sabato 2 novembre 2019

Estasi (Franz Liszt 1959)


 
Song without end (Estasi, 1959). Regia di Charles Vidor (terminato da George Cukor). Scritto da Oscar Millard. Fotografia di James Wong Howe. Musiche di Liszt, Chopin, Wagner, Verdi, Beethoven, Berlioz, Mendelsson, Haendel. Interpreti: Dirk Bogarde (Liszt), Genevieve Page (contessa Marie d'Argoult), Capucine (principessa Carolyne Wittgenstein), Alexander Davion (Chopin), Patricia Morison (George Sand), Erland Erlandsen (Thalberg), Lyndon Brook (Wagner), Ivan Desny (principe Nicola), Martita Hunt (granduchessa), Lou Jacobi (Potin, agente di Liszt), Marcel Dalio (Chelard, direttore teatro Weimar), Katherine Squire (madre di Liszt), e molti altri. Durata: 2 ore e 10 minuti.
 
"Song without end" (Estasi, nella strana titolazione italiana) è una biografia di Franz Liszt, realizzata secondo i canoni hollywoodiani ma non priva di interesse. A differenza del precedente "Rapsodia", Charles Vidor (o chi per lui) stavolta sceglie bene gli attori: non più gli improvvisati Vittorio Gassman e John Ericson ma l'inglese Dirk Bogarde, che non somiglia per niente a Liszt ma riesce a essere più che credibile come pianista e direttore d'orchestra. Forse Gassman avrebbe reso meglio il carattere di Liszt, ma aveva ormai lasciato Hollywood da tempo. E' l'ultimo film di Charles Vidor, che morì durante le riprese; il film fu terminato da George Cukor.
Come è normale per un film di Hollywood, l'accento viene messo soprattutto sulle storie d'amore; ma c'è comunque molta musica ben eseguita, e i tagli sui brani musicali sono stati effettuati in maniera intelligente. Sono molto belle anche le locations, si direbbe che siano i luoghi originali ma purtroppo non ho trovato indicazioni in proposito.
 
 
Franz Liszt, o meglio Ferenc Liszt, nasce in Ungheria nel 1811; comincia a fare concerti poco più che bambino, e in breve tempo raggiunge una grande fama in tutta Europa. La fama di Liszt è paragonabile a quella di una rockstar di oggi, quindi non sono esagerati gli applausi e i trionfi che si vedono nel film; le cronache di quel periodo ci parlano spesso di questi entusiasmi, sia per strumentisti come Liszt e Paganini che per i cantanti d'opera (maschi e femmine).
Il film si apre dopo il 1833, quando Liszt fugge in Svizzera con la contessa Marie d'Agoult (interpretata da Genevieve Page); hanno tre figli, vivono insieme fino al 1839 e si lasceranno definitivamente nel 1844.
Qualche indicazione biografica, presa per comodità da wikipedia.it : Marie (1805-1876, maggiore di sei anni rispetto a Liszt) è contessa d'Agoult per nascita, e moglie del visconte di Flavigny, che abbandonerà per seguire Liszt. Scrittrice e saggista con lo pseudonimo Daniel Stern, fu amica di Mazzini; ebbe due figlie dal visconte, e tre figli da Liszt: un maschio e due femmine. L'ultima figlia di Liszt e di Marie d'Agoult è Cosima, che diventerà moglie di Richard Wagner (quasi coetaneo di Liszt) e madre dei suoi figli. Liszt terminerà la sua vita a Bayreuth, dove vivevano Cosima e Wagner con i loro figli.
 
Carolyne Iwanowska (1819-1887, interpretata dalla modella e attrice Capucine) visse con Liszt per quarant'anni, continuando a frequentarlo anche dopo che Liszt si fece terziario francescano. Il loro incontro avviene nel 1847, passano quindi tre anni dalla fine della relazione di Liszt con Marie d'Agoult (nel film sembra invece che Liszt lasci Marie per Carolyne). Liszt e Carolyne vissero insieme dal 1848, dopo che Carolyne (come già fece Marie d'Agoult) aveva lasciato il marito, il russo principe Wittgenstein. Era cattolica, nata Iwanowska, in una città della Polonia che oggi fa parte dell'Ucraina ma all'epoca era Russia.
Nel film si sottolinea che Marie era agnostica, mentre Carolyne era molto religiosa.
 
All'inizio del film siamo in Svizzera, Liszt ha poco più di vent'anni e Marie gli dice che la sua musica è troppo religiosa; la principessa (più avanti) invece lo spingerà verso la religione. Liszt si è rifugiato in Svizzera dopo la fuga con Marie d'Agoult, che ha lasciato il marito e due figlie per seguirlo. Liszt si è ritirato dalle scene, Marie lo spinge a comporre musica sua. A questo punto arrivano gli amici Chopin e George Sand, insieme all'impresario Potin. Marie è contrariata, vuole che Liszt componga, non che faccia concerti; teme che gli amici lo possano riportare alla vita di prima e infatti così accadrà. Potin racconta a Liszt che a Parigi c'è una nuova stella del pianoforte, Thalberg; lo stimolo della concorrenza con Thalberg spingerà Liszt a tornare a suonare, deludendo Marie. Nella notte, i tre amici e Potin escono in strada cantando "sur le pont d'Avignon" ; poi incrociano un prete e Liszt va a suonare l'organo in chiesa (un brano di Johann Sebastian Bach). Marie li raggiunge, irritata: sono le quattro di notte, stai svegliando tutti. Bello il dettaglio di Potin che aziona il mantice per l'organo a canne.
 
Al minuto 13 Liszt è a Parigi; ha voluto che Potin gli fissasse il concerto nello stesso giorno e allo stesso orario di quello di Thalberg. L'effetto voluto è raggiunto: la sala dove suona Thalberg è quasi vuota, da Liszt c'è il pienone ed è lo stesso Thalberg a mandare i presenti al concerto di Liszt. Sigismund Thalberg (nato a Ginevra, 1812-1871) fu pianista e compositore; la Garzantina della Musica accenna alla sua rivalità con Liszt, erano entrambi virtuosi e spettacolari. Va anche ricordato che erano i primi anni in cui circolavano i pianoforti moderni, certi virtuosismi prima di quell'epoca non erano possibili. Al minuto 16 Liszt suona la "campanella" di Paganini, brano famosissimo, da lui trascritto dall'originale per violino.

 
Al minuto 26 Liszt è a Vienna e suona Beethoven (Sonata n.8, "Patetica"); alla fine si concede ai fans adoranti, soprattutto donne. Nei camerini incontra Wagner (quasi suo coetaneo, ma all'epoca quasi sconosciuto) ma lo snobba mandandolo dal suo agente.
Al minuto 30 bello il dettaglio della tastiera di legno per gli esercizi, sulla carrozza in viaggio verso la Russia. Le cronache raccontano che anche Mozart ne usava una simile, era l'unico modo per tenersi in esercizio durante i lunghi viaggi tra un concerto e l'altro.
A Pietroburgo, dallo zar in una sala privata, Liszt inizia con Beethoven ("chiaro di luna"), che interrompe perché lo zar arriva in ritardo; poi riprende il concerto su invito di Carolyne.
Al minuto 36 Liszt è a Dresda e suona una fantasia tratta dal Rigoletto di Giuseppe Verdi; lo portano in trionfo per le strade. Più tardi, al minuto 47. Liszt si trova per caso ad ascoltare le prove dell'opera di Wagner "Rienzi"; ne è entusiasta ma Wagner irritato gli ricorda il loro primo incontro, quando non aveva nemmeno voluto dare un'occhiata alla partitura.

 
Al minuto 51 Liszt è a Kiev, in concerto; poi va a suonare l'organo in chiesa. La musica suonata nella cattedrale è di Haendel, un arrangiamento della famosa aria dal "Serse", con coro.
A 1h02 Liszt è in concerto a Odessa; alla fine chiude il piano e annuncia che si ritira, vuole comporre. Ad attenderlo c'è la principessa Carolyne, che lo consiglia di andare a Weimar dove la Granduchessa (sorella dello zar) gli affiderà la direzione musicale del teatro.
A 1h10 Liszt è a Weimar, "teatro e orchestra mediocri, di provincia" come sottolineerà Marie, tornata a trovarlo con i figli. A 1h13 Liszt suona Wagner al pianoforte ("O du, mein holder Abendstern" dall'opera Tannhäuser), poi arriva Marie, inaspettata.

 
A 1h19 c'è la rivoluzione a Vienna (i moti del 1848) e Liszt vi corre da Weimar perché a Vienna c'è Carolyne. Insieme vanno a casa della mamma di Liszt, dove però c'è anche Marie con i tre figli. Qui Liszt viene però acclamato dai suoi fans, e a 1h25 c'è la festa con gli zingari, che sfocia nella sinfonia fantastica di Berlioz (marcia Rakoczy).
A 1h30 siamo tornati a Weimar, dove Liszt dirige Wagner. Qui c'è un dialogo davvero curioso, direi perfino una stupidaggine, perché si ascolta Wagner dire che è fuggito da Dresda "per un clarinetto", cioè un litigio per uno strumentista con il sovrintendente. La realtà storica è che Wagner partecipò ai moti del 1848; era amico dell'anarchico Bakunin e salì sulle barricate insieme ai rivoltosi. Wagner fu messo al bando dal Re di Prussia, e per molti anni non potè tornare nei paesi tedeschi; solo l'amicizia con Ludwig II di Baviera consentirà a Wagner di tornare a Dresda, molti anni dopo. E' comunque vero che Liszt protesse a aiutò Wagner; non solo, Liszt diventerà il suocero di Wagner quando Wagner (quasi coetaneo di Liszt, aveva solo due anni di meno) sposerà la sua figlia più giovane, Cosima. Si può far notare che anche Cosima, come sua madre Marie, abbandonerà il marito per legarsi ad un musicista; ma Cosima in questo film non c'è, i figli di Liszt erano ancora bambini e sono rimasti fuori dalla sceneggiatura.

 
A 1h34 Liszt dirige il "Tannhäuser" di Wagner a Weimar; vediamo in scena il famoso coro dei pellegrini. Nell'opera di Wagner, il peccatore Tannhäuser va a Roma per avere la grazia dal Papa; nel film è Carolyne ad andare a Roma dal papa, per chiedere l'annullamento del suo matrimonio con il principe russo (Carolyne era cattolica, nata in Polonia)
A 1h47 Liszt è in concerto a Roma, prima del matrimonio che non si farà.
Altre note prese durante la visione: 1) tutte le immagini d'epoca mostrano Liszt con i capelli lunghi; nel film non è così e Dirk Bogarde non somiglia affatto a Liszt, ma è comunque molto bravo e credibile. 2) quando Liszt propone a Carolyne il coro dal Lohengrin di Wagner per le nozze, cioè una delle due marce nuziali più utilizzate nei matrimoni (l'altra è di Mendelssohn) sarebbe stato il primo a farlo; ma Carolyne vuole solo musiche di Liszt, e poi non ci sarà il matrimonio. 3) gli applausi e trionfi erano veri, regista e sceneggiatori per una volta non stanno inventando: Liszt era come una rockstar di oggi, come lui Paganini e molti cantanti d'opera, maschi e femmine 4) si citano spesso i figli di Liszt e di Marie, ma non si vedono mai: una di loro è Cosima, che sposerà Richard Wagner. 5) la vita di Liszt non finisce in un convento, diventerà terziario francescano ma continuerà a vivere nel mondo, spesso come ospite a casa di Wagner e di Cosima a Venezia e a Bayreuth. 6) Dirk Bogarde è molto credibile, ma non so dire se abbia studiato da pianista; il pianista che ascoltiamo è Jorge Bolet. 7) l'amico Felix del film non è Mendelssohn; nel film manca anche Robert Schumann. 8) abbastanza incomprensibile il titolo italiano, anche perché "Estasi" è un film molto famoso degli anni '30, con Hedy Lamarr.
I brani eseguiti nel film, da www.imdb.com :
- Franz Liszt: Liebestraum, nr 3, op. 62; Consolation In D Flat; La Campanella (trascrizione da Niccolò Paganini), Fantasia su temi dal Rigoletto di Verdi (trascrizione di Giovanni Daelli, 1855);
Concerto per pianoforte e orchestra No. 1 In E Flat And Hungarian Fantasy (Medley); Un Sospiro (Excerpt); Les Preludes (Excerpt)
Jorge Bolet (pianoforte); The Los Angeles Philharmonic dir. Morris Stoloff
- Felix Mendelssohn-Bartholdy: Rondò Capriccioso (Part II)
- Ludwig van Beethoven: Sonata per pianoforte n.8 op. 13, c-moll, Pathétique  e Sonata per pianoforte n.14 op.27 " chiaro di luna"
Jorge Bolet (piano)
- Richard Wagner: Ouverture dall'opera "Rienzi"; "O du, mein holder Abendstern" e Coro dei pellegrini dall'opera Tannhäuser.
( "Song Without End" Chorus, The Los Angeles Philharmonic conducted by Morris Stoloff )
- Héctor Berlioz: Rakoczy March (Sinfonia fantastica)
The Los Angeles Philharmonic conducted by Morris Stoloff
- Georg Friedrich Haendel: Largo: Ombra mai fu dall'opera "Serse" (arrangiamento per organo e coro)  (The "Song Without End" Chorus )
- Johann Sebastian Bach: Passacaglia e fuga per organo, BWV 582, c-moll
(organista non indicato)

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