- Valse brillante di Chopin (1936 )
Regia di Max Ophüls Ideazione di Emile Vuillermoz. Fotografia di
Franz Planer. Musica: Fryderyk Chopin Interpreti: Alexander
Brailowski (pianista). Produzione Cinéphonie CGAI Fox-Film Teatro
Saint Maurice Paramount Durata: 5 minuti
- Ave Maria di Schubert (1936) Regia di
Max Ophüls. Ideazione: Emile Vuillermoz Fotografia: Franz Planer
Musica: Franz Schubert Interpreti: Elizabeth Schumann (soprano)
Produzione Cinéphonie CGAI Fox-Film Teatro Saint Maurice Paramount
Durata: 5 minuti
Max Ophüls è uno dei più grandi
registi nella storia del cinema, ed è ben nota agli appassionati la
sua influenza su Stanley Kubrick:
- Ha detto altrove che agli inizi della
sua carriera di regista la affascinavano i film di Max Ophüls.
- Sì, ha fatto delle ottime cose.
Ammiro molto la fluidità delle sue tecniche di ripresa. In quel
periodo ho visto molti suoi film al Museum of Modern Arts e al
cinema, e ho imparato molto di più vedendo quei film che non
leggendo volumoni sull’estetica cinematografica.
(Stanley Kubrick, intervista a Joseph
Gelmis, 1970); tratto da “Non ho risposte semplici”, raccolta di
interviste a Stanley Kubrick, editore Minimumfax).
Max Ophüls nasce nel 1902 a
Saarbrücken col nome di Maximilian Oppenheimer, che cambierà quando
a 17 anni decide di fare l’attore di teatro: suo padre, un
commerciante, gli vietò di portare sulle scene il suo vero nome. In
seguito, userà altre varianti dello stesso pseudonimo: Ophuls (senza
la umlaut), Opuls. Ho visto molti suoi film, negli anni passati
quando ancora la Rai svolgeva funzione di servizio pubblico, prima
della sbornia berlusconiana e dei più recenti pressappochismi
digitali e HD (così è, la programmazione dei film è quasi sempre
in mano a sonori ignoranti - maschi e femmine, non importa se con la
laurea). Attivo dal 1930 al 1955, tra i titoli più celebri di Max
Ophüls si possono citare "La signora di tutti" (girato in
Italia, 1934), Lettera da una sconosciuta (1949), Nella morsa
(Caught, 1949), Sgomento (The reckless moment, 1949), La ronde
(1950), Le plaisir (1952), I gioielli di Madame de... (1953), Lola
Montes (1955)
Nel 1936 Max Ophüls gira due brevi
filmati musicali, sui quali non è facile trovare informazioni.
Prendo qualche informazione dal volume a lui dedicato del "Castoro
Cinema" (La Nuova Italia, 1978), che riporto all'inizio del
post. Il progetto di questi film, intitolati "Cinephonie" è
di Emile Vuillermoz, critico musicale francese (1878-1960) sul quale
esiste una voce on line dell'Enciclopedia Treccani. Vuillermoz fu uno
dei tanti allievi di Gabriel Fauré, ha dedicato un libro a Debussy
(nel 1957) e allo stesso Fauré (1960), ed è autore di molti testi
di storia della musica.
I due brevi film sono disponibili su
youtube: nel primo, il pianista Alexandre Brailowski (1896-1976)
esegue un Valzer brillante di Chopin, nel secondo la grande cantante
Elisabeth Schumann (soprano, 1888-1952) canta l'Ave Maria di
Schubert. La Garzantina della Musica ricorda che Brailovski, nato a
Kiev e naturalizzato francese, fu allievo di Busoni e Leschetizky e
che fu un grande interprete di Chopin, del quale eseguì l'opera
completa. Elisabeth Schumann, nata in Germania, fu grande interprete
di Lieder; nel repertorio lirico leggero divenne una delle star del
Metropolitan di New York e acquisì la cittadinanza americana.
Dato che i due film sono molto brevi e
sono disponibili on line, almeno per ora, in attesa di maggiori
informazioni, mi limito a lasciare i link avvertendo che il filmato
dedicato a Elisabeth Schumann è piuttosto precario ed è incompleto
perché manca delle informazioni sul regista e sugli autori.
qui per Alexandre Brailowski
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