sabato 24 giugno 2017

Carnegie Hall (1947)


 
Carnegie Hall (Sinfonie eterne, 1947) Regia di Edward G. Ulmer. Scritto da Seena Owen e Karl Kamb. Musiche di Verdi, Wagner, Mozart, Ciaikovskij, Beethoven, Bizet, Saint Saens, de Falla, Delibes, Chopin, e altri. Fotografia di William Miller (bianco e nero). Durata: 2 ore e 15 minuti
Interpreti / Musicisti: Bruno Walter, Lily Pons, Gregor Piatigorsky, Risë Stevens, Artur Rodzinski, Artur Rubinstein, Jan Peerce, Ezio Pinza, Jascha Heifetz, Fritz Reiner, Leopold Stokowski, Harry James, Walter Damrosch, New York Philharmonic Quintette (John Corigliano Sr., Leonard Rose, Michael Rosenker, William Lincer, Nadia Reisenberg),
Interpreti / Attori: Marsha Hunt (Nora Ryan), Hans Jaray (Tony Salerno Sr.) ,William Prince (Tony Salerno Jr.), Frank McHugh (John Donovan), Martha O'Driscoll (Ruth Haines), Olin Downes (se stesso), Joseph Buloff (Anton Tribik), Emile Boreo (Henry), Vaughn Monroe (se stesso), Alfonso D'Artega (Ciaikovski), Harold Dyrenforth (Walter Damrosch 1891-1909), Eole Galli (Katinka), Danny Desmond (ragazzo dell'ascensore) Bert Freed (macchinista), Claire Gagnier (cantante) Cloris Leachman (ballerina nel night), Franklyn Lenthall, Barbara Woodell (Nellie), Wolfgang Zilzer (un cameriere).

"Carnegie Hall" (Sinfonie eterne, in Italia) è un film celebrativo sull'omonima sala da concerto di New York, datato 1947. Ha molti motivi di interesse, primo fra tutti la presenza di musicisti di importanza storica, ripresi in concerto.
La Carnegie Hall fu inaugurata nel 1890 dall'imprenditore e filantropo Andrew Carnegie, scozzese di origine. Non ha mai avuto una sua orchestra stabile, ma è comunque stata la sede della New York Philharmonic dalla fondazione fino al 1962. Oggi è divisa in tre sale, una grande intitolata a Isaac Stern e due più piccole, "Zenkel Hall" e "Weill Recital Hall".
A fare da filo conduttore, e a legare insieme i tanti ospiti, è la storia di Nora (interpretata da Marsha Hunt), che da bambina, figlia di uno dei custodi del teatro, assiste a un concerto diretto da Ciaikovskij; in seguito, da ragazza, Nora sarà un'inserviente del teatro e in questa sua veste conoscerà e sposerà un giovane e promettente pianista, che si rivelerà però persona inaffidabile. Rimasta vedova, Nora si dedica al figlio avuto dallo sfortunato matrimonio e grazie all'aiuto dell'amico John Donovan (impiegato del teatro, altro personaggio di fantasia) diventerà una figura importante all'interno del teatro. Il marito pianista è stato chiamato Tony Salerno, e lo stesso nome avrà il figlio, anche lui pianista. Dato che il figlio di Nora si dedicherà allo swing e alla musica leggera, per poi entrare alla Carnegie Hall come compositore, è facile pensare che questo personaggio sia stato ispirato a George Gershwin, scomparso dieci anni prima nel 1937. E' anche facile pensare che questo figlio ribelle che lascia la Carnegie Hall per diventare "entertainer" sia una concessione a quella parte di pubblico che andava comunque al cinema ma che non amava "la classica". Una specie di conformismo insomma, travestito da anticonformismo e da "ricerca delle novità": oggi probabilmente gli sceneggiatori farebbero di Tony Salerno jr un rapper tatuato. Forse è stato questo personaggio a ispirare Renzo Arbore, chissà; sta di fatto che oggi la situazione è cambiata a tal punto che nei Conservatori e nelle scuole di musica jazz e swing sono tutt'altro che rari e a diventare sempre più rari sono invece quelli che studiano Bach, il contrappunto e la Storia della Musica. E' da sottolineare il consiglio che Artur Rubinstein dà al giovane pianista: che si eserciti molto, "Bach, Bach, e ancora Bach". Nel film il giovane seguirà tutt'altra strada, sceglie una via più facile che lo porta subito al successo; è umanamente comprensibile, ma io se avessi avuto quel talento avrei sicuramente seguito il consiglio di Rubinstein: non c'è niente di più bello che suonare la musica di Johann Sebastian Bach. Lo swing dopo un po' stufa, con Bach e con i grandi contrappuntisti è sempre musica nuova.
Detto questo, il film è disponibile per intero su youtube e quindi la cosa più sensata da fare è mettere qui una specie di indice, una scaletta con i minuti precisi per ogni esecutore, così ognuno potrà andare direttamente al momento che sta cercando.


Si parte dal 1913 con l'incontro fra Nora e il pianista (chiamato Tony Salerno, l'attore è Hans Jaray); la ragazza ricorda di aver assistito, bambina, al concerto diretto nel 1891 alla Carnegie Hall da Ciaikovskij in persona (interpretato da un attore); ne vediamo la ricostruzione storica. Ad accogliere la bambina Nora nel 1891 c'è Walter Damrosch, direttore stabile della Carnegie Hall: in queste sequenze di fine Ottocento e inizio Novecento Damrosch è interpretato da un attore, in seguito vedremo lo stesso Damrosch, in persona. Negli anni '30 Walter Damrosch diresse le prime esecuzioni assolute di famosi concerti di Gershwin, sempre alla Carnegie Hall.
Nora e Tony vengono ospitati da un timpanista dell'orchestra (è un attore, Joseph Bulok; il personaggio si chiama Tribik), poi si sposano con le note di Mendelssohn. Nel 1915 nasce il loro bambino, al minuto 33 il marito di Nora muore cadendo dalle scale, ubriaco.
Bruno Walter appare al minuto 36, con l'ouverture dai "Maestri Cantori" di Wagner.
Lily Pons, sopranino d'agilità e diva famosa anche al cinema, è al minuto 42 con la "Lakmé" di Delibes e con "Vocalise" di Rachmaninoff.

 
Gregor Piatigorsky, violoncellista, è al minuto 48; suona il cigno dal "Carnevale degli Animali" di Saint Saens, accompagnato da sei arpiste.
Al minuto 53 è il turno di Risë Stevens, grande mezzosoprano, che interpreta un'aria dalla Carmen di Bizet e una da "Samson et Dalila" di Saint Saens.
Al minuto 55 Artur Rodzinski dirige il finale della Quinta Sinfonia di Beethoven (non l'inizio, il finale).
Al minuto 60 c'è la parte sicuramente più spettacolare di tutto il film, e forse di tutti i filmati di musica pianistica: Artur Rubinstein che suona prima Chopin e poi (minuto 65) la danza del fuoco da "L'amore stregone" di Manuel de Falla. Un'interpretazione davvero da non perdere, ne esiste una registrazione filmata (il bis di un concerto) praticamente identica in una registrazione Rai del 1968.
All'uscita, Rubinstein firma il programma di sala per il giovane pianista Tony, figlio di Nora, e detta il seguente consiglio: "Tell him to practice hard: Bach, Bach and Bach"

Siamo arrivati alla metà del film, e vediamo Walter Damrosch nella parte di se stesso, in dialogo con Nora (Marsha Hunt). Vediamo anche il giovane Tony che folleggia per il teatro, amico di tutti i grandi musicisti che lo conoscono fin da bambino; a una lezione di canto tenuta da Jan Peerce conosce la ragazza che sposerà (l'attrice è Martha O'Driscoll, il personaggio di fantasia si chiama Ruth Haines).
A 1h 13' cè dunque Jan Peerce, grande tenore e fedelissimo di Toscanini, che canta inaspettamente 'O sole mio.


A 1h18' c'è il grande basso Ezio Pinza, che recita tutta una scenetta sul costume per il Don Giovanni (non gli piace quel costume), poi dà i soldi a Tony per portare la ragazza a cena quella sera (con pacca sulla spalla e strizzatina d'occhio) e intanto canta due arie: l'entrata di Fiesco nel prologo del Simon Boccanegra di Giuseppe Verdi, e "Finché han del vino" dal Don Giovanni di Mozart.
Qui si decide il destino del giovane Tony, perché la sera al ristorante incontrerà un cantante di musica leggera allora famoso e oggi dimenticatissimo, di nome Vaughn Monroe. Vaughn Monroe lo trova bravo e gli propone di entrare nel suo gruppo, e Tony accetta con grande delusione della mamma.
Torniamo alla Carnegie Hall, e a 1h38 c'è Jascha Heifetz, diretto da Fritz Reiner, nel Concerto per violino di Ciaikovskij.


A 1h53 vediamo un magnifico grammofono da mobile, con il quale mamma Nora ascolta il disco di swing del figlio, campione di vendite. Nora è triste, non voleva un figlio "entertainer"; ma l'amico John Donovan la riporta in teatro con una scusa.
Siamo verso la fine del film, e a 2h02' Leopold Stokowski dirige la Quinta Sinfonia di Ciaikovskij; alla fine del brano, è lo stesso Stokowski che introduce "un giovane compositore americano". Et voilà, è proprio Tony che suona il suo brano swing alla Carnegie Hall, con il trombettista Harry James. La mamma Nora si commuove, Tony si riappacifica con la moglie, lieto fine per tutti.

 
Il film nel complesso non dispiace,il regista Edward G. Ulmer è un ottimo professionista, Marsha Hunt è molto brava e anche gli altri attori se la cavano bene, ma non è certo nella trama e nella cornice l'interesse per questo film. Che, invece, ha una sua notevole importanza documentaria; ed è per questo che lo si continua a vedere ancora oggi.
Questo è l'elenco completo delle musiche, preso da www.imdb.com
- Richard Wagner: Preludio da "Die Meistersinger von Nürnberg" (New York Philharmonic, dir. Bruno Walter)
- Léo Delibes , da "Lakmé" : "Ah !... Par les dieux inspirés... Où va la jeune indoue" e "Air des clochettes" (Lily Pons, soprano)
- Sergei Rachmaninoff, "Vocalise" (Lily Pons, soprano)
- Camille Saint-Saëns: il Cigno da "Carnevale degli Animali" (Gregor Piatigorsky, violoncello).
- Georges Bizet, da "Carmen": Séguedille (Risë Stevens, mezzosoprano)
- Camille Saint-Saëns, da "Samson et Dalila": Mon coeur s'ouvre à ta voix (Risë Stevens, mezzosoprano)
- Ludwig van Beethoven, finale della Sinfonia n.5 (New York Philharmonic, dir. Artur Rodzinski)
- Frédéric Chopin, Heroic Polonaise, in A-flat (Artur Rubinstein, pianoforte)
- Manuel de Falla, danza del fuoco da "L'amore stregone" (Artur Rubinstein, pianoforte)
- Giuseppe Verdi, da "Simon Boccanegra": Il lacerato spirito (Ezio Pinza, basso)
- Wolfgang Amadeus Mozart, da "Don Giovanni": Fin che han dal vino (Ezio Pinza, basso)
- Pyotr Ilyich Ciaikovsky, Concerto per violino: primo movimento (Jascha Heifetz, violino; New York Philharmonic dir. Fritz Reiner)
- Pyotr Ilyich Ciaikovsky, Sinfonia n.5, secondo movimento (New York Philharmonic dir. Leopold Stokowski).
Sul versante leggero:
- 'O sole mio (Eduardo Di Capua), tenore Jan Peerce
- Sometime We Will Meet Again di Gregory Stone adattamento da Pyotr Ilyich Ciaikovsky
- The Pleasure's All Mine (Frank Ryerson - Vaughn Monroe)
- Beware, My Heart (Sam Coslow) Vaughn Monroe
- 57th Street Rhapsody (Morros-Portnoff) Harry James (tromba solista)
- Brown Danube (Hal Borne) Radio City Music Hall, New York City, dir. Charles Previn.

2 commenti:

  1. non è così brutto :-) Marsha Hunt è molto graziosa, la scena in casa del timpanista è simpatica (poi si sposano). Comunque, Bruno Walter rimanda a Mahler, a Kathleen Ferrier...sì, anch'io sarei partito di lì, sapendolo.

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