Fiorenzo Carpi, milanese, 1918-1997,
all'anagrafe Fiorenzo Carpi de Resmini, è stato uno dei maggiori
compositori di colonne sonore. Penso che tutti riconosceranno subito,
anche dopo poche note, la sua musica per il Pinocchio di Comencini:
Fiorenzo Carpi è così, uno di quelli (non poi così tanti) che
sapevano scrivere la musica giusta per il film giusto. Altrettanto
importante è la sua attività per il teatro: fu tra i fondatori del
Piccolo Teatro di Milano e collaborò per decenni con Giorgio
Strehler, e fu molto lungo e molto proficuo anche il sodalizio con
Dario Fo. Di Fiorenzo Carpi si parla troppo poco, e a me dispiace; il
dubbio (ormai molto più che un dubbio) è che chi oggi parla e
scrive di cinema non ne conosca poi molto, alla fin dei conti. E di
musica ancora meno, mi viene da dire: ma qui mi fermo e comincio a
ragionare sui film che hanno la musica di Fiorenzo Carpi. Sono tanti,
Carpi era bravo e lo richiedevano in molti.
Questa è la lista dei film musicati da
Fiorenzo Carpi, presa da wikipedia.it ; si comincia nel 1951, con un
film oggi dimenticato, ma il vero inizio si può spostare all'inizio
degli anni '60, la collaborazione con Louis Malle (Zazie nel metrò)
e con Comencini (Incompreso).
1) Clandestino a Trieste, regia di
Guido Salvini (1951) 2) Episodi della vita di Cristo, cortometraggio
regia di Luca Signorelli (1954) 3) Zazie dans le metro, regia di
Louis Malle (1959) 4) Leoni al sole, regia di Vittorio Caprioli
(1961) 5) Vita privata (Vie privèe), regia di Louis Malle (1961) 6)
Cronache del '22, regia di Guidarino Guidi (1962) 7) Parigi o cara,
regia di Vittorio Caprioli (1962) 8) Cuori infranti, regia di
Vittorio Caprioli e Gianni Puccini (1963) 9) I 4 tassisti, regia di
Giorgio Bianchi (1963) 10) Incompreso, regia di Luigi Comencini
(1966)
Di questa seconda lista fanno parte, oltre al "Pinocchio", due film tra i meno citati di Luigi Comencini: "Italian secret service" (che è in effetti da dimenticare, musica a parte) e un "Casanova" che invece andrebbe riconsiderato, perché è uno dei film più belli sull'argomento. C'è anche Tinto Brass ai suoi inizi, regista promettente prima dello sbraco degli anni 70 e successivi; c'è Vittorio Caprioli, attore e regista di talento che avrebbe potuto (e dovuto) dare molto di più; c'è soprattutto "Diario di un maestro" di Vittorio De Seta, per la Rai, uno dei capolavori del cinema italiano.
11) Melissa, regia di Daniele D'Anza
(1966) 12) Italian Secret Service, regia di Luigi Comencini (1968)
13) L'urlo, regia di Tinto Brass (1968) 14) Fuori campo, regia di
Peter Del Monte (1969) 15) Infanzia, vocazione e prime esperienze di
Giacomo Casanova, veneziano, regia di Luigi Comencini (1969) 15)
Splendori e miserie di Madame Royale, regia di Vittorio Caprioli
(1970) 16) La vacanza, regia di Tinto Brass (1971) 17) Le avventure
di Pinocchio, regia di Luigi Comencini (1971) 18) Diario di un
maestro, regia di Vittorio De Seta (1971)
Fiorenzo Carpi si muove sempre con
discrezione, scrive musica per il film senza prevaricare, e spesso
riesce a lasciare il segno: della musica di Carpi poi ci si ricorda
(come capita, per esempio, a chi ha visto "Diario di un
maestro"). In questa terza lista troviamo molti film
dimenticati, alcune decisamente minori, per il circuito commerciale;
penso a collaborazioni nate per amicizia, e comunque guadagnare
qualcosa fa sempre comodo in attesa di realizzare progetti a cui si
tiene davvero. Troviamo qui un film di Gassman come regista,
decisamente da dimenticare (l'ho rivisto di recente, "Senza
famiglia etc" è davvero molto brutto), e un film con Tognazzi
che è invece tra i suoi migliori, anche per il soggetto ("Il
generale dorme in piedi"). Il film di Comencini è un semplice
veicolo commerciale per Laura Antonelli, uno dei suoi meno
interessante; è invece interessante, anche se non del tutto
riuscito, "Le uova fatali" di Gregoretti, riduzione per la
tv del libro di Bulgakov (molto bello il lavoro di Carpi per questo
sceneggiato tv di Gregoretti).
19) Un'anguilla da trecento milioni,
regia di Salvatore Samperi (1971) 20) Equinozio, regia di Maurizio
Ponzi (1971) 21) Senza famiglia, nullatenenti cercano affetto, regia
di Vittorio Gassman (1972) 22) Un bianco vestito per Marialé, regia
di Romano Scavolini (1972) 23) Il generale dorme in piedi, regia di
Francesco Massaro (1972) 24) Danza d'amore sotto gli olmi, regia di
Gianluigi Calderone (1974) 25) Mio Dio, come sono caduta in basso!,
regia di Luigi Comencini (1974) 26) Simona, regia di Patrick
Longchamps (1974) 27) Non si scrive sui muri a Milano, regia di
Raffaele Maiello (1975) 28) Un'orchidea rosso sangue, regia di
Patrice Chéreau (1975) 29) Salon Kitty, regia di Tinto Brass (1975)
30) Le uova fatali, sceneggiato TV regia di Ugo Gregoretti (1977)
Continua la collaborazione con Comencini: si può forse dire che tra Carpi e Comencini ci sia stato un rapporto simile a quello di Nino Rota con Fellini. Da segnalare la collaborazione con Patrice Chéreau, importante regista di teatro. Personalmente ho un buon ricordo di "Ma che cosa è questo amore", per la Rai, tratto da Achille Campanile (regia di Gregoretti, con Benigni nel ruolo del pensatore). L'ultimo film con musica di Fiorenzo Carpi è del 1993; Carpi ci avrebbe lasciati quattro anni dopo.
31) Un'emozione in più, regia di
Francesco Longo (1979) 32) Ma che cos'è questo amore, sceneggiato TV
regia di Ugo Gregoretti (1979) 33) L'ingorgo (Una storia
impossibile), regia di Luigi Comencini (1979) 34) Corse a perdicuore,
regia di Mario Garriba (1980) 35) Voltati Eugenio, regia di Luigi
Comencini (1980) 36) Comunisti quotidiani, regia di Ugo Gregoretti
(1980) 37) La baraonda, regia di Florestano Vancini (1980) 38)
Cercasi Gesù, regia di Luigi Comencini (1981) 39) E noi non faremo
karakiri, regia di Francesco Longo (1981) 40) Piso pisello, regia di
Peter Del Monte (1982) 41) L'amante dell'Orsa Maggiore, regia di
Anton Giulio Majano (1983) 42) L'homme blessè, regia di Patrice
Chéreau (1983) 43) La storia, regia di Luigi Comencini (1986) 44)
Un ragazzo di Calabria, regia di Luigi Comencini (1987) 45) Notte
italiana, regia di Carlo Mazzacurati (1987) 46) Buon Natale... buon
anno, regia di Luigi Comencini (1989) 47) Il prete bello, regia di
Carlo Mazzacurati (1989) 48) Maggio Musicale, regia di Ugo Gregoretti
(1989) 49) I Taràssachi, regia di Francesco Ranieri Martinotti
(1990) 50) Marcellino pane e vino, regia di Luigi Comencini (1991)
51) Contro ogni volontà, regia di Pino Passalacqua (1992) 52) I
divertimenti della vita privata, regia di Cristina Comencini (1992)
53) Abissinia, regia di Francesco Ranieri Martinotti (1993)
Il consiglio è di andare a leggersi su
wikipedia.it la lista degli spettacoli teatrali con musiche di scena
realizzate da Fiorenzo Carpi: l'elenco è lunghissimo, si parte dal
1947 (con Strehler, al Piccolo Teatro di Milano) e praticamente non
si finisce più.
Va comunque ricordato il
lavoro con Luca Ronconi per l'Orlando Furioso: le musiche di Fiorenzo
Carpi sono molto belle ed evocative, ed è ben strano che nessuno le
abbia più riprese, tanto è vero che dall'elenco qui sopra questo
suo lavoro manca e anch'io mi sono fatto trarre in errore - rimedio
oggi come posso. Finisco qui il mio lavoro, perché non sono la persona più
adatta per ricordare Carpi; per questo motivo riporto qui un estratto
da un articolo uscito in sua memoria, nel maggio 1997.
Dal Piccolo di Strehler a Dario Fo e al
grande cinema
ADDIO A FIORENZO CARPI, POETA DELLA
MUSICA
di Claudia Provvedini, corriere della
sera 22.5.1997
ROMA – E’ morto ieri a 79 anni il
compositore Fiorenzo Carpi, autore di musiche per il teatro e il
cinema, per il «Piccolo» di Giorgio Strehler in particolare e per
molti teatri stranieri. Il musicista, ricoverato giorni fa per
problemi respiratori al Policlinico Gemelli, da mesi era sofferente.
La camera ardente sarà allestita oggi alle 18 al Piccolo Teatro di
Milano, dove domani si svolgeranno i funerali. Non tre ma quattro
sono state le anime che hanno dato vita al Piccolo Teatro: oltre a
Paolo Grassi, Nina Vinchi e il sottoscritto, il quarto nome è quello
di Fiorenzo Carpi»: così aveva detto Giorgio Strehler mercoledì
scorso, nella giornata piena di ricordi ed emozioni che avviava il
Cinquantesimo del «Piccolo». Carpi non c'era a far festa con gli
amici di sempre, compagni di lavoro da quei giorni del 1947 che
avevano visto nascere la grande avventura d'amore per l'arte.
Nonostante le sofferenze che lo attanagliavano da un anno, aveva
voluto assistere alle prime prove dell'«Arlecchino» del 50°, che
era anche «suo», seduto in platea come era accaduto tante, tante
volte in mezzo secolo, per pensare con l'amico regista quelle note
che sarebbero cresciute assieme ai gesti degli attori, come cucite
tra le loro parole. «Scompare con Fiorenzo una parte profonda del
Piccolo e l'amico più caro della mia vita - sono le parole di
Strehler -. Non so se Milano sia capace di sapere che cosa Carpi le
ha dato. Non è solo un grande musicista che ci lascia, è un uomo
buono, limpido, severo che ha rappresentato la parte migliore di una
città oggi più povera. Fiorenzo ci ha lasciato, in punta di piedi,
silenzioso come sempre».
Eppure quel musicista schivo, milanese
purosangue (vi era nato il 19 ottobre del 1918), diplomato al
Conservatorio e autore di musica sinfonica e cameristica e di canzoni
ispirate al mondo della malavita milanese, oltre che di due opere
teatrali, aveva frequentato i comici italiani più «scatenati».
Amico dell'attore Vittorio Caprioli, aveva composto le musiche per
alcune riviste della compagnia Caprioli-Fo-Valeri-Durano.
Con i quattro attori aveva lavorato per
musicare il suo primo film, «Leoni al sole» del 1961, inizio
dell'attività di compositore di colonne sonore, da «Vita privata»
di Malle nel '62 a «Incompreso» di Luigi Comencini del 1967, e a
quel «Pinocchio» tv del '72 che lo rese popolare, fino a «Notte
italiana» di Mazzacurati e a «Maggio musicale» di Gregoretti.
(ho preso queste foto in rete, sono molto belle e ringrazio chi le ha rese disponibili)
E di lui ha ricordato ieri Dario Fo,
che lo conosceva fin da ragazzino, quel giorno del 1962 quando «fu
l'unico del cast a dare le dimissioni assieme a me e Franca da
Canzonissima che ci aveva censurati, una dimostrazione di lealtà,
coraggio ed amicizia». Per Fo, Carpi scrisse le musiche di 47
commedie. «E' stato sicuramente il più grande autore europeo di
musica per il teatro - dice ancora Fo. - Ma la sua dote maggiore era
la versatilità: riusciva a passare dal rock alla musica del '500,
dal blues americano alla musica napoletana. Insieme abbiamo scritto
tante canzoni, ma i suoi motivi li hanno interpretati da Mina e Enzo
Jannacci. L'ho visto l'ultima volta qualche giorno fa in ospedale: si
era rotto una gamba ma continuava a lavorare: avrebbe dovuto scrivere
le musiche per il mio nuovo spettacolo».
E Vittorio Gassman, che lo ebbe autore
delle musiche del film da lui diretto, «Senza famiglia», dice di
Carpi: «Un musicista magnifico, anche più di quello che molti
sanno. Aveva un'opera in gestazione da vent'anni, un'incompiuta. Una
cosa tipica di lui. Poi per me avrà collaborato in qualcosa come
venti spettacoli. Per la mia carriera teatrale, avevamo lo stesso
rapporto che c'era tra Fellini e Rota. Fiorenzo era un uomo di grande
pulizia, simpatia, affettuosità. Un poeta che non articolava molto
le frasi, parlava con umiltà e modestia eccessiva. E’ una grossa
perdita».
A «raccontare» Fiorenzo Carpi sarà
Rosalina Neri in un recital-omaggio il 5 giugno al Piccolo: canzoni
su testi di Moravia, Neruda, Strehler, Fo, Fortini, da lui musicati.
(Corriere della Sera, 22.05.1997)
Nessun commento:
Posta un commento