Casa lontana (1939) Regia di Johannes Meyer. Soggetto di M.W. Kimmich. Fotografia di Werner Brandes. Musiche di Gounod, Cilea, Giordano; canzoni napoletane; musiche per il film di Franco Casavola. Interpreti: Beniamino Gigli, Livia Caloni (soprano per Donizetti e Gounod), Kirsten Heiberg, Hilde Körber, Elsa Wagner, Werner Fütterer, E.F. Fürbringer, Friedrich Kayssler, Oretta Fiume. Durata: 84 minuti
"Casa lontana" è un film
girato a Cinecittà con attori tedeschi, a guerra già in corso (non
ancora da noi). Si inizia in tribunale, dove il povero Gigli (che qui
si chiama Franchetti) è un tenore famoso accusato di omicidio; in
realtà il losco impresario Kennedi (con la i finale) ricattava sua
moglie Maria tramite una cambiale falsa. Ci sarà un lieto fine
quando si scoprirà che l'omicidio è stata legittima difesa, anzi un
colpo partito per caso durante una colluttazione. La storia che ha
portato a tutto questo viene raccontata in flashback: il famoso
tenore è in teatro, dove tra le ballerine discinte incontra Maria,
che poi sposerà nonostante il parere negativo del suo agente. Tra i
personaggi troviamo l'impresario Kennedi (con la i) losco figuro e
ricattatore, il bel coreografo (per una volta non omosessuale) che
corteggia Maria ma si spaventa e la respinge quando viene a sapere
che ha mollato Gigli per lui; finale con riconciliazione totale,
lieto fine con la "Canzone a Maria" (che non è poi una
gran canzone, ma la si ascolta per tutto il film). Sono poco
interessanti gli attori tedeschi, vista da oggi appare piuttosto
legnosa soprattutto la protagonista Kirsten Heiberg; si fa notare
invece invece Oretta Fiume nella scena finale del processo.
Le musiche swing sono di Franco
Casavola; "Canzone a Maria" di Ernesto de Curtis è il
leitmotiv del film ("tu sei per me la vita, e questa vita io la
dono a te"); Franz Grothe scrive la canzone tedesca interpretata
da Kirsten Heiberg. In conclusione, non è un gran film ma ha il merito di mostrarci
molte scene con Beniamino Gigli in teatro, nella sua vera professione.
Nessun commento:
Posta un commento