McCracken e tornerà in America; il loro figlio, appassionato di Mozart, sarà un cadetto americano che alle esercitazioni militari fa disperare il sergente (americano) parlandogli di Mozart.
Film ad altissimo costo, tutto sommato si vede volentieri ma il risultato è così così.
 

 
 

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