Don Quixote (1933)
Regia di Georg Wilhelm Pabst. Dal romanzo di Cervantes.
Sceneggiatura di Alexandre Arnoux , Paul Morand, Georg W. Pabst.
Fotografia di Nicolas Farkas e Paul Portier. Montaggio di Hans Oser.
Musiche di Jacques Ibert (con un’aria di Dargominsky). Interpreti
della versione inglese: Fiodor
Scialiapin, George Robey (Sancho Panza), Oscar Asche, René Donnio,
Frank Stanmore , Miles Mander , Wally Patch, Sidney Fox (Maria),
Emily Fitzroy (moglie di Sancho) Renée Valliers (Dulcinea), Andreas
Malandrinos (oste), Lydia Sherwood, Vladimir Sokoloff . Durata:
73 minuti
Nei primi anni del cinema sonoro è
frequente trovare due o tre versioni dello stesso film, girate quasi
in contemporanea: invece di doppiare il film, lo si girava in diverse
lingue tenendo fermi gli attori principali e cambiando il resto del
cast. Può sembrare strano, ma è così: per esempio esistono due
versioni del "Mabuse" di Fritz Lang, così come esistono
due versioni del "Don Chisciotte" e di un altro film di
Pabst, "L'opera da tre soldi" (quest'ultimo da Brecht e
Weill).
Se il Mabuse di Fritz Lang è quasi
perfettamente identico nelle due edizioni, con i diversi attori che
eseguono come una partitura le indicazioni del regista, i due film di
Pabst presentano invece numerose differenze, anche importanti.
Dell'Opera da tre soldi scriverò più avanti, qui provo a elencare
brevemente le differenze tra i due "Don Chisciotte" di
Pabst.
Il protagonista è sempre Fiodor
Scialiapin, e non poteva essere diversamente; gli altri attori sono
tutti cambiati, Sancho compreso.
Nella versione inglese anche le canzoni
sono in inglese; Scialiapin canta e recita in inglese. L'impressione
è che la versione inglese sia meglio recitata nel complesso, ma
quella francese ha più musica, e le canzoni in francese (cioè
nell'originale, come le ha pensate Ibert) sono più belle; in inglese
sembrano diventare delle ballate ma comunque non dispiacciono e
Scialiapin è sempre molto bravo.
L'attore che interpreta Sancio (un
comico di lingua inglese molto popolare a suo tempo) è peggiore di
quello francese, peccato. A fargli difetto è soprattutto la mimica:
il modo in cui abbraccia l'asino nel finale è da dimenticare, direi
che come Sancho è proprio nel ruolo sbagliato. Il francese Dorville probabilmente non è l'interprete ideale, ma rende comunque credibile il personaggio.
Nella versione inglese viene rovinata
la magnifica sequenza finale, quella del libro che rinasce dalle
ceneri: tutto viene coperto dal testo in inglese, che nasconde
completamente l'immagine. Forse non si fidavano della pronuncia inglese di
Scialiapin?
Nella versione francese manca però la
sequenza del teatrino di Maese Pedro, dove Don Chisciotte irrompe sul
palcoscenico contro le marionette, che è quasi identica a quella che
poi girerà (ma ambientata in un cinema) Orson Welles, e nel vederla
ci si convince che Welles conosceva bene il Quichotte inglese di
Pabst.
Molto bello anche l'inizio della
versione inglese, le grandi maschere del carnevale che Don
Chisciotte scambia per giganti. In definitiva, come tutto Pabst, un
misto di capolavoro e di sequenze tirate via; e fa perfino rabbia.
(Le due versioni sono entrambe
disponibili su youtube, per chi volesse fare confronti.)
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