venerdì 24 marzo 2017

Maggio musicale ( Gregoretti )


Maggio musicale (1990) Scritto e diretto da Ugo Gregoretti. Fotografia di Pierluigi Santi. Musica di Puccini (La Bohème). Musica per il film di Fiorenzo Carpi. Interpreti: Malcolm Mc Dowell (voce di Giancarlo Giannini), Elisabetta Pozzi, Chris Merritt, Shirley Verrett, Roberto Frontali, Guido Pasella, Carlo Del Bosco, Mario Benotto, Carmelo Caruso, Will Humburg, Maria Prosperi, Salvatore Ragonese, Pierandrea Baglioni, Benedetta Buccellato, Orsetta Gregoretti, Durata: 100 minuti

Ugo Gregoretti ha diretto molti film che mi sono piaciuti: al primo posto metto la sua versione tv del "Circolo Pickwick" di Dickens, vista quand'ero bambino, decisamente ben riuscita e divertente ancora oggi. Poi "Le uova fatali", che mi spinse a leggere Bulgakov (ringraziamenti infiniti!); "Omicron"; un Campanile molto ben fatto, "Ma che cosa è questo amore" con Roberto Benigni nel ruolo del pensatore. E tanto altro ancora, così che quando mi trovai davanti a un film come "Maggio musicale" ero molto ben disposto, e invece mi è arrivata una grossa delusione. Così ne scrivevo nei miei appunti: «“Maggio musicale” di Ugo Gregoretti è pieno di buone intenzioni ma è bruttino, direi che si salva solo l’allestimento di Bohème. Il ragazzo protagonista è decisamente antipatico, tutto l’insieme è abbastanza stupido e stupisce che l’autore di tanti bei film e sceneggiati si sia perso in questo modo, compreso l’autoincensamento come autore di Omicron (che però era davvero un buon film). Malcolm Mc Dowell è comunque un ottimo protagonista, la Verrett e Merritt sono divertenti e divertiti, Elisabetta Pozzi la si vede sempre volentieri (mio appunto del 1991)»
E' un film difficile da ritrovare, come se fosse scomparso, cancellato dai palinsesti, ed è un peccato perché sarebbe in ogni caso interessante da rivedere. Ma sappiamo tutti la condizione dei film italiani in tv: anche recentissimi e in prima visione, anche con registi importanti, vengono programmati solo a notte fonda. Capita anche con Montaldo, con i Taviani, direi che è a tutti gli effetti una specie di censura. Una censura praticata da programmisti stupidi e ignoranti, perché non c'è proprio nessun motivo per oscurare questi film, e soprattutto perché in "prima serata" passano film scadenti o repliche di film mediocri già replicati all'infinito.
Ripensandoci oggi, è interessante la presenza di Chris Merritt, grande interprete rossiniano che in quel periodo era uno dei tenori più importanti fra quelli in attività; qui rifà se stesso, sia pure con un altro nome e seguendo il personaggio inventato da Gregoretti. Nel film duetta con Shirley Verrett, una delle più grandi cantanti degli anni '60-80'. Nel cast anche il baritono Roberto Frontali, altra stella dell'opera. I bassi Pasella e Del Bosco erano molto presenti sui palcoscenici di quegli anni; Orsetta Gregoretti è una delle figlie del regista.
Tra gli attori, Malcolm Mc Dowell è il celebre protagonista di "Arancia Meccanica" (quasi vent'anni dopo), Elisabetta Pozzi è ben conosciuta agli appassionati di teatro, e ha recitato anche in molte produzioni televisive e al cinema.
 

 

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