CANTA SCHIPA
(Delio Tessa)
(Delio Tessa)
...secondi posti: tre.
Primi: cinque. Galleria.... «Rose nere».
Come sarà? No, decido di no.
Più in là...
...sul mare luccica
l'astro d’argento...
...un altoparlante
trasmette il programma Radio-pomeriggio. Sul marciapiede c'è gente
ferma in ascolto. Dentro, nell'atrio del negozio ove la trasmissione
si effettua, c'è folla.
Il canto non sembra venire
da nessun punto in particolare. E' nell’aria. Chi è qui, ci vive
in mezzo. Qualcuno intanto se ne va.
A questa nuova canzone...
...in te rapito al suon
della tua voce...
...altra gente fa sosta,
s’assiepa...
...lungamente sognai...
Facce estatiche!
Lungamente sognai... l’eco
di queste parole è diffuso intorno, la melodia nostalgica che le
anima ci tien qui, non ci lascia partire. Penso al canto delle
sirene. La città non è forse un mare? Uno può, passando, fermarsi
un istante e poi, quasi a forza, strapparsi all'incantamento e andar
via ma se indugia è preso nel cerchio magico della musica, non parte
più.
Il 13, il 21, il 35...
otto tram e un autobus passano, s’intersecano su questa piazza.
Gente, gente, auto, moto e gente, gente... Il mare in tumulto della
città s’infrange al lido di questo marciapiede ove un gruppetto
d’altra gente s’è dimenticata di sé e di tutto e, immobile,
tace. Chi vuol passare deve farsi largo tra la piccola folla che cede
lentamente e sembra stupirsi che qualcuno passi
ancora...
...torna caro ideal...
Chi passa, s’arresta. La
malia del canto, quei visi assorti, quegli occhi assenti, l’hanno
preso, irretito. «No, non torna più » Un cenno, un piccolo cenno
di diniego « non torna più», par che dica costui.
...e ti senti nell’aria
nella luce dei fiori...
La servetta con quel
bambino in collo troppo pesante per lei e che si torce nello sforzo
continuo di portarlo, sorride... sorride a un che di sereno che per
questo cielo bigio le appare... il pupo mi guarda attonito e mi
presenta l'anello di un coso che ha in bocca, e che sta succhiando...
...torna caro ideal...
La canzone si spegne,
dilegua, non é più. Il fattorino che ha fermato la bicicletta ai
margini del marciapiede fa un gesto
vago come per allontanare da sè i veli di un sogno. Si guarda in
giro come per ritrovarsi e, finalmente, va. Rivedo i pensieri che
ritornano, risento i crucci che ripesano.
Il grumo d’umanità che
s’era formato si va sciogliendo e tutto è di nuovo some prima. Una
voce in altoparlante annuncia:
« Tito Schipa ha
cantato... ».
Delio Tessa, "Canta
Schipa", da "Ore di città" a cura di Dante Isella,
Scheiwiller 1984
qui per ascoltare Tito Schipa in "Ideale" di Francesco P. Tosti
qui per ascoltare Tito Schipa in "Ideale" di Francesco P. Tosti
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