mercoledì 25 gennaio 2017

Don Chisciotte ( III )


 
Don Quixote (1933) Regia di Georg Wilhelm Pabst. Dal romanzo di Cervantes. Sceneggiatura di Alexandre Arnoux , Paul Morand, Georg W. Pabst. Fotografia di Nicolas Farkas e Paul Portier. Montaggio di Hans Oser. Musiche di Jacques Ibert (con un’aria di Dargominsky). Interpreti della versione inglese: Fiodor Scialiapin, George Robey (Sancho Panza), Oscar Asche, René Donnio, Frank Stanmore , Miles Mander , Wally Patch, Sidney Fox (Maria), Emily Fitzroy (moglie di Sancho) Renée Valliers (Dulcinea), Andreas Malandrinos (oste), Lydia Sherwood, Vladimir Sokoloff . Durata: 73 minuti

Nei primi anni del cinema sonoro è frequente trovare due o tre versioni dello stesso film, girate quasi in contemporanea: invece di doppiare il film, lo si girava in diverse lingue tenendo fermi gli attori principali e cambiando il resto del cast. Può sembrare strano, ma è così: per esempio esistono due versioni del "Mabuse" di Fritz Lang, così come esistono due versioni del "Don Chisciotte" e di un altro film di Pabst, "L'opera da tre soldi" (quest'ultimo da Brecht e Weill).
Se il Mabuse di Fritz Lang è quasi perfettamente identico nelle due edizioni, con i diversi attori che eseguono come una partitura le indicazioni del regista, i due film di Pabst presentano invece numerose differenze, anche importanti. Dell'Opera da tre soldi scriverò più avanti, qui provo a elencare brevemente le differenze tra i due "Don Chisciotte" di Pabst.
 
 
Il protagonista è sempre Fiodor Scialiapin, e non poteva essere diversamente; gli altri attori sono tutti cambiati, Sancho compreso.
Nella versione inglese anche le canzoni sono in inglese; Scialiapin canta e recita in inglese. L'impressione è che la versione inglese sia meglio recitata nel complesso, ma quella francese ha più musica, e le canzoni in francese (cioè nell'originale, come le ha pensate Ibert) sono più belle; in inglese sembrano diventare delle ballate ma comunque non dispiacciono e Scialiapin è sempre molto bravo.
 
L'attore che interpreta Sancio (un comico di lingua inglese molto popolare a suo tempo) è peggiore di quello francese, peccato. A fargli difetto è soprattutto la mimica: il modo in cui abbraccia l'asino nel finale è da dimenticare, direi che come Sancho è proprio nel ruolo sbagliato. Il francese Dorville probabilmente non è l'interprete ideale, ma rende comunque credibile il personaggio.
Nella versione inglese viene rovinata la magnifica sequenza finale, quella del libro che rinasce dalle ceneri: tutto viene coperto dal testo in inglese, che nasconde completamente l'immagine. Forse non si fidavano della pronuncia inglese di Scialiapin?

 
Nella versione francese manca però la sequenza del teatrino di Maese Pedro, dove Don Chisciotte irrompe sul palcoscenico contro le marionette, che è quasi identica a quella che poi girerà (ma ambientata in un cinema) Orson Welles, e nel vederla ci si convince che Welles conosceva bene il Quichotte inglese di Pabst.
Molto bello anche l'inizio della versione inglese, le grandi maschere del carnevale che Don Chisciotte scambia per giganti. In definitiva, come tutto Pabst, un misto di capolavoro e di sequenze tirate via; e fa perfino rabbia.
 


 
(Le due versioni sono entrambe disponibili su youtube, per chi volesse fare confronti.)

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