Di Titta Ruffo si racconta che la sua
voce era così potente che nelle registrazioni dei suoi dischi erano
costretti a metterlo in un'altra stanza rispetto a quella dove c'era
l'apparecchio per registrare. Una voce così potente da far saltare
la puntina del grammofono, insomma; e si dirà che erano altri tempi,
che la registrazione sonora era ancora ai suoi inizi, sta di fatto
che gli aneddoti sul volume di voce di Titta Ruffo sono parecchi e
tutti piuttosto suggestivi. Impressiona anche la sua estensione
vocale, che si può ancora ascoltare in quelle registrazioni: cantava
normalmente da baritono, ma aveva note tenorili e di basso profondo.
Un fenomeno, insomma, e anche una persona molto preparata che seppe
far fruttare con intelligenza una voce così formidabile. Con Enrico
Caruso e Fiodor Scialiapin fu uno dei "padroni" del
Metropolitan, e si esibì nei teatri di tutto il mondo.
Il cognome è Titta, anche se molti
ancora oggi lo ignorano (è facile pensare che sia un diminutivo di
Battista, invece no); il nome completo è Ruffo Cafiero Titta, pisano,
1877-1953. Sua sorella Velia Titta (qui a fianco col figlio) sposò Giacomo Matteotti, e i due
cognati furono molto affezionati. Titta Ruffo portò a spalle il
feretro di Matteotti, e non cantò più in Italia dopo quel 1924; fu
dichiarato pericoloso dai fascisti, che lo arrestarono nel 1937
durante un suo soggiorno in Italia, rilasciandolo solo dopo una serie
di proteste internazionali. Su www.imdb.com (Internet Movie
Database) per Titta Ruffo c'è uno dei pochissimi errori di quel sito
enciclopedico: il nome è sbagliato, c'è scritto Titto.
Come presenze al cinema o in
cinegiornali, il sito Internet Movie Database segnala per Titta Ruffo
solo due cortometraggi del 1929. C'è però uno sceneggiato
televisivo del 1990, "La forja de un rebelde", della tv
spagnola RTVE, dove Titta Ruffo è indicato fra i personaggi ed è
interpretato dal baritono Juan Pons. "La forja de un rebelde",
regia di Mario Camus, è tratto da un libro autobiografico
dell'antifranchista Arturo Barea (Badajoz, 1897-1957) uscito nel
1951: una trilogia che percorre la storia spagnola nella prima metà
del Novecento.
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