Maggio
musicale (1990) Scritto e diretto da Ugo Gregoretti. Fotografia di
Pierluigi Santi. Musica di Puccini (La Bohème). Musica per il film
di Fiorenzo Carpi. Interpreti: Malcolm Mc Dowell (voce di Giancarlo
Giannini), Elisabetta Pozzi, Chris Merritt, Shirley Verrett, Roberto
Frontali, Guido Pasella, Carlo Del Bosco, Mario Benotto, Carmelo
Caruso, Will Humburg, Maria Prosperi, Salvatore Ragonese, Pierandrea
Baglioni, Benedetta Buccellato, Orsetta Gregoretti, Durata: 100
minuti
Ugo
Gregoretti ha diretto molti film che mi sono piaciuti: al primo posto
metto la sua versione tv del "Circolo Pickwick" di Dickens,
vista quand'ero bambino, decisamente ben riuscita e divertente ancora
oggi. Poi "Le uova fatali", che mi spinse a leggere
Bulgakov (ringraziamenti infiniti!); "Omicron"; un
Campanile molto ben fatto, "Ma che cosa è questo amore"
con Roberto Benigni nel ruolo del pensatore. E tanto altro ancora,
così che quando mi trovai davanti a un film come "Maggio
musicale" ero molto ben disposto, e invece mi è arrivata una
grossa delusione. Così ne scrivevo nei miei appunti: «“Maggio
musicale” di Ugo Gregoretti è pieno di buone intenzioni ma è
bruttino, direi che si salva solo l’allestimento di Bohème. Il
ragazzo protagonista è decisamente antipatico, tutto l’insieme è
abbastanza stupido e stupisce che l’autore di tanti bei film e
sceneggiati si sia perso in questo modo, compreso l’autoincensamento
come autore di Omicron (che però era davvero un buon film). Malcolm
Mc Dowell è comunque un ottimo protagonista, la Verrett e Merritt
sono divertenti e divertiti, Elisabetta Pozzi la si vede sempre
volentieri (mio appunto del 1991)»
E'
un film difficile da ritrovare, come se fosse scomparso, cancellato
dai palinsesti, ed è un peccato perché sarebbe in ogni caso
interessante da rivedere. Ma sappiamo tutti la condizione dei film
italiani in tv: anche recentissimi e in prima visione, anche con
registi importanti, vengono programmati solo a notte fonda. Capita
anche con Montaldo, con i Taviani, direi che è a tutti gli effetti
una specie di censura. Una censura praticata da programmisti stupidi
e ignoranti, perché non c'è proprio nessun motivo per oscurare
questi film, e soprattutto perché in "prima serata"
passano film scadenti o repliche di film mediocri già replicati
all'infinito.
Ripensandoci
oggi, è interessante la presenza di Chris Merritt, grande interprete
rossiniano che in quel periodo era uno dei tenori più importanti fra
quelli in attività; qui rifà se stesso, sia pure con un altro nome
e seguendo il personaggio inventato da Gregoretti. Nel film duetta
con Shirley Verrett, una delle più grandi cantanti degli anni
'60-80'. Nel cast anche il baritono Roberto Frontali, altra stella
dell'opera. I bassi Pasella e Del Bosco erano molto presenti sui
palcoscenici di quegli anni; Orsetta Gregoretti è una delle figlie
del regista.
Tra
gli attori, Malcolm Mc Dowell è il celebre protagonista di "Arancia
Meccanica" (quasi vent'anni dopo), Elisabetta Pozzi è ben
conosciuta agli appassionati di teatro, e ha recitato anche in molte
produzioni televisive e al cinema.
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