Cinque pezzi facili (Five easy pieces,
1970). Regia di Bob Rafelson. Scritto da Bob Rafelson e Adrien
Joyce. Fotografia: Laszlo Kovacs. Musiche di Chopin, Mozart, J.S.
Bach. Canzoni di Tammy Wynette. Interpreti: Jack Nicholson, Karen
Black, Lois Smith, Susan Anspach, Billy Green Bush, Ralph Waite,
William Challee, Fannie Flagg, Sally Struthers, Helena Kallianotes, e
altri. Durata: 96 minuti
"Cinque pezzi facili" vede
Jack Nicholson nella parte di un giovane e promettente pianista che
ha abbandonato tutto, rompendo anche con la famiglia. All'inizio del
film lo vediamo infatti lavorare come operaio in un impianto per
l'estrazione del petrolio, un lavoro duro che poco si adatta ad un
pianista. Vive con una ragazza semplice e un po' rozza (Karen Black)
e ha per amico un altro operaio (manovale e precario come lui)
interpretato da Billy Green Bush. La malattia del padre lo riporterà
a casa per qualche settimana, giusto il tempo per far rinascere il
suo disagio esistenziale, che lo porterà a rompere definitivamente
anche con la ragazza che gli vuol bene. E' per una buona parte un
film di viaggio, "on the road", e anche il finale va in
questa direzione. Nicholson, qui in una delle sue ultime
interpretazioni "da sobrio", era reduce dal successo in
"Easy rider", dove interpretava una parte minore ma
comunque importante, che diede origine al suo grande successo negli
anni a seguire.
Rivisto in versione originale, "Cinque
pezzi facili" rivela molte somiglianze con il cinema di Ingmar
Bergman, e soprattutto quando Nicholson e la Black danno il passaggio
in auto alle due donne che hanno avuto un incidente è difficile non
pensare a "Il posto delle fragole" dove c'è una scena
simile; la differenza principale è che Gunnar Björnstrand e Ingrid
Thulin non riescono a sopportare la coppia che litiga e i loro
sproloqui, e li abbandonano prima della meta. L'altro film di Bergman
a cui si pensa è "Come in uno specchio" , per via della
riunione in famiglia e della struttura musicale che fa pensare a un
brano da camera in quattro tempi (l'inizio, un Andante con moto; il
viaggio in auto come un Adagio; la permanenza nella casa una specie
di Scherzo; e poi il Finale con una nota sospesa). Il film è però
molto originale, ancora oggi molto bello. Bob Rafelson è anche
autore del soggetto (con Adrien Joyce) e viene da pensare che avrebbe
potuto dare molto di più negli anni successivi. Magnifica la
fotografia di Laszlo Kovacs, con splendidi panorami in esterni e in
condizioni climatiche differenti.
Gli attori: oltre a Jack Nicholson e a Karen Black, Lois Smith e Ralph Waite sono i fratelli di Nicholson, William Challee è il padre, Susan Anspach l'allieva del fratello violinista. Helena Kallianotes è la verbosa ospite del passaggio in auto, Billy Green Bush e Fannie Flagg sono la coppia di operai amici di Nicholson all'inizio del film. Nella scena della registrazione in studio, Lois Smith canticchia sulle note di Bach come era solito fare Glenn Gould; i tecnici del suono non apprezzano affatto e la fanno ricominciare da capo.
Gli attori: oltre a Jack Nicholson e a Karen Black, Lois Smith e Ralph Waite sono i fratelli di Nicholson, William Challee è il padre, Susan Anspach l'allieva del fratello violinista. Helena Kallianotes è la verbosa ospite del passaggio in auto, Billy Green Bush e Fannie Flagg sono la coppia di operai amici di Nicholson all'inizio del film. Nella scena della registrazione in studio, Lois Smith canticchia sulle note di Bach come era solito fare Glenn Gould; i tecnici del suono non apprezzano affatto e la fanno ricominciare da capo.
I "Cinque pezzi facili" sono
di Stravinskij (andante, balalaika, napolitana, galop, española)
composti fra il 1917 e il 1918. Sono molto belli e ne esiste anche la
versione orchestrale, sempre ad opera dello stesso Stravinskij, però
nel film non se ne parla e non vengono eseguiti nella colonna sonora,
che è invece questa:
- Chopin: Fantasia in si minore op.49
- Chopin: Preludio in mi minore, op.28
n.4
- Johann Sebastian Bach: Fantasia cromatica e fuga
- Mozart: Concerto in mi bemolle maggiore K 271
- Mozart: Fantasia in re minore K 397
(Pearl Kaufman, pianoforte)
- Johann Sebastian Bach: Fantasia cromatica e fuga
- Mozart: Concerto in mi bemolle maggiore K 271
- Mozart: Fantasia in re minore K 397
(Pearl Kaufman, pianoforte)
Secondo www.imdb.com viene eseguita
anche:
- Johann Sebastian Bach: Fuga dalla
Sonata in do maggiore BWV 1005 per violino solo (probabilmente nella
scena in cui il fratello del protagonista suona il violino)
Esiste anche una composizione dello
stesso titolo di Nino Rota, "Cinque pezzi facili", datata
1971-72, ma è per flauto e pianoforte; Bela Bartok ha composto
"Dieci pezzi facili", per pianoforte. Il titolo "pezzi
facili" è comunque molto comune nelle composizioni in musica.
Le canzoni che si ascoltano nel film,
tutte scelte molto bene, sono interpretate dalla cantante country
Tammy Wynette:
- Stand by Your Man ( B. Sherril, T.
Wynette)
- D-I-V-O-R-C-E (B. Braddock, C. Putnam)
- D-I-V-O-R-C-E (B. Braddock, C. Putnam)
- Don't Touch Me (Hank Cochran)
- When There's a Fire in Your Heart
(Merle Kilgore, Spencer Williams)
- Banbury Cross (uncredited)
"Don't Touch Me" viene cantata anche da Karen Black, che dimostra di avere una voce molto bella e molto ben impostata.
- Banbury Cross (uncredited)
"Don't Touch Me" viene cantata anche da Karen Black, che dimostra di avere una voce molto bella e molto ben impostata.
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