venerdì 11 maggio 2018

Wagner 1984 ( IV )


Wagner (1981– 1984, dieci episodi) Regia di Tony Palmer. Scritto da Charles Wood. Consulenza storica e musicale: John Culshaw, Gordon Parry, Oswald Georg Bauer, Tibor Erkel. Fotografia di Vittorio Storaro. Altro direttore fotografia: Nic Knowland. Direzione musicale: Georg Solti. Altri direttori: Iván Fischer, Ádám Fischer, Oswald Georg Bauer. Costumi di Shirley Russell
Interpreti principali: Richard Burton (Wagner), Vanessa Redgrave (Cosima), László Gálffi (Ludwig II), John Gielgud (Pfistermeister), Miguel Herz-Kestranek (Hans von Bülow), Gemma Craven (Minna), Ralph Richardson (Pfordten), Richard Pasco (Otto Wesendonck), Laurence Olivier (Pfeuffer), Ronald Pickup (Nietzsche), Marthe Keller (Mathilde Wesendonck), Ekkehard Schall (Franz Liszt), Niall Toibin (Lutz), Vernon Dobtcheff (Meyerbeer), John Shrapnel (Semper), Franco Nero (Crespi), Peter Hofmann (Schnorr von Carolsfeld), Gwyneth Jones (Malvina von Carolsfeld), László Horváth (Hanslick), Jess Thomas (Albert Niemann), Joan Plowright (Mrs. Taylor),Péter Andorai (Bakunin)Heinz Zednik (Ander). Durata totale: 7-8 ore, secondo l'edizione che si trova

Siamo in navigazione sul lago di Lucerna, e una guida turistica sul battello racconta la storia della città e anche Wagner è un'attrazione per la sua bella casa sul lago, a Triebschen. Anche Nietzsche (l'attore che lo interpreta è Ronald Pickup) è sul battello di Lucerna, e ascolta un bavarese che parla malissimo di Wagner.Wagner sul suo pianoforte Erard compone i Maestri Cantori; Cosima ha quattro figlie che giocano nei prati. Due delle bambine sono figlie di Hans von Bülow, le due più piccole sono di Wagner: a Isolde si è aggiunta Eva, nata il 7 febbraio 1867. Il nome Eva viene dalla protagonista dei Maestri Cantori di Norimberga, che Wagner termina di comporre qualche mese dopo, sempre nel 1867.
Minuto 5: Ludwig è arrivato di nascosto in Svizzera, si presenta alla porta di casa Wagner e lo riceve Cosima (i due non si erano mai incontrati prima). Abbraccia Wagner, si interessa subito dei Maestri Cantori, dice che vuole restare ad abitare a casa di Wagner. A Monaco, i ministri si interrogano sulla sparizione del re (Pfistermeister, Pfordten, Pfeuffer, che Wagner chiama Pfi, Pfo, Pfu, e che ogni tanto ricordano Ping, Pang e Pong della Turandot di Puccini). Pfeuffer, il capo della polizia (è Laurence Olivier) sa dov'è il re, non perché glielo abbia detto ma solo per via delle sue spie disseminate ovunque. I ministri smentiscono ufficialmente la "fuga" del re, ma invece è tutto vero (con la barba finta, "incog-nìto" dicono i tre, con la storpiatura inglese della parola italiana).
Minuto 10: Ludwig dice a Wagner che vuole rinunciare al trono e stare sempre con lui a fare musica, Wagner si spaventa e lo sconsiglia, ma Ludwig insiste e chiede del Ring. Cosima e l'attendente del re discutono di cosa fare, Ludwig deve rientrare assolutamente perché la Prussia è entrata in guerra contro la Baviera e il re deve dare l'ordine per far partire l'esercito. Wagner chiede all'attendente: se Ludwig si dimette, chi diventa re? Toccherebbe a suo fratello Otto, notoriamente folle. Infine, Ludwig si fa convincere da Wagner ad accettare il suo ruolo di re, e torna a Monaco. Sospiro di sollievo di Cosima e dell'attendente, e anche di Wagner.
Minuto 17- Hans von Bülow è nella redazione del giornale bavarese che ha pubblicato un articolo su sua moglie e Wagner, vuole una rettifica ed è pronto a sfidare in duello il direttore del giornale, che però gli consiglia di calmarsi: non solo la notizia è vera, ma Bülow è prussiano e la guerra sta per cominciare...
Minuto 19 - Il preludio atto terzo Tristano illustra le scene di guerra. Ludwig sul campo di battaglia tra i morti, poi visita i feriti, è sconvolto. La Baviera verrà sconfitta dai prussiani di Bismarck e del futuro Kaiser.

Minuto 23: Hans von Bülow da Cosima e dai figli, porta a Wagner il giornale con la notizia della sconfitta bavarese; nelle pagine interne c'è l'articolo su Cosima. I loro rapporti sono ottimi, suonano insieme i Maestri Cantori e Bülow dopo mezz'ora è già ben dentro alla partitura. A parte, Cosima commenta il fatto con Wagner: non sono menzogne, è la verità, sono la tua amante e abbiamo due figli nostri. "Ho bisogno di Bülow e di Ludwig", risponde Wagner; e poi "il re non lo sa".
Minuto 27: Wagner legge il giornale, ricorda che combattè contro il re di Prussia a Dresda, ora non gli dispiace (forse sarà lui a unire la Germania) e ammira Bismarck. I tre insieme scrivono una lettera per Ludwig per far rettificare la notizia al giornale, però Cosima parla chiaramente a Bülow del loro divorzio: Cosima vuole che i suoi figli abbiano il cognome che devono avere. Bülow ribatte: e tuo padre Liszt, la tua religione? Cosima dice che è Wagner l'importante, la sua arte; andrà da suo padre a Roma, e rinuncerà alla sua religione (Liszt era profondamente cattolico). Torna Wagner con delle correzioni alla lettera, capisce subito che qualcosa è cambiato.
Minuto 30: lettera di Wagner a Ludwig. Ludwig con i suoi ministri distribuisce le decorazioni, c'è un premio anche per Bülow ("cow bells", campane per le mucche, scherza il re). I ministri bavaresi commentano. Poi, Bülow dirige i Maestri Cantori.
Minuto 33: prima dei Maestri Cantori di Norimberga: è il 21 giugno 1868, a Monaco di Baviera. Ludwig è accanto a Wagner nel palco reale; grande successo. Il ministro Pfordten (Ralph Richardson) si sfoga e parla molto male di Wagner al re, dice anche dell'influenza di Schopenhauer su Wagner (Schopenhauer nega che lo Stato abbia una funzione morale).
Minuto 35: Cosima e Wagner litigano su Bülow, lei dice che lui è molto malato e che lei vuole il divorzio. Poi il regista ci mostra la realizzazione di una famosa foto di Wagner con la figlia. Cosima, di fronte all'impossibilità che suo marito torni a collaborare con Wagner, suggerisce Hans Richter come direttore d'orchestra.
Minuto 38: una visita in casa Wagner: è Nietzsche. Lui e Wagner si erano già conosciuti a Lipsia. A tavola, Cosima, Wagner, Hans Richter e Nietzsche. Nietzsche non mangia carne, è vegetariano; se ne discute a tavola, Wagner definisce Nietzsche "coniglio arrogante", parlano di Schopenhauer, Cosima dice "Sigfrido non forgiò la spada nel latte"
 

Minuto 43: Wagner ricorda i suoi diari di Lipsia (un dettaglio: voleva usare colori diversi per ogni sezione orchestrale, ma poi non aveva tutti gli inchiostri e dovette rinunciare). Cosima sta per partorire; nasce Siegfried, il primo maschio dopo 4 femmine. E' il 1869. Il nome Siegfried significa "Vittoria nella pace", ricorda Wagner. Motivo di Alberich nella scena del parto; l'urlo dei Nibelunghi scacciati da Alberich si sovrappone al dolore della partoriente.
Minuto 50: ricostruzione della realizzazione di un'altra famosa foto di Wagner, quella con il figlio, all'aperto. Poi vediamo Ludwig che decide di andare in guerra contro la Francia, al fianco di Bismarck e della Prussia: "per una volta possiamo pensare di non tornare sconfitti", si commenta sottovoce. Si avvicina il sogno della Germania unita, ciò che spinse Wagner a Dresda sulle barricate (ma allora era contro il re di Prussia, con l'anarchico Bakunin al suo fianco).
Minuto 52: Il ministro Pfordten (qui a destra una sua foto; nel film è interpretato da Ralph Richardson), dopo il suo sfogo, è stato licenziato da Ludwig. Hans Richter e Wagner, con Cosima, progettano il Rheingold in scena. Ludwig controlla i bozzetti, però Wagner non c'è, è in Svizzera con orchestra e cantanti. Vediamo le prove in scena, le Figlie del Reno hanno il mal di mare a causa delle macchine sulle quali devono ondeggiare...
Minuto 58: alle prove c'è anche Hans von Bülow, che parla con Cosima: non è disposto a concedere il divorzio.
A 1h00 Hans Richter a colloquio dai ministri Lutz e Pfistermeister. Il re Ludwig vuole assistere subito a Das Rheingold, ma l'opera non è pronta e si rinvia. "Never mind the king" dice Richter e Lutz è scandalizzato, come può dire "del re non m'importa"? "Obbedisco solo a Wagner" risponde Richter; Pfistermeister prova a mediare ma Richter viene sospeso dai suoi incarichi. Bisognerà trovare un altro direttore, ma intanto Ludwig (che detiene i diritti del Ring) è molto arrabbiato e farà mettere in scena Das Rheingold anche senza Wagner: è il 22 settembre 1869. Intanto, in Francia ci sono molti direttori che dirigono Wagner, uno di essi è Hermann Levi (ebreo, figlio di un importante rabbino tedesco). Durante le prove in palcoscenico, alle ondine viene sempre il mal di mare.
A 1h03 un arcobaleno, grotte, acqua. Lettere di Cosima a Bülow, che continua a negarle il divorzio.
A 1h06 la famiglia Wagner con Nietzsche sui prati davanti alla loro casa in Svizzera. Discutono di Ludwig che ha messo in scena Das Rheingold senza il consenso di Wagner, e dei francesi che apprezzano Wagner e lo eseguono; alcuni sono ebrei come Mendes e Levi, Wagner non apprezza né ebrei né francesi. Wagner fa esercizio fisico, si arrampica sulla grondaia di casa. Poi cena con Nietzsche e il critico francese Villiers con signora, che è venuto a conoscerlo e che rimane perplesso e anche offeso dai discorsi di Wagner contro i francesi e in favore della guerra contro la Francia, che porterebbe la Germania all'unità. Nietzsche dice che teme la sconfitta, ma che una vittoria tedesca sarebbe un'ottima cosa: c'è in ballo il predominio sull'Europa.
 

A 1h12 Ludwig con i suoi ministri, è la guerra contro la Francia insieme a Bismarck e alla Prussia, vediamo la firma sull'editto reale, datato 16 luglio 1870. In guerra, Nietzsche fa il barelliere (ha combattuto in precedenza, una ferita al petto, ha preso la cittadinanza svizzera ma ha voluto partecipare ugualmente). Antisemitismo di Wagner, Nietzsche medita sulla volontà di potenza (brani dalle lettere con Wagner)
A 1h16 Cosima al pianoforte suona un brano in francese; ha finalmente ottenuto il divorzio e il 25 agosto1870 si sposa in chiesa con Wagner. Vediamo Nietzsche sul campo di battaglia, con i feriti della guerra; Bismarck ha vinto, la Francia è sconfitta a Sédan. A Natale, Wagner si traveste da Santa Claus per i bambini, ma nel frattempo esterna ancora espressioni pesantissime contro i francesi sconfitti. Cosima legge passi dell'autobiografia ed è gelosa di Minna; dice che è contro i francesi con pessime parole, e che gli italiani sono patetici ma gentili, la grandezza dell'Italia scomparsa, Garibaldi un vecchio pazzo (Cosima era nata a Bellagio, sul lago di Como).
A 1h20 orchestrali nella neve vanno a casa Wagner, svegliano Cosima dolcemente per festeggiare il primo compleanno di Siegfried; si tratta del "Siegfried Idyll", composizione che non fa parte del Ring ma che contiene temi dal "Siegfried" che Wagner aveva ripreso a comporre. Questa scena è presente anche in "Ludwig" di Luchino Visconti, resa con maggiori dettagli musicali. Siamo sempre nel 1870.
 

A 1h23 Nietzsche è tornato da Wagner; si parla di Bismarck, Wagner parla contro filosofi e preti. Intanto, Ludwig insiste con i suoi ministri per un nuovo castello. Le spese aumentano, e in più c'è in ballo il teatro per Wagner; Ludwig viene informato che il Kaiser potrebbe finanziare Wagner, nell'ambito delle celebrazioni per la vittoria tedesca. Wagner ha già chiesto il sussidio a Berlino, Ludwig è furioso per non essere stato consultato.
A 1h27 Wagner è in montagna con Nietzsche, tra la neve; sta leggendo il manoscritto del nuovo libro di Nietzsche e ne è entusiasta. "L'ho scritto prima della guerra", protesta Nietzsche, spaventato dall'entusiasmo pangermanista di Wagner. Poi, Nietzsche regala il manoscritto a Cosima. Si comincia a parlare del nuovo teatro: uno dei palcoscenici più grandi è a Bayreuth, "a metà strada fra Berlino e Monaco, sarebbe l'ideale". Wagner e Cosima vanno a vedere il teatro di Bayreuth, che è bello ma è rococò, "va bene per Mozart" e non per l'opera d'arte dell'avvenire: l'anno è il 1871. Wagner cerca finanziamenti tra i simpatizzanti, nascono le associazioni wagneriani, le donazioni; Wagner vorrebbe scaricare re e principi (Ludwig compreso) e autofinanziarsi per avere più libertà.
A 1h33 il sito per il nuovo teatro viene fissato nella collina che domina Bayreuth, vediamo la posa della prima pietra, sotto la pioggia, con la banda che suona. C'è anche Nietzsche. Wagner costruisce a Bayreuth anche una sua casa d'abitazione, che chiamerà "Wahnfried". Nello stesso tempo, Ludwig costruisce il suo nuovo castello, "il passato della Germania che rivive nella pietra".
A 1h35 Wagner e Cosima assistono al Don Giovanni (la scena in cui canta "finché han del vino"), sono in cerca di cantanti adatti al Ring. Spese crescenti per il nuovo teatro. A Darmstadt la locale associazione wagneriana raccoglie fondi, idem a Dresda, anche negli Usa ci sono associazioni wagneriane. Cosima e Wagner vanno a cercare fondi anche in Inghilterra, dalla regina Vittoria (che è poco interessata); lettere di Cosima dove descrive Windsor come luogo triste e piovoso.
A 1h39 Wagner è con Nietzsche: "io non teorizzo", risponde seccato al filosofo, "faccio musica e teatro". Anche Nietzsche è compositore, scrive brani per pianoforte ma Wagner lo respinge bruscamente, non ha tempo per leggerli. Ludwig è sempre perso nei suoi castelli; in colonna sonora ancora la maledizione di Alberich e l'urlo dei nibelunghi in fuga ( Das Rheingold scena quarta, nell'edizione discografica diretta da Georg Solti).
A 1h42 Wagner ragiona sul titolo Götterdammerung, che non è propriamente "Il crepuscolo degli dèi". Il teatro di Bayreuth è pronto, dopo cinque anni di lavoro. Prove del "Siegfried", con la forgiatura della spada Notung; il tenore è Heinz Zednik. Prove in scena, Hans Richter dirige il preludio di Das Rheingold. Nel nuovo teatro di Bayreuth, costruito come voleva Wagner, la buca per l'orchestra, chiusa dal di sopra, provoca troppo caldo: si rompono le corde degli strumenti ad arco e bisogna andare fino a Monaco per trovare qualcuno che li ripari (altre spese). "Siamo come dentro una nave", protesta Hans Richter. Wagner assiste alle prove della macchina per il vapore (e dell'arcobaleno): per l'effetto desiderato ce ne vorrebbe di più, ma è costoso e "non possiamo permettercelo". Da Monaco arrivano le macchine per le figlie del Reno, quelle usate alla prima senza l'autore; Wagner le prova di persona per vedere se funzionano bene e se veramente danno il mal di mare. Il basso Manfred Jung canta alcuni momenti di Das Rheingold. Cosima continua a cercare fondi, Wagner invece fa entrare gratis alle prove il corpo dei pompieri al completo. L'inventore Brandt propone a Wagner la fisarmonica "che può sostituire tutta un'orchestra"; la reazione di Wagner è sarcastica, "sta per arrivare la fine del mondo".
 

A 1h49 vediamo la scritta "Wahnfried": è la casa dei Wagner a Bayreuth, costruita insieme al teatro. Wagner parla con Nietzsche, gli fa notare che il completamento dell'Anello del Nibelungo coincide con le vittorie tedesche, il sogno di una Germania unita e potente. Nietzsche dice che se ne va, che l'amicizia tra di loro è finita e che è malato, ha emicranie spaventose. Troppa gente a Bayreuth, troppo lusso, troppo antisemitismo, la musica di Wagner va bene ma il resto no, c'è ipocrisia, si parla di Graal, di ricerca, di Croce, ma qui si vive nel lusso e paga tutto il re, la seta ovunque... "Ho altro da fare" conclude Nietzsche. "Vivete realizzato, sapete che cosa vuole il popolo tedesco... siete pericoloso, siete capace di convincere i pazzi che possono diventare dèi", dice ancora Nietzsche a Wagner: una nazione che fiuta il potere... Nietzsche esce, Cosima suona una fuga al piano, Wagner la consola.
A 1h56 in stazione sta per arrivare un treno, non uno qualsiasi: si aspetta Ludwig a Bayreuth. Das Rheingold in colonna sonora. Abbraccio tra Ludwig e Wagner: ci sono voluti cinque anni per costruire il teatro, 1872-77, e anche Ludwig ha dato molti soldi. Prove in scena, sul drago la scritta Beirut (in tedesco è quasi uguale a Bayreuth). Ludwig assisterà alla prova generale, fatta apposta per lui; il Kaiser arriverà dopo.
A 2h00 vediamo Ludwig in teatro. Le Figlie del Reno fanno le prove. Il drago somiglia a quello del Flauto Magico di Mozart nel film di Bergman. Fermo immagine che si sovrappone alle foto autentiche della prima, con un effetto molto bello. Sogno di Ludwig che nuota con le figlie del Reno (quello che dovrebbe essere nelle intenzioni sue e di Wagner, in palcoscenico non viene così bene...). Immagine dei Nibelunghi che picchiano sull'incudine (in musica: scena di Loge e Wotan che scendono a Nibelheim).
A 2h05 una carrozza con il Kaiser, e Bismarck. Wagner stringe la mano al Kaiser (che combattè a Dresda...). Dopo la prova generale a cui ha assistito solo Ludwig, si replica con il pubblico (e con il Kaiser). Alla fine Ludwig regala suoi ritratti alla troupe, ai nani, alle figlie del Reno, a Cosima e figli, per tutti una foto del re incorniciata.
 
A 2h09 siamo a Venezia: il regista e gli sceneggiatori hanno fatto un salto in avanti di parecchi anni, difficile raccapezzarsi senza un po' di date. Probabilmente qui sono stati fatti dei tagli, la versione completa è di circa nove ore e questa è più corta. La messa in scena del primo Bayreuth Festival è del 1876, con l'Anello del Nibelungo al completo nelle sue quattro parti. Subito dopo, Wagner parte per l'Italia e comincia a comporre il Parsifal, che deve molto al suo soggiorno a Siena e a Palermo. Wagner continua a dirigere concerti in tutta l'Europa, va a Londra dove l'ingaggio come direttore gli servirà per coprire parte dei debiti (sempre debiti!) contratti con il Bayreuth Festival, che ha registrato un enorme passivo. Il teatro di Bayreuth, a seguito di questo crac finanziario, rimarrà chiuso per diversi anni. Wagner continua anche l'attività di saggista, e nel 1880 è ancora in Italia: è l'anno in cui prende casa nei pressi di Posillipo, visita Ravello e poi parte per Siena. Torna quindi a Bayreuth, e nel 1881 è a Palermo, dove completa la partitura del Parsifal. Nel maggio 1882 iniziano le prove per la messa in scena del Parsifal a Palermo; la prima andrà in scena a Bayreuth il 26 luglio 1882, diretta da Hermann Levi. A settembre Wagner parte per Venezia, e qui ci ricolleghiamo con il film di Tony Palmer.
A Venezia, Palazzo Vendramin, Wagner è con Liszt (qui sopra nell'interpretazione di Ekkehard Schall): i due sono quasi coetanei, ma Liszt è il suocero di Wagner. C'è un lungo colloquio fra i due che riassume in parte ciò che è successo fra la prima del Ring a Bayreuth e il momento attuale (sei anni circa). Liszt ricorda che Hermann Levi ha diretto il Parsifal e Wagner gli chiese di battezzarsi prima di cominciare. Il Ring del 1876 fu un disastro finanziario, dovettero vendere tutto per ripagare i debiti. Parsifal invece rese molto denaro, ma il denaro finisce sempre. Il teatro wagneriano di Bayreuth è chiuso, in attesa di nuovi finanziatori.
A 2h12 Wagner ricorda la visita al Duomo di Siena con il pittore Joukowski, cioè Paul Schukowsky, (Joukowsky secondo la trascrizione francese), ed è l'occasione per una spettacolare sequenza documentaria fotografata con maestria da Vittorio Storaro, sulle note del Parsifal. "L'ho rubato da te" dice Wagner a Liszt, e Liszt risponde: ma che brano era? Liszt insiste, tre volte, per far ascoltare la sua Ave Maria a Wagner, che però non è interessato. Wagner "rubò" molto, almeno due temi importanti, a Mendelssohn più che a Liszt, ma Tony Palmer qui non lo dice.
A 2h16 Liszt ricorda a Wagner di miss Carrie Pringle, sua ammiratrice, "fanciulla in fiore, almeno finché non sei arrivato tu...". Liszt parla di religione e dice "Dio è stata la mia forza", ma Wagner alza le spalle. Wagner ha diretto alcune rappresentazioni del Parsifal; è deluso da Bismarck che ha concesso agli ebrei pari diritti con i tedeschi, è pesantemente razzista verso il direttore d'orchestra Hermann Levi però dice "siamo ancora amici". Tra gli amici, Wagner ricorda il compositore Peter Cornelius e l'allievo Karl Ritter ("un idiota ma utile": la madre di Ritter finanziò a lungo Wagner). Ricordo di Ravello, sempre con il pittore Joukowski (Paul Schukowsky). Wagner dice che chi lo accusa di essere arrogante non ha capito niente. Altri amici nel ricordo: Tausig, che si fece garante dei suoi debiti (altro ebreo!), la prima moglie Minna... A Sorrento Wagner ritrovò Nietzsche, molto malato, "non siamo più amici". Poi ripensa anche a Ludwig, sulle note del Parsifal.
A 2h21 Liszt gli dice che considera il Parsifal "un inizio" (nella realtà, Wagner aveva ancora pochi mesi di vita). Wagner va da Cosima e le dice che suo padre è un ipocrita, che la sua Ave Maria proprio non la vuol ascoltare ma lui insiste, e di mandarlo via che proprio non ne può più. Liszt sale su una gondola, se ne va via da Venezia e da Wagner. Qui vediamo la bara, i funerali veneziani di Wagner (un anticipo, manca poco) che ci ricollegano all'inizio del film. Wagner al pianoforte, le ragazze al bagno con il figlio Siegfried; poi Cosima; infine Siegfried accanto al padre al pianoforte.
A 2h25 i ministri bavaresi concludono che è ora che Ludwig se ne vada, la sua follia è ormai evidente. A discuterne sono Lutz, Pfistermeister e Pfeuffer. Poi arriva una lettera per Wagner che viene ricevuta da Cosima, a tavola: è Miss Pringle, una ragazza inglese che dice che non può vivere senza di lui. Cosima va da Wagner, che è nel suo studio, e gliela porta, ma Wagner ha un malore e muore fra le sue braccia. E' il 13 febbraio 1883. Il narratore conclude la storia: Ludwig morirà tre anni dopo Wagner, annegato e suicida-omicida. Cosima visse quarantasette anni dopo la morte di Wagner. Bayreuth è ancora lì, "e Wagner? beh..."
Finale con musica dal Parsifal, quasi un sipario su Wagner nel suo studio. Sui titoli di coda l'Ave Maria di Liszt, per coro.
 
 


 

Nessun commento:

Posta un commento