Antithese - Spiel für einen Darsteller
mit elektronischen und öffentlichen klängen (1965). Scritto,
diretto da Mauricio Kagel. Con Alfred Feussner. Musiche di Mauricio
Kagel. Durata: 18 minuti
Mauricio Kagel è un musicista che ho frequentato pochissimo, ma ha girato diversi film (quasi tutti per la tv tedesca) e sono tutti degni di attenzione; spesso sono anche divertenti.
Nato a Buenos Aires (1931-2008),
tedesco d'Argentina, autodidatta, inizia il suo lavoro al teatro
Colòn; nel 1956 si trasferisce in Germania. Lavora allo studio di
fonologia di Colonia, insegna a Darmstadt, è tra i pionieri della
musica elettronica e diventa presto uno dei compositori più
importanti della sua generazione. Sulla Garzantina leggo anche di una
sua predilezione per Samuel Beckett, e i suoi film confermano la vena
nello stesso tempo clownesca e drammatica dello scrittore di
"Aspettando Godot".
"Antithese" è il primo film
di Kagel, in bianco e nero, protagonista una specie di dottor
Frankenstein, molto somigliante allo scienziato pazzo dei film, con
il camice bianco un po' stazzonato, intento ai suoi esperimenti. Che
sono esperimenti di musica elettronica, con pannelli elettrici
ovunque, nastro magnetico sparso per terra, polvere, video, valvole,
e quant'altro si possa immaginare in un laboratorio di fonologia
degli anni '60. Ci sono anche dei grammofoni, dei tubi da idraulico,
connessioni, cavi di tutte le misure. Il nastro magnetico appare
molto usato, impolverato; viene usato anche come si fa con i trucioli
o la segatura per riempire i pacchi e proteggere gli oggetti. Il
protagonista lo mangia anche in un toast, e finirà avvolto e
inglobato in quel nastro magnetico; ma nel finale c'è l'acqua, o
meglio l'acqua vista attraverso un grande schermo tv. Ha un suo
spazio anche il televisore: il protagonista vede in tv se stesso con
una pistola, e distrugge la tv a martellate e con mazzetta. Per tutto
il film non parla, non ci sono dialoghi, c'è solo lui in scena e
bisogna dire che ha un aspetto simpatico. C'è una lavagna
all'inizio, dove si collegano molte parole con un tratto del gessetto
molte, partendo da antithese e passando per ad libitum, hysterisch,
gastronomisch, eccetera.
Guardando oggi il film, viene da
pensare che il nastro magnetico è praticamente scomparso, ci sono i
microchip, è tutto virtuale e quindi non sarebbe possibile girarlo;
forse però qualcuno potrebbe provarci, a patto di avere il talento e
la simpatia di Kagel.
La musica ricorda un po' quella dei
film di fantascienza anni 50, pre-Kubrick per intenderci. Un rimando
possibile è a "La cosa" (film del 1951, prodotto da Howard
Hawks) per via dell'essere inglobato dal nastro magnetico, come
succedeva nel film con l'essere alieno.
Il film è visibile su youtube (qui)
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