Alfredo Kraus, classe 1926, è stato
amatissimo dagli appassionati d’opera e anch’io ho avuto la
fortuna di ascoltarlo molte volte. E’ stato considerato l’erede
di Tito Schipa, e in effetti il loro repertorio era quasi identico e
la voce era abbastanza simile; la vera differenza sta forse nel fatto
che Kraus era più distaccato nelle sue interpretazioni, forse si può
dire che Schipa era più grande come interprete. Di Kraus non si sono
mai occupate le televisioni, le cronache leggere e neppure i
telegiornali; di persona era piuttosto riservato, di conseguenza la
sua fama non è mai uscita dal giro degli appassionati d’opera, ma
è stato molto amato perché la sua classe era cristallina e
l’interprete impeccabile. E' stato uno dei più grandi cantanti
della seconda metà del Novecento; il suo repertorio non era
vastissimo, anche perché seppe gestire molto bene la sua voce. In
disco si è lasciato un po' più andare (con ottimi risultati),
interpretando anche arie scritte per ruoli come Arnoldo dal Gugliemo
Tell di Rossini, Cavaradossi dalla Tosca, Manrico dal Trovatore, e
altro ancora.
Alfredo Kraus era spagnolo, nativo
delle Canarie: Alfredo Kraus Trujillo il suo nome completo. Di
persona era snello ed elegante, riservato; data l’eleganza della
figura ci si aspetterebbe qualcosa di più, al cinema, invece su
www.imdb.com ho trovato di Kraus solo un film biografico sul tenore
Julian Gayarre (1844-1890), girato in Spagna nel 1959 (tra i
personaggi c’è anche Adelina Patti, siamo a fine ‘800), e un
altro titolo come “El vagabundo y la estrella” del 1960, con
poche indicazioni (può darsi che sia una zarzuela, l’operetta
spagnola).
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