venerdì 16 giugno 2017

John Mc Cormack


 
John Mc Cormack, grande tenore irlandese (1884-1945), è passato alla storia, oltre che per la bellezza della voce e per la tecnica di canto perfetta, per essere stato amico di James Joyce. Joyce, più vecchio di due anni, studiò canto e probabilmente sperava di poter fare carriera, ma si rese presto conto di non avere una voce all'altezza. Forse a convincere Joyce a rinunciare fu proprio il paragone della sua con la voce di John Mc Cormack; ma dato che non abbiamo registrazioni della voce di Joyce queste rimangono solo supposizioni. Sta di fatto che nell'Ulysses di James Joyce le citazioni di canto e di cantanti sono molte.
Mc Cormack ebbe una lunga carriera in teatro, che inizia nel 1906 a Savona con "L'amico Fritz" di Mascagni e proseguì per vent'anni nei teatri di tutto il mondo; dalla metà degli anni '20 si dedicò prevalentemente ai concerti di canto. La Garzantina della Musica definisce così la voce di John Mc Cormack: « ...voce chiara, dolce, timbrata e duttilissima; per le sue eccezionali attitudini al canto elegiaco e sfumato va considerato come uno dei maggiori "tenori di grazia" del Novecento». Come voce e come repertorio, John Mc Cormack è parente stretto di Gigli, Schipa, Kraus.


John Mc Cormack ha interpretato un buon numero di film al cinema, anche da protagonista; ma probabilmente la sua apparizione più famosa è quella (da comprimario) con Orson Welles, in uno dei film più importanti nella storia del cinema. Scorrendo la lista degli interpreti di “Citizen Kane” di Orson Welles (1941, da noi conosciuto col titolo “Quarto potere”) ho trovato anche il nome di John McCormack; mi sono chiesto se fosse davvero il grande tenore irlandese oppure un suo omonimo, e la risposta è che si tratta proprio di lui. Nei titoli di testa il suo nome non c’è, ma nei libri è indicato che appare brevemente come "man singing at Inquirer party" cioè l'uomo che canta alla festa per l’arrivo di Kane alla direzione dell’Inquirer. Siamo al minuto 42 dall'inizio di "Citizen Kane": si tratta di una festa con ballerine danzanti, c’è molta gente. Welles costruisce una sequenza intorno all’uomo che conduce la danza; è difficile pensare a John Mc Cormack perché si tratta piuttosto di un numero da vaudeville o del nostro varietà, non una canzone ma una serie di strofe recitate. Il fermo immagine è questo.


John McCormack era già stato protagonista di “Song of my heart” del 1930, regia di Frank Borzage; il nome del suo personaggio è Sean e con lui recitano Maureen O’Sullivan e Alice Joyce. C'è molta musica, niente arie d'opera ma molte canzoni irlandesi e arie da camera; il soggetto è molto simile a quelli che hanno per protagonista Gigli e altri tenori dell'epoca. Dato che è stato girato nel 1929, si tratta di uno dei primi film sonori nella storia del cinema.
McCormack compare anche in “Wings of the morning” (Sangue gitano, 1937, regia di Harold Schuster) accanto a Henry Fonda e all’attrice francese Annabella, e nel documentario “Cavalcade of Faith”, sempre del 1937. La lista degli “interpreti” di questo documentario è davvero curiosa: un papa, molti cardinali, ministri e capi di Stato dell'epoca, incluso il buce. La spiegazione della presenza del tenore irlandese in questo cinegiornale l’ho trovata su wikipedia in inglese. John Mc Cormack ebbe il titolo di conte, che figura sulla copertina di molti suoi dischi, non dalla regina d’Inghilterra ma da papa Pio XI; pare infatti che il tenore irlandese sia stato molto generoso in opere di carità. Accanto al papa e a John Mc Cormack c’è anche il cardinale Pacelli, che di lì a poco sarebbe diventato papa Pio XII.

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