Benjamin Britten: Peace and conflict
(2013) Scritto e diretto da Tony Britten. Interviste con Joseph
Horowitz, Anita Lasker-Wallfisch, Raphael Wallfisch, Simon Kinder,
Sue Phipps. Interpreti: Alex Lawther (Britten), John Hurt
(narratore), Jake Mann (Klugman), Christopher Theobald (Mac Lean),
Mykola Allen (Berthoud), George Anderson (third prefect), Bradley
Hall (Floud). Durata: 105 minuti. A Capriol Films Production.
"Peace and conflict", a metà
fra film recitato e documentario, è un film molto bello uscito per
il centenario della nascita di Benjamin Britten (1913-1976). Per la
precisione, ad essere recitate con attori (tutti molto bravi) sono le
parti riferite all'adolescenza di Britten e alla sua vita nel
collegio di Gresham; il resto del film è basato su documenti,
interviste, concerti. L'attore che interpreta Britten si chiama Alex
Lawther, all'epoca diciottenne, che rivela fin da subito un
particolare a cui non avevo mai pensato: Britten aveva i capelli
rossi.
E' interessante sottolineare il titolo
dato al film, "Peace and conflict": si inizia infatti
parlando della prima guerra mondiale, una catastrofe di cui forse
abbiamo perso la memoria e la misura. Un quinto degli alunni della
Gresham School, nel Norfolk, muore nella Grande Guerra; è questo il
clima in cui cresce la generazione di Britten (nato nel 1913), la
memoria di ciò che è successo è destinata a rimanere in tutti i
nuovi studenti, per decenni. Questo clima di disperazione e di vuoto,
e insieme di rinascita, è ben raccontato in un romanzo di James
Hilton, "Prigionieri del passato" (nell'originale, "Random
Harvest"), che parla del dramma dei reduci da quel conflitto. I reduci: perché non tutti muoiono, in guerra.
Benjamin Britten, figlio di un dentista
e con fratelli e sorelle maggiori di lui, fu un compositore molto
precoce: a 13 anni era già all'opera 100, ma sono composizioni che
furono poi distrutte dallo stesso Britten. Gresham era una scuola
progressista, liberale e socialista, scelta dai suoi genitori anche
per questo motivo; gli studenti erano incoraggiati a confrontarsi con
l'esterno e con i problemi reali del mondo, e a pensare con la loro
testa. Non era una scuola marxista ma certamente molto aperta e non
conformista, pur con il massimo rigore negli studi. Britten vorrebbe
iscriversi subito al Royal College of Music, ma i genitori e i
fratelli maggiori insistono perchè prima termini il normale ciclo di
studi. A Gresham, Benjamin Britten gioca a tennis e cricket, ma è
esentato dagli esercizi militari (a Gresham era possibile). Insieme a
un amico, mentre gioca a cricket, ascoltano i richiami per le
esercitazioni militari; l'amico lo invita a comporre fanfare e
richiami migliori per gli esercizi militari, al giovane Britten però
non dispiacciono quelle che ci sono già. Da studente, apprezza i
sermoni e le funzioni domenicali; nei sermoni si parla dei morti in
guerra, ed è un argomento a cui Britten sarà sempre molto
sensibile, fino a diventare militante pacifista.
A Gresham, Britten viene descritto come
molto giudizioso negli studi e nei comportamenti; compone molta
musica ma ha difficoltà a farla eseguire e ascoltare al di fuori
della cerchia dei suoi amici.
Nel 1933 Britten, ventenne, finisce gli
studi al Royal College of Music e incontra W. H. Auden; lavorano
entrambi per la GPO, casa di produzione cinematografica. Britten non
è entusiasta della musica per il cinema ma fa comunque un ottimo
lavoro, è un'esperienza utile. Anche Auden ha studiato a Gresham,
gli fa conoscere Isherwood e Spender; Britten scrive musiche di scena
anche per loro. Auden, Isherwood e Spender sono maggiori di età,
Britten ha poco più di vent'anni.
I maestri di Britten ai suoi inizi
furono Frank Bridge e John Ireland; John Ireland insiste molto sul
contrappunto. Britten si applica ma il suo rapporto con Ireland non è
buono; in precedenza con Frank Bridge c'era invece un ottimo rapporto
e Bridge influenzò molto Britten nella sua musica.
Nel 1936 ha molti amici comunisti, come
Montagu Slater autore teatrale per cui scrive musiche (si ascoltano
le musiche di scena). Britten è molto amico anche della moglie di
Slater. Slater sarà autore del libretto di Peter Grimes, ed è
apertamente comunista mentre Britten non lo è, è solo interessato alle
tematiche sociali e scrive musica anche per il Labour Choir. Alan
Bush, altro amico e compositore, rimarrà marxista convinto fino alla
sua morte; rimane in contatto con Britten per tutta la vita.
Britten legge Marx ma non è marxista,
sarà sempre pacifista. Clifford Curzon, famoso pianista e militante
pacifista, fu amico di Britten e decisivo nelle sue scelte. Olivier
Berthoud, suo amico, parla del pericolo rappresentato dal Mein Kampf;
in seguito sarà nella giuria del processo di Norimberga.
Si fa notare che molti ex allievi di
Gresham furono comunisti; è l'epoca in cui termina il partito
liberale (in cui militavano i loro genitori) e nasce il Labour Party.
E' anche il periodo del nazismo in Germania, a Gresham se ne parla e
ci sono molti commenti su cosa succederà. Alla Gresham c'è un forte
movimento in favore della Lega delle Nazioni, troppo forte è il
ricordo della guerra precedente. Molti di loro poi si arruoleranno
per combattere contro i nazisti e i fascisti.
Nel documentario c'è chi si dice
stupito per il fatto che molti degli amici di Britten rimasero
comunisti anche dopo aver conosciuto le atrocità di Stalin: è un
errore molto comune quello di confondere la storia socialista e
comunista con quella dell'Unione Sovietica, e il commentatore di
questo film si accoda a questa lunga sequenza di luoghi comuni molto
superficiali. Nei moti ungheresi del 1956, così come in quelli di
Praga del 1968, comunisti e socialisti erano in prima linea contro
l'Unione Sovietica; la storia del socialismo comincia a metà
Ottocento ed è alla base della società civile così come la
conosciamo oggi. Ma qui mi fermo, mi limito solo a raccomandare la
lettura di George Orwell, "La fattoria degli animali" (è
così che è andata), a chi ancora volesse ripetere quei luoghi
comuni già così tanto ripetuti.
Nel periodo immediatamente precedente
alla seconda guerra mondiale, Benjamin Britten scrive "Ballad of
Heroes" (del 1939, per la guerra di Spagna) e la "Sinfonia
da requiem", pensata per i genitori, scritta su commissione
giapponese e poi rifiutata dai giapponesi perché "troppo
cristiana".
Britten fu obiettore di coscienza
dichiarato nel 1942, così come Peter Pears. E' sostanzialmente
apolitico, ma tiene sempre concerti per i lavoratori. Nel periodo
bellico Benjamin Britten e Peter Pears vanno in America, invitati da
Auden (a Amityville, Long Island). Si trovano bene, però nelle sue
lettere Britten si dice deluso dall'ottusità e superficialità
americana. Dopo la guerra torna nel Suffolk e scrive Peter Grimes e i
Sonetti di John Donne.
Iain Burnside, pianista, dice "c'è
molta oscurità nella sua musica, c'è rabbia, c'è dolore, è la
lettera che non ha mai scritto". Molte pagine da diari e
lettere, si ascolta "O my black soul" (dai Sonetti di John
Donne).
Nel 1945 con Yehudi Menuhin tiene due
concerti nel campo di concentramento di Belsen, che lo segnano
profondamente anche perché fu accusato di essere fuggito in Usa
durante la guerra. Menuhin racconta l'esperienza di Belsen nella sua
autobiografia. Anita Lasker, violoncellista, fu trasferita da
Auschwitz a Belsen quando le truppe russe si avvicinarono al campo;
era a Belsen quando ci fu il concerto e rimase colpita dal pianista,
che ancora non conosceva mentre Menuhin era già molto famoso. In
seguito, Anita Lasker fece parte del nucleo originario della English
Chamber Orchestra, che fu diretta da Britten; è molto bella la sua
intervista.
Nel 1963 Britten è in Russia con
Mstislav Rostropovic e Galina Vishnevskaja; Britten e Rostropovich
divennero molto amici pur essendo molto diversi di carattere. Britten
scrisse molto per Rostropovich, le "Suites per violoncello"
e altro ancora. Britten tornò spesso in URSS, a Mosca e a
Leningrado, ma rimase sempre in contrasto con l'URSS e i suoi
funzionari. Fu pacifista miltante per tutta la sua vita, e attivista
per il disarmo nucleare. Sono anni in cui il rischio di una nuova
guerra è forte: la crisi di Cuba, la minaccia della bomba atomica
sempre presente.
Molto spazio, tutta l'ultima mezz'ora,
è dedicata alla prima esecuzione del "War Requiem" nel
1962, per la ricostruzione della Cattedrale di Coventry, che era
stata distrutta nel 1940 dalle bombe naziste. L'esecuzione del
"Requiem di guerra" ebbe grande risonanza, e commosse
profondamente l'opinione pubblica.
Benjamin Britten muore nel 1976,
qualche anno prima di Peter Pears. Nel finale si accenna anche ai
suoi difetti: fu molto duro nelle relazioni personali, la musica
veniva prima di tutto e chi interferiva veniva tagliato fuori senza
troppi scrupoli. Nel finale si vede il narratore, l'attore John Hurt;
devo però dire che sono molto brutte le sculture in bronzo che si
vedono in questa sequenza, rappresentanti Britten e Pears.
La musica di Benjamin Britten viene
descritta in modo perfetto da Joseph Horowitz, professore di
composizione al Royal College of Music: « Britten riesce sempre a
trovare il modo di aggirare ciò che è considerato corretto dal
punto di vista teorico; eppure nessuno sa farlo come lui, in modo
così melodico. Crea melodie che reinventano le regole nel momento
stesso in cui le distruggono. E' in questo modo che è diventato un
autore popolare, usando lo stesso vocabolario per gran parte del suo
lavoro; anche se non per tutta la sua opera, usa un vocabolario che
chiunque può comprendere.»
La parte recitata è affidata a giovani
attori molto bravi; bella la regia, le riprese sono nei luoghi
originali, la Gresham School in interni ed esterni. L'attore che
interpreta Britten da ragazzo non dispiace ma appare spesso un po'
troppo flebile; fisicamente Britten viene descritto come esile ma
robusto, capace anche di fare a pugni. Tony Britten, documentarista e regista, è anche compositore e appare nel film come musicista e direttore d'orchestra. Tra le altre cose, Tony Britten è famoso per essere l'autore dell'arrangiamento da Haendel
(Zadok the Priest) che fa da sigla alla Champions League di calcio; ho cercato notizie su internet ma non sono riuscito a sapere se si tratti di una parentela o di una semplice omonimia con Benjamin Britten.
Queste le musiche che si ascoltano nel
film:
di Benjamin Britten:
- Bagatelle (Benyounes String Quartet
and Nathan Waring)- Noyes Fludde, Opus 59 Bugle Tune (Gresham’s School Brass Group)
- Simple Symphony, Opus 4, Playful Pizzicato (Northern Sinfonia conductor Steuart Bedford)
- The Wind Song, from ‘Stay Down Miner’Words by Montagu Slater (Gresham’s School Senior Choir)
- Russian Funeral (Gresham’s School Brass Group conducted by Tony Britten)
- Night Mail (Birmingham Contemporary Music Group dir Martyn Brabbins)
- Our Hunting Fathers , Opus 8, Dance of Death text devised by W.H. Auden (English Chamber Orchestra, Phyllis Bryn-Julsen, dir Steuart Bedford)
- First ‘Cello Suite, Opus 72, Lamento (Raphael Wallfisch)- First ‘Cello Suite, Opus 72, Marcia (Raphael Wallfisch)
- Ballad of Heroes, Opus 14, Dance of DeathWords by W.H. Auden (Gresham’s School Senior Choir)
- Sinfonia da Requiem, Opus 20, Lacrymosa (London Symphony Orchestra dir Steuart Bedford)
- The Holy Sonnets of John Donne, Opus 35, Oh my blacke Soule! (James Gilchrist and Iain Burnside)
- String Quartet no. 2, Opus 36, Chacony (Benyounes String Quartet)
- Simple Symphony, Opus 4, Sentimental Sarabande (Northern Sinfonia Conductor Steuart Bedford)
- Winter Words, Opus 52, A Time There Was Words by Thomas Hardy (James Gilchrist and Iain Burnside)
- Owen Wingrave, Opus 85, the ‘Peace Aria’ Words, Myfanwy Piper (Gerard Collett, Mark Jones, Tony Britten)
- Canticle II, Abraham and Isaac, Opus 51 (James Gilchrist, Jake Arditti and Iain Burnside)
- Hymn to the Virgin (Gresham’s Senior Choir, Semi Chorus: Zoë Scoular, Victoria Taylor, Oliver Colman, Charlie Jefford)
- War Requiem, Opus 66 (Scottish Festival Chorus, The Choristers of St Mary’s Episcopal Cathedral, Edinburgh BBC Scottish Symphony Orchestra, dir Martyn Brabbins )
- War Requiem, Opus 66, Offertorium (BBC Scottish Symphony Orchestra dir Martyn Brabbins)
- War Requiem, Opus 66, Strange Meeting (Michael Volle, Tom Randle, Lynda Russell, BBC Scottish Symphony Orchestra dir Martyn Brabbins)
- War Requiem, Opus 66, Dies Irae (Lacrimosa) (Lynda Russell, BBC Scottish Symphony Orchestra dir Martyn Brabbins)
Musiche di altri autori:
- Ludwig van Beethoven: String Quartet Opus 127 last movement (Benyounes String Quartet)
- S.S. Wesley, The Church’s One Foundation, words by Samuel John Stone
Dal film si evince che il pacifismo è un tratto distintivo di Britten. In effetti buona parte della sua opera è una riflessione sugli effetti devastanti della violenza in qualsiasi tipo di conflitto..
RispondiEliminala definizione della musica di Britten fatta da Joseph Horowitz è perfetta, da incorniciare e da mettere insieme al brano che hai riportato tu l'altro giorno, la ninna nanna dodecafonica e dolcissima nel Sogno di una notte di mezza estate. Dodecafonico e dolcissimo sembrerebbero due parole incompatibili fra loro, invece Britten riesce nella magia. :-)
RispondiEliminaBritten viene dalla generazione del dopoguerra, vedendo i reduci, incontrandoli, ascoltandone i racconti penso che sia normale pensare "mai più guerre". Invece, siamo ancora e sempre sull'orlo di una nuova guerra. Ti confesso che quelli che vogliono disfare l'UE mi fanno paura (settant'anni senza guerre in Europa, mai successo prima, eppure a loro non basta...)