La fantarca (1966) Regia di Vittorio
Cottafavi (tv). Soggetto di Giuseppe Berto. Musica di Roman Vlad.
Orchestra Rai Torino dir. Nino Sanzogno. Maestro del coro Ruggero
Maghini. In collaborazione con il Laboratorio di Fonologia di Milano.
Scene di Zitkowski. Interpreti (attori e cantanti): Lino Puglisi,
Jolanda Meneguzzer, Laura Zanini, Riccardo Cucciolla, Otello
Profazio, Alvinio Misciano, Ugo Trama, Teodoro Rovetta, Durata: 60
minuti circa
"La fantarca" è un'opera
lirica scritta per la televisione, del 1966, musica di Roman Vlad,
libretto di Giuseppe Berto, regia di Vittorio Cottafavi, direttore
d'orchestra Nino Sanzogno. Dura un'ora e vista da oggi è - spiace
dirlo - piuttosto imbarazzante.
Il soggetto, da un racconto di Giuseppe
Berto, è questo: un gruppo di italiani meridionali che emigrano, non
più su navi o su treni ma su un'astronave, portandosi dietro asini,
mucche galline e altri animali: da qui il titolo, un'arca come quella
di Noè ma in ambito di fantascienza. Gli emigranti meridionali vanno
verso Saturno invece che verso Milano o Torino, o in Germania; ma nel
frattempo la Terra verrà sconvolta da una guerra fra il Triangolo
(NATO) e il Quadrato (URSS).
Il comandante, anche lui con vistoso
accento "meridionale" (quello un po' vago che si ascolta
nei film), mollerà Saturno e, dopo una regolare votazione fra gli
emigranti, riporterà l'astronave sulla Terra, per ripopolarla.
Quando si vota per decidere cosa fare, viene esclusa dal voto la
hostess perchè non è meridionale, e si ripiega sul voto della
nobile napoletana che è a bordo. Insomma, il soggetto è davvero
imbarazzante in ogni sua parte; forse poteva sembrare diverso
cinquant'anni fa, quando l'emigrazione dal Sud al Nord d'Italia era
di grande attualità, ma vista da oggi la "fantarca" appare
davvero come qualcosa di strambo. Le intenzioni di partenza erano
comunque buone: tutti a bordo sono meridionali, spiega Roman Vlad
nella presentazione all'opera, perchè lui va sempre in vacanza al
Sud e ci si trova bene.
Delude anche la regia di Vittorio
Cottafavi, che pure era un bravo professionista del cinema (e della
tv): "La fantarca" appare come qualcosa di brutto e goffo,
direi girata peggio delle cosine che vedevo a quei tempi a Giocagiò
o alla tv dei ragazzi; e spiace doverlo dire, vorrei che fosse vero
il contrario. Anche la recitazione è spesso imbarazzante, si direbbe
piuttosto una parodia sul tipo di quelle dei Cetra, che però erano
molto meglio.
Il cast: Jolanda Meneguzzer è la
nobile napoletana, Lino Puglisi il comandante meridionale (in pigiama
per tutta la seconda metà, perchè lo hanno tirato giù dal letto),
Laura Zanini la hostess, e poi Alvinio Misciano (tenore), Ugo Trama
(basso), Teodoro Rovetta. C'è spazio per Riccardo Cucciolla (lo
speaker), e anche per Otello Profazio, cantastorie di professione e
molto presente in tv in quegli anni. Le scene sono di Zitkowski,
l'orchestra è quella Rai di Torino, il coro è diretto da Ruggero
Maghini, dirige Nino Sanzogno, la colonna sonora è realizzata
con la collaborazione del laboratorio di fonologia di Milano. Tanti nomi
importanti, come si vede.
(novembre 2013)
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