mercoledì 29 marzo 2017

Elvira Madigan

 

Elvira Madigan (1967) Regia di Bo Widerberg. Scritto da Bo Widerberg. Fotografia di Jörgen Persson. Musica: andante dal concerto n.21 K467 di Mozart. Musiche per il film di Ulf Björlin. Interpreti: Pia Degemark, Thommy Berggreen, Lennart Malmer, Cleo Jensen, Nina Widerberg. Durata: 1h30'

Penso che tutti conoscano l'andante dal Concerto n.21 in do maggiore per pianoforte e orchestra K467, il secondo movimento; chi non lo conosce farà bene ad andarlo a cercare perchè è tra le composizioni più belle di tutta la storia della musica, e non solo di Mozart. In ogni caso, basteranno poche note per risvegliare la memoria. Io l'ho ascoltato per la prima volta da bambino, e per molto tempo ho creduto che facesse parte della colonna sonora di "2001 Odissea nello Spazio" di Stanley Kubrick; quando alla fine sono riuscito a vedere il film per intero (a quei tempi non era facile, bisognava aspettare che lo programmassero nei cinema) questo brano mi mancava, e in effetti avrebbe benissimo potuto entrare nella colonna sonora di quel film.
Poi mi è successo questo: citando quel brano di Mozart, trovavo persone che mi dicevano, con la massima sicurezza e naturalezza, "ma sì, Elvira Madigan". Il fatto è che il nome Elvira Madigan non si trovava sulle copertine dei dischi, e non viene citato nei libri che parlano di Mozart. Ci sono altri concerti per pianoforte di Mozart che hanno un nome, per esempio il concerto n.9 K271 Jeunehomme, dove Jeunehomme (alla lettera "giovane uomo") è il cognome di una famosa pianista (donna) contemporanea di Wolfgang Amadeus. Il nome "Jeunehomme" è di attribuzione incerta, le notizie storiche su questa concertista sono davvero poche, ma è comunque un nome che accompagna da sempre il concerto n.9. Invece di Elvira Madigan non c'erano tracce, e solo con molta fatica avevo scoperto che si trattava di un film. Essendo appassionato di cinema, ho cercato a lungo notizie su questo film, che immaginavo famoso e visto da tutti, tranne che da me. Poi ho scoperto che non era così, e anzi ho dovuto aspettare fino a oggi, fino all'epoca di internet e di youtube, per trovarne notizie certe e anche per vederne qualche sequenza (il film intero ancora mi manca).
 

"Elvira Madigan" è un film svedese, girato nel 1967, con regia di Bo Widerberg. Racconta la storia di una giovane acrobata che si innamora di un ufficiale, a fine 800; è una storia vera, con finale tragico.Purtroppo il film intero su youtube non c'è, ci sono solo degli spezzoni
Il fatto avvenne nel 1889: la giovane acrobata di circo Elvira Madigan ebbe una relazione tempestosa con un ufficiale di cavalleria, il tenente Brendt Sixten Sparre; i due fuggirono insieme, vissero insieme per qualche tempo, ma alla fine furono trovati entrambi morti. La versione più probabile è che Sixten Sparre abbia ucciso Elvira, e poi si sia ucciso; ma la verità completa non è mai stata chiarita. Elvira si chiamava Hedvig Antoinette Jensen, genitori danesi e norvegesi, vissuta fra il 1867 e il 1889; fu acrobata nel'American Circus di John Madigan, suo patrigno (sposò sua madre in seconde nozze). Elvira aveva ventun anni, l'ufficiale 34; la loro storia colpì l'opinione pubblica anche perché era molto simile a quella di Mayerling, la tragica storia di Maria Vetsera e Rodolfo d'Asburgo, in Baviera. Su questo soggetto esistono altri due film, uno del 1943 e uno del 1967 (lo stesso anno).

Dagli spezzoni disponibili su youtube, il film sembra molto bello sia come immagini che come recitazione; del regista Bo Widerberg non so nulla, e dovrò rimediare. Francamente, non riesco a capire le scelte dei funzionari tv: trasmettono e replicano film dozzinali e ciofeche inimmaginabili, ma per questo e altri film belli (ce ne sono tanti) non c'è mai stato spazio. O, meglio, sapendo da che scuola vengono (pubblicitari, tv commerciali, radio deejay...) capisco perfettamente le ragioni di queste scelte.
Rimane anche da chiedersi come mai tutti citino immediatamente per il concerto di Mozart questo film, praticamente invisibile, mai stato famoso e, nonostante gli elogi del 1967, visto da pochi. Un altro mistero, insomma, ma di quelli piccoli.
L'andante del K467 nel film è suonato da un'orchestra diretta da James Last, che viene dalla musica leggera e quindi non è che sia il massimo della vita, ma al cinema abbiamo ascoltato di peggio, e quindi viva Mozart.
(qui sotto, la vera Elvira Madigan, da www.wikipedia.it )
 

6 commenti:

  1. Ho visto il film, che per me è una specie di icona, sia per la bellezza delle immagini che per l'estremo romanticismo della storia...Cose dell'ottocento...
    La morte nella natura (anche se agita da lui in accordo con l'amata), quando tutte le strade sono ormai chiuse per un senso estremo dell'onore e del conformismo borghese, è quasi un dissolversi nel nulla con il dissolversi di un mondo assurdo, ma anche affascinante!

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  2. sì, sembra davvero un bel film. Per quanto riguarda i programmatori tv, direi che è adattissimo il titolo di un altro film, "La cena dei cretini". Adesso nelle scuole di cinema insegnano che i "maestri" sono quelli che facevano film direttamente per i cinemini di paese (che io ricordo bene... le imitazioni di Sergio Leone, i porno soft, appena raggiunta l'età che si poteva uscire da soli si andava a cercare qualcosa di meglio - ma qui mi parlano di Fernando di Leo, di Lucio Fulci e di Mario Bava come se fossero dei fenomeni, se è uno scherzo ditemelo)

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  3. Il brano di Mozart lo conoscevo (c'è qualcuno che lo possa ignorare, in effetti?!), dell'Elvira non sapevo proprio nulla. C'è sempre da imparare leggendo i tuoi post, Giuliano. Un saluto, a presto!

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  4. Forse lo sai già, il K nelle opere di Mozart è la sigla del musicologo che ne ha curato il catalogo, Ludwig Köchel, che ha fatto un gran lavoro durante tutto l'Ottocento. Si indica anche come KV, catalogo Köchel in tedesco.

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  5. Negli anni 70 il brano era usato in una pubblicità in cui un astronauta volteggiava nel vuoto. Mi angosciava (ero piccolino). Saluti a tutti

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    1. sì, ne avevo anch'io un vago ricordo adesso che mi ci fai pensare è riaffiorato.
      In effetti è una melodia davvero strana, soprattutto se si pensa che è del '700

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