Song without end (Estasi, 1959). Regia
di Charles Vidor (terminato da George Cukor). Scritto da Oscar
Millard. Fotografia di James Wong Howe. Musiche di Liszt, Chopin,
Wagner, Verdi, Beethoven, Berlioz, Mendelsson, Haendel. Interpreti:
Dirk Bogarde (Liszt), Genevieve Page (contessa Marie d'Argoult),
Capucine (principessa Carolyne Wittgenstein), Alexander Davion
(Chopin), Patricia Morison (George Sand), Erland Erlandsen
(Thalberg), Lyndon Brook (Wagner), Ivan Desny (principe Nicola),
Martita Hunt (granduchessa), Lou Jacobi (Potin, agente di Liszt),
Marcel Dalio (Chelard, direttore teatro Weimar), Katherine Squire
(madre di Liszt), e molti altri. Durata: 2 ore e 10 minuti.
"Song without end" (Estasi,
nella strana titolazione italiana) è una biografia di Franz Liszt,
realizzata secondo i canoni hollywoodiani ma non priva di interesse.
A differenza del precedente "Rapsodia", Charles Vidor (o
chi per lui) stavolta sceglie bene gli attori: non più gli
improvvisati Vittorio Gassman e John Ericson ma l'inglese Dirk
Bogarde, che non somiglia per niente a Liszt ma riesce a essere più
che credibile come pianista e direttore d'orchestra. Forse Gassman
avrebbe reso meglio il carattere di Liszt, ma aveva ormai lasciato
Hollywood da tempo. E' l'ultimo film di Charles Vidor, che morì durante le riprese; il film fu terminato da George Cukor.
Come è normale per un film di
Hollywood, l'accento viene messo soprattutto sulle storie d'amore; ma
c'è comunque molta musica ben eseguita, e i tagli sui brani musicali
sono stati effettuati in maniera intelligente. Sono molto belle anche
le locations, si direbbe che siano i luoghi originali ma purtroppo
non ho trovato indicazioni in proposito.
Franz Liszt, o meglio Ferenc Liszt,
nasce in Ungheria nel 1811; comincia a fare
concerti poco più che bambino, e in breve tempo raggiunge una grande
fama in tutta Europa. La fama di Liszt è paragonabile a quella di
una rockstar di oggi, quindi non sono esagerati gli applausi e i
trionfi che si vedono nel film; le cronache di quel periodo ci
parlano spesso di questi entusiasmi, sia per strumentisti come Liszt
e Paganini che per i cantanti d'opera (maschi e femmine).
Il film si apre dopo il 1833, quando
Liszt fugge in Svizzera con la contessa Marie d'Agoult (interpretata
da Genevieve Page); hanno tre figli, vivono insieme fino al 1839 e si
lasceranno definitivamente nel 1844.
Qualche indicazione biografica, presa
per comodità da wikipedia.it : Marie (1805-1876, maggiore di sei
anni rispetto a Liszt) è contessa d'Agoult per nascita, e moglie del
visconte di Flavigny, che abbandonerà per seguire Liszt. Scrittrice
e saggista con lo pseudonimo Daniel Stern, fu amica di Mazzini; ebbe
due figlie dal visconte, e tre figli da Liszt: un maschio e due
femmine. L'ultima figlia di Liszt e di Marie d'Agoult è Cosima, che
diventerà moglie di Richard Wagner (quasi coetaneo di Liszt) e madre
dei suoi figli. Liszt terminerà la sua vita a Bayreuth, dove
vivevano Cosima e Wagner con i loro figli.
Carolyne Iwanowska (1819-1887, interpretata dalla modella e attrice Capucine) visse
con Liszt per quarant'anni, continuando a frequentarlo anche dopo che
Liszt si fece terziario francescano. Il loro incontro avviene nel
1847, passano quindi tre anni dalla fine della relazione di Liszt con
Marie d'Agoult (nel film sembra invece che Liszt lasci Marie per
Carolyne). Liszt e Carolyne vissero insieme dal 1848, dopo che
Carolyne (come già fece Marie d'Agoult) aveva lasciato il marito, il
russo principe Wittgenstein. Era cattolica, nata Iwanowska, in una
città della Polonia che oggi fa parte dell'Ucraina ma all'epoca era
Russia.
Nel film si sottolinea che Marie era
agnostica, mentre Carolyne era molto religiosa.
All'inizio del film siamo in Svizzera,
Liszt ha poco più di vent'anni e Marie gli dice che la sua musica è
troppo religiosa; la principessa (più avanti) invece lo spingerà
verso la religione. Liszt si è rifugiato in Svizzera dopo la fuga
con Marie d'Agoult, che ha lasciato il marito e due figlie per
seguirlo. Liszt si è ritirato dalle scene, Marie lo spinge a
comporre musica sua. A questo punto arrivano gli amici Chopin e
George Sand, insieme all'impresario Potin. Marie è contrariata,
vuole che Liszt componga, non che faccia concerti; teme che gli amici
lo possano riportare alla vita di prima e infatti così accadrà.
Potin racconta a Liszt che a Parigi c'è una nuova stella del
pianoforte, Thalberg; lo stimolo della concorrenza con Thalberg
spingerà Liszt a tornare a suonare, deludendo Marie. Nella notte, i
tre amici e Potin escono in strada cantando "sur le pont
d'Avignon" ; poi incrociano un prete e Liszt va a suonare
l'organo in chiesa (un brano di Johann Sebastian Bach). Marie li
raggiunge, irritata: sono le quattro di notte, stai svegliando tutti.
Bello il dettaglio di Potin che aziona il mantice per l'organo a
canne.
Al minuto 13 Liszt è a Parigi; ha
voluto che Potin gli fissasse il concerto nello stesso giorno e allo
stesso orario di quello di Thalberg. L'effetto voluto è raggiunto:
la sala dove suona Thalberg è quasi vuota, da Liszt c'è il pienone
ed è lo stesso Thalberg a mandare i presenti al concerto di Liszt.
Sigismund Thalberg (nato a Ginevra, 1812-1871) fu pianista e
compositore; la Garzantina della Musica accenna alla sua rivalità
con Liszt, erano entrambi virtuosi e spettacolari. Va anche ricordato
che erano i primi anni in cui circolavano i pianoforti moderni, certi
virtuosismi prima di quell'epoca non erano possibili. Al minuto 16
Liszt suona la "campanella" di Paganini, brano famosissimo,
da lui trascritto dall'originale per violino.
Al minuto 26 Liszt è a Vienna e suona
Beethoven (Sonata n.8, "Patetica"); alla fine si concede ai
fans adoranti, soprattutto donne. Nei camerini incontra Wagner (quasi
suo coetaneo, ma all'epoca quasi sconosciuto) ma lo snobba mandandolo
dal suo agente.
Al minuto 30 bello il dettaglio della
tastiera di legno per gli esercizi, sulla carrozza in viaggio verso
la Russia. Le cronache raccontano che anche Mozart ne usava una
simile, era l'unico modo per tenersi in esercizio durante i lunghi
viaggi tra un concerto e l'altro.
A Pietroburgo, dallo zar in una sala
privata, Liszt inizia con Beethoven ("chiaro di luna"), che
interrompe perché lo zar arriva in ritardo; poi riprende il concerto
su invito di Carolyne.
Al minuto 36 Liszt è a Dresda e suona
una fantasia tratta dal Rigoletto di Giuseppe Verdi; lo portano in
trionfo per le strade. Più tardi, al minuto 47. Liszt si trova per
caso ad ascoltare le prove dell'opera di Wagner "Rienzi";
ne è entusiasta ma Wagner irritato gli ricorda il loro primo
incontro, quando non aveva nemmeno voluto dare un'occhiata alla
partitura.
Al minuto 51 Liszt è a Kiev, in
concerto; poi va a suonare l'organo in chiesa. La musica suonata
nella cattedrale è di Haendel, un arrangiamento della famosa aria
dal "Serse", con coro.
A 1h02 Liszt è in concerto a Odessa;
alla fine chiude il piano e annuncia che si ritira, vuole comporre.
Ad attenderlo c'è la principessa Carolyne, che lo consiglia di
andare a Weimar dove la Granduchessa (sorella dello zar) gli affiderà
la direzione musicale del teatro.
A 1h10 Liszt è a Weimar, "teatro
e orchestra mediocri, di provincia" come sottolineerà Marie,
tornata a trovarlo con i figli. A 1h13 Liszt suona Wagner al
pianoforte ("O du, mein holder Abendstern" dall'opera
Tannhäuser), poi arriva Marie, inaspettata.
A 1h19 c'è la rivoluzione a Vienna (i
moti del 1848) e Liszt vi corre da Weimar perché a Vienna c'è
Carolyne. Insieme vanno a casa della mamma di Liszt, dove però c'è
anche Marie con i tre figli. Qui Liszt viene però acclamato dai suoi
fans, e a 1h25 c'è la festa con gli zingari, che sfocia nella
sinfonia fantastica di Berlioz (marcia Rakoczy).
A 1h30 siamo tornati a Weimar, dove
Liszt dirige Wagner. Qui c'è un dialogo davvero curioso, direi
perfino una stupidaggine, perché si ascolta Wagner dire che è
fuggito da Dresda "per un clarinetto", cioè un litigio per
uno strumentista con il sovrintendente. La realtà storica è che
Wagner partecipò ai moti del 1848; era amico dell'anarchico Bakunin
e salì sulle barricate insieme ai rivoltosi. Wagner fu messo al
bando dal Re di Prussia, e per molti anni non potè tornare nei paesi
tedeschi; solo l'amicizia con Ludwig II di Baviera consentirà a
Wagner di tornare a Dresda, molti anni dopo. E' comunque vero che
Liszt protesse a aiutò Wagner; non solo, Liszt diventerà il suocero
di Wagner quando Wagner (quasi coetaneo di Liszt, aveva solo due anni
di meno) sposerà la sua figlia più giovane, Cosima. Si può far
notare che anche Cosima, come sua madre Marie, abbandonerà il marito
per legarsi ad un musicista; ma Cosima in questo film non c'è, i
figli di Liszt erano ancora bambini e sono rimasti fuori dalla
sceneggiatura.
A 1h34 Liszt dirige il "Tannhäuser"
di Wagner a Weimar; vediamo in scena il famoso coro dei pellegrini.
Nell'opera di Wagner, il peccatore Tannhäuser va a Roma per avere la
grazia dal Papa; nel film è Carolyne ad andare a Roma dal papa, per
chiedere l'annullamento del suo matrimonio con il principe russo
(Carolyne era cattolica, nata in Polonia)
A 1h47 Liszt è in concerto a Roma,
prima del matrimonio che non si farà.
Altre note prese durante la visione: 1)
tutte le immagini d'epoca mostrano Liszt con i capelli lunghi; nel
film non è così e Dirk Bogarde non somiglia affatto a Liszt, ma è
comunque molto bravo e credibile. 2) quando Liszt propone a Carolyne
il coro dal Lohengrin di Wagner per le nozze, cioè una delle due
marce nuziali più utilizzate nei matrimoni (l'altra è di
Mendelssohn) sarebbe stato il primo a farlo; ma Carolyne vuole solo
musiche di Liszt, e poi non ci sarà il matrimonio. 3) gli applausi e
trionfi erano veri, regista e sceneggiatori per una volta non stanno
inventando: Liszt era come una rockstar di oggi, come lui Paganini e
molti cantanti d'opera, maschi e femmine 4) si citano spesso i figli
di Liszt e di Marie, ma non si vedono mai: una di loro è Cosima, che
sposerà Richard Wagner. 5) la vita di Liszt non finisce in un
convento, diventerà terziario francescano ma continuerà a vivere
nel mondo, spesso come ospite a casa di Wagner e di Cosima a Venezia
e a Bayreuth. 6) Dirk Bogarde è molto credibile, ma non so dire se
abbia studiato da pianista; il pianista che ascoltiamo è Jorge
Bolet. 7) l'amico Felix del film non è Mendelssohn; nel film manca
anche Robert Schumann. 8) abbastanza incomprensibile il titolo
italiano, anche perché "Estasi" è un film molto famoso
degli anni '30, con Hedy Lamarr.
I brani eseguiti nel film, da
www.imdb.com :
- Franz Liszt: Liebestraum, nr 3, op.
62; Consolation In D Flat; La Campanella (trascrizione da Niccolò
Paganini), Fantasia su temi dal Rigoletto di Verdi (trascrizione di
Giovanni Daelli, 1855);
Concerto per pianoforte e orchestra No.
1 In E Flat And Hungarian Fantasy (Medley); Un Sospiro (Excerpt); Les
Preludes (Excerpt)
Jorge Bolet (pianoforte); The Los Angeles Philharmonic dir. Morris Stoloff
Jorge Bolet (pianoforte); The Los Angeles Philharmonic dir. Morris Stoloff
- Felix Mendelssohn-Bartholdy: Rondò
Capriccioso (Part II)
- Ludwig van Beethoven: Sonata per
pianoforte n.8 op. 13, c-moll, Pathétique
e Sonata per pianoforte n.14 op.27 "
chiaro di luna"
Jorge Bolet (piano) - Richard Wagner: Ouverture dall'opera "Rienzi"; "O du, mein holder Abendstern" e Coro dei pellegrini dall'opera Tannhäuser.
( "Song Without End" Chorus,
The Los Angeles Philharmonic conducted by Morris Stoloff )
- Héctor Berlioz: Rakoczy March
(Sinfonia fantastica)
The Los Angeles Philharmonic conducted by Morris Stoloff
- Georg Friedrich Haendel: Largo:
Ombra mai fu dall'opera "Serse" (arrangiamento per organo
e coro) (The "Song Without End" Chorus )The Los Angeles Philharmonic conducted by Morris Stoloff
- Johann Sebastian Bach: Passacaglia e
fuga per organo, BWV 582, c-moll
(organista non indicato)
(organista non indicato)
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