domenica 11 febbraio 2018

Carl Stalling


 
Carl Stalling è l'autore delle musiche dei cartoni animati della Warner Bros, quelli più belli e divertenti. Quando io ero bambino venivano trasmessi non doppiati, con il sonoro originale, ed è così che andrebbero ascoltati: prima di tutto perché si capisce lo stesso quello che succede (basta qualche sottotitolo) e anche se non si capisce proprio tutto si ride lo stesso; e poi (soprattutto) perché il sonoro originale di quei cartoon è ogni volta un piccolo capolavoro, che col doppiaggio finisce in gran parte perduto. A Carl Stalling siamo tutti molto affezionati, anche se non ci si ricorda il nome quelle colonne sonore sono indimenticabili e facilmente riconoscibili. La musica non è quasi mai di Stalling, ma gli arrangiamenti sono tutti suoi.
Su Carl Stalling in italiano c'è pochissimo, quasi niente. Prendo perciò qualche notizia da wikipedia in inglese, che è molto più esauriente; il dettaglio forse più significativo è che alla Warner Bros ebbe a disposizione un'orchestra stabile di cinquanta elementi, una cosa che oggi anche molti teatri d'opera considerano come un sogno.
Carl W. Stalling nasce il 10 novembre 1891 a Lexington, Missouri, e muore il 29 novembre 1972 a Los Angeles. L'arco della sua attività come compositore di colonne sonore va dal 1928 al 1958, quasi sempre per la Warner Bros, le serie di cartoons chiamate Looney Tunes e Merrie Melodies, alle quali dedicò 22 anni della sua produzione.
I genitori di Carl arrivarono in Usa dalla Germania nel 1883; suo padre Ernest era un carpentiere, sua madre si chiamava Sophia. Carl cominciò a suonare il piano a sei anni, e a 12 già accompagnava con il suo strumento la proiezione dei film nel cinema della sua città natale, Lexington in Missouri. Per un breve periodo, fu anche organista al St. Louis Theatre.
Intorno ai vent'anni, a Kansas City, dirigeva una sua orchestra e improvvisava all'organo all'Isis Movie Theatre, sempre come commento e accompagnamento ai film. In questo periodo divenne amico del giovane Walt Disney, che iniziava a fare cinema a Kansas City; Disney fu molto colpito dal modo di fare musica di Stalling, e volle conoscerlo. Iniziò così la loro collaborazione; di lì a poco Disney lasciò Kansas City per la California, dove aprì i suoi nuovi studios, ma rimase in contatto con Stalling e lo mise sotto contratto nel 1928, per due nuovi cartoni animati. In quell'anno Disney era al lavoro su "Steamboat Willie", il suo primo film sonoro. Stalling curò la colonna sonora di molti dei primi cartoons Disney, come "Plane Crazy" e "The Gallopin' Gaucho" (non "Steamboat Willie", però) che erano in origine film muti e che sono i primi due film in cui appare Mickey Mouse.

 
Carl Stalling accettò la proposta di Disney di trasferirsi stabilmente in California, anche perché era facile rendersi conto che il suo lavoro di accompagnamento ai film muti era destinato a terminare con l'avvento del sonoro; divenne presto un maestro nel suo genere, e pare che sia sua la voce di Mickey Mouse in "The Karnival Kid" del 1929, con le prime parole pronunciate da Topolino.
Dalla collaborazione di Stalling con Disney nacquero le "Silly Symphonies", dove la musica dettava i tempi dell'azione e della storia raccontata. "The Skeleton Dance" (1929), è la prima delle Silly Symphonies. Mentre lavorava con Disney, Stalling inventò un sistema a scatto ("tick system") che aiutava a sincronizzare la musica con le immagini, immediato predecessore del "click track" che sarebbe poi diventato il sistema standard sia nel cinema con attori che in quello d'animazione.
Stalling lasciò Disney dopo due anni, insieme all'animatore Ub Iwerks; lavorò con Iwerks fino al 1936, quando Leon Schlesinger, che produceva cartoni animati per la Warner Bros, mise sotto contratto Iwerks. Stalling, già famoso nell'ambiente, seguì Iwerks e divenne compositore per cartoons a tempo pieno. A segnalare Stalling alla Warner era stato lo sceneggiatore Ben Hardaway, conosciuto nello studio di Iwerks.
Le due serie di cartoons che Schlesinger produsse per la Warner Bros furono Looney Tunes e Merrie Melodies, entrambe cominciate agli inizi degli anni '30 con musiche di altri compositori ( Frank Marsales, Bernard B. Brown, Norman Spencer). Dal 1936 Stalling compose le musiche per quasi tutte le animazioni della Warner Bros, di cui Stalling fu music director per 22 anni, ed è accreditato per più di 600 film animati. Come i suoi predecessori, Stalling ebbe largo accesso alle possibilità offerte dalla Warner Bros, catalogo e musicisti. Potè anche utilizzare l'orchestra di cinquanta elementi della compagnia, guidata a quel tempo da Leo F. Forbstein.
I dirigenti della Warner Bros insistevano perché Stalling usasse il più possibile musica e canzoni tratte dai loro film, così che i cartoons fungevano anche da traino pubblicitario per le pellicole e per la vendita dei dischi.
 
Stalling rimase alla Warner Bros fino al suo ritiro nel 1958; il suo ultimo cartoon fu "To Itch His Own", diretto da Chuck Jones. Dopo il ritiro di Stalling, nel 1958, subentrò come curatore delle musiche Milt Franklyn, suo assistente fin dagli anni '30. Stalling e Franklyn condivisero i credits per la direzione musicale durante gli ultimi anni dell'attività di Stalling; non ci fu un vero e proprio periodo di transizione perché lo stile di lavoro di Franklyn era molto simile, anche se Milt Franklyn inserì il rock and roll, popolare negli anni '50. Franklyn morì improvvisamente nel 1962, e il suo sostituto alla Warner Bros per i cartoni animati fu William Lava. Stalling morì il 29 novembre 1972, presso Los Angeles.


Stalling fu un vero compositore, al di là delle convenzioni usate nella musica di accompagnamento per i film fin dall'epoca del muto. Fu anche un innovatore dal punto di vista tecnico, utilizzando regolarmente il metronomo per calibrare alla perfezione i tempi comici, e fu uno dei tre compositori, insieme a Max Steiner e Scott Bradley, accreditati per l'invenzione del "click track" utilizzato per la sincronizzazione sonora dei film. Una sua caratteristica fu il "musical pun", un gioco di parole in musica dove utilizzava brani classici o canzoni popolari per dare dimensione umoristica alla scena rappresentata sullo schermo. Lavorando con cartoonists leggendari come Tex Avery, Bob Clampett, Friz Freleng, Robert McKimson e Chuck Jones, sviluppò lo stile caratteristico dei "Looney Tunes", fatto di spunti molto rapidi e strettamente coordinati con la musica, punteggiati da effetti sonori e musicali e occasionalmente immersi in fantasie musicali come The Rabbit of Seville e A Corny Concerto.
 
Il processo di lavoro di Stalling prevedeva incontri con il regista e gli autori del cartoon fin dall'inizio, prima che cominciasse il lavoro di animazione. Il cartoon veniva misurato inquadratura per inquadratura, e quando era terminato Stalling riceveva un dettagliato rapporto con il quale poteva programmare la sua musica battuta per battuta.
Lavorando sulla colonna sonora, Stalling poteva incorporare i suoi "giochi di parole musicali". Sceglieva brevi o brevissimi citazioni, spesso meno di quattro secondi, che avessero attinenza con il titolo o con la situazione presentata nel cartoon. John Zorn paragonò il lavoro di Carl Stalling con quello di Charles Ives, uno dei più grandi compositori americani (1874-1954), che fece delle citazioni di musiche popolari una sua cifra stilistica.

 
Stalling registrò molte variazioni sul tema d'apertura delle serie di cartoons Looney Tunes e Merrie Melodies. Il tema che apre le Looney Tunes ha per titolo "The Merry-Go-Round Broke Down" (1937, "la giostra si è rotta"), scritta da Dave Franklin e Cliff Friend della Tin Pan Alley. Il tema delle Merrie Melodies si intitola "Merrily We Roll Along" (1935); una chitarra elettrica produce l'effetto sonoro iniziale.
Stalling fece un uso frequente delle musiche scritte da Raymond Scott, che negli anni '30 e '40 lavorava per la Warner Bros. Per esempio, "fast and wacky" da "Powerhouse" (1937) scritta da Scott fu usata molto spesso per accompagnare scene animate dove apparivano nastri trasportatori o inseguimenti. Raymond Scott fu considerato "cartoon composer", ma di fatto non compose mai musica pensata espressamente per i cartoni animati; aveva però una notevole sensibilità nell'abbinare la musica agli effetti visivi e Stalling ne teneva sempre conto. Tra i titoli di Scott più utilizzati da Stalling "The Lady in Red" e "Oh, You Beautiful Doll" per le scene con donne attraenti e "California, Here I Come" per le scene che prevedevano partenze veloci. "In My Merry Oldsmobile" era associata alle automobili; "In an 18th Century Drawing Room" è associata alla nonna nei cartoni animati con Titti e Silvestro, dove "Powerhouse" spunta in scene di macchine, fabbrica, attrezzi meccanici. Stalling arrangiò Rossini per The Rabbit of Seville, e citò Smetana ("The Dance of the Comedians", dall'opera La sposa venduta) per Wile E. Coyote e Road Runner.
Il critico cinematografico Leonard Maltin sottolinea la ricchezza del suono dei cartoons Warner, dovuto alla grande orchestra che negli anni successivi non è più stata utilizzata nei cartoni animati; questa ricchezza e bellezza di suono è stata di grande utilità nell'introdurre i bambini alla musica sinfonica e operistica, e a molte delle canzoni del Great American Songbook.

 
Carl Stalling è oggi ricordato quasi esclusivamente per le musiche dei cartoons, e negli anni '50 e '60 furono pubblicati diversi dischi con la raccolta delle più popolari, incluse le sigle di Looney Tunes e Merrie Melodies.
Chuck Jones e gli altri registi della serie Looney Tunes alle volte si lamentavano dell'eccessiva propensione di Stalling alle citazioni musicali e ai giochi di parole. In un'intervista, Chuck Jones disse: «Era un musicista brillante, però per lui la via più veloce per scrivere un commento musicale era semplicemente cercare musica con il titolo corrispondente alla scena o al carattere con quel nome. Se c'era una donna vestita di rosso, metteva sempre "The Lady in Red". Se qualcuno entrava in una caverna, usava un'ouverture di Mendelssohn, "Le grotte di Fingal". Se c'era una scena dove qualcuno stava mangiando, tirava fuori "A Cup of Coffee, a Sandwich and You". Una volta avevo messo un'ape e, mio Dio, figuratevi se non andava a scovare una canzone scritta nel 1906 o qualcosa che aveva per titolo "I'm a Busy Little Bumble Bee".
Il musicologo e storico dell'animazione Daniel Goldmark ha notato che Jones ripeteva questo aneddoto su Stalling in molte interviste. Chuck Jones disse anche, nel 1975, che una canzone come "My Funny Little Bumble Bee" non era così popolare da far capire al pubblico di cosa si stava trattando, ed esagerava dicendo che bisognava avere 108 anni per ricordarsi dell'esistenza di quella canzone. Goldmark dubita dell'accuratezza di questo aneddoto, la canzone era "Be My Little Baby Bumble Bee" (1912), che non era così oscura al pubblico perché era uno dei brani di punta del musical A Winsome Widow, prodotto da Florenz Ziegfeld Jr. ed era stata registrata su disco con grande successo dal popolare duo formato da Ada Jones e Billy Murray, e inoltre Stalling l'aveva usata solo una volta durante la sua attività alla Warner Bros. La canzone fu utilizzata come musica del titolo per The Bee-Deviled Bruin (1949), un breve cartone animato diretto da Chuck Jones. Goldmark nota anche che il riferimento di Chuck Jones a "La grotta di Fingal" è impreciso, perché Stalling utilizzò la melodia composta da Felix Mendelssohn in molti diversi cartoni animati, ma mai in combinazione con una scena in una caverna.
Alcune di queste combinazioni, inoltre, non erano opera di Stalling ma era già utilizzate come cliché in precedenza; per esempio la Rapsodia ungherese n.2, in scene di pianoforte, era già stata usata nei cartoni animati di Walt Disney già nei primi anni '30.
 
I principali temi usati da Carl Stalling nei suoi cartoons:
Musica sinfonica, operistica, da camera:
- Bedrich Smetana, "Dance of the Comedians" da "La sposa rapita", utilizzata in scene di inseguimento, particolarmente nei primi episodi con Road-Runner e Wile Coyote.
- Gioacchino Rossini: "Largo al factotum" da Il Barbiere di Siviglia, per scene con italiani o dal barbiere
- Gioacchino Rossini: "Guglielmo Tell Ouverture", per scene con cavalli in corsa
- Thomas A. Arne: "Rule, Britannia!" per scene con personaggi britannici o ambientate in Inghilterra
- Frédéric Chopin, marcia funebre dalla "Piano Sonata No. 2" (oppure la canzone "The Last Post"), per personaggi morenti o in gravi condizioni dopo un incidente, generalmente accompagnate da un altro personaggio che si leva il cappello in segno di rispetto
- "Marcia nuziale", per gli sposalizi (Wagner o Mendelssohn?)
- "Song of the Volga Boatmen", i battellieri del Volga, per scene con personaggi russi o ambientate in Russia

Canzoni e musica varia:
- "Payday" in Private Snafu (1944), che contiene diversi temi e stili musicali (ambito militare)
- "In the Stirrups" (John Stepan Zamecnik), per scene a cavallo
- "How Dry I Am" (Irving Berlin), per scene con ubriachi
- "Rock-a-bye Baby", per i tentativi di dormire o di far addormentare un bambino
- "Sobre las Olas", per scene di pattinaggio o di trucchi di magia e acrobazie
- "A Cup of Coffee, a Sandwich and You" (Joseph Meyer/Al Dubin/Billy Rose) per scene in cui il protagonista è affamato
- "The Lady in Red" e "Oh, You Beautiful Doll", per donne attraenti e seducenti
- "I'm Forever Blowing Bubbles", per le scene sott'acqua o in cui si vedono bolle
- "Raindrop prelude", per scene con pioggia
- "The Japanese Sandman", per personaggi giapponesi o scene di ambientazione giapponese
- "Oh du lieber Augustin" per tedeschi e scene ambientate in Germania; molto usata nei cartoons del tempo di guerra.
- "La Cucaracha", "The Mexican Hat Dance", per scene ambientate in Messico o con personaggi messicani
- "Las Chiapanecas" (Bulmaro López Fernández) - usata in "Bully for Bugs" durante le scene dove Bugs Bunny indossa un sombrero, danza e schiaffeggia il toro
- "The Streets of Cairo, or the Poor Little Country Maid", per scene ambientate in Arabia o in Egitto, spesso con ballerine di danza del ventre
- "Oriental riff" , per scene ambientate in Cina o con personaggi dell'Estremo Oriente
- "Alouette" per scene con personaggi francesi o ambientate in Francia, e per caratterizzare Pepé Le Pew
- "In My Merry Oldsmobile" - scene con automobili
- "The Arkansas Traveler" - scene con personaggi hillbilly e yokel
- "Oh! Susanna" - scene con cowboys
- "Blues in the Night" - scene con afro-americani o con personaggi tristi
- "California, Here I Come" - scene con partenze improvvise dei personaggi
- "Powerhouse" (Raymond Scott) scene di fabbrica, lavoro ripetitivo, movimenti meccanici
- "In an 18th Century Drawing Room" (Raymond Scott), per la Nonna nei cartoons di Sylvester and Tweety
- "Morning Mood", scene d'atmosfera che si svolgono nel mattino
- "Freddie the Freshman", scene di football
- "We're in the Money", scene con denaro o con persone ricche, specialmente con Daffy Duck
- "Shuffle Off to Buffalo", scene con treni e lunghi viaggi
- "Forty-Second Street", scene con locali di grandi città e metropolitane
- "Lucky Day", scene in cui i personaggi hanno un colpo di fortuna
- "Me-ow" (Melville B. Kaufman). scene con gatti
- "Oh Where, Oh Where Has My Little Dog Gone?", scene con cani
- "Aloha Oe" - scene alle Hawaii o in isole tropicali, oppure quando un personaggio si allontana in nave o in barca
- "The Sailor's Hornpipe" , scene di marinai o di mare
- "Home! Sweet Home!", scene con personaggi stanchi che tornano a casa
- "Teddy Bears' Picnic", scene con orsi, specificatamente per la serie di Chuck Jones sui tre orsi
Dischi e registrazioni
- The Carl Stalling Project: Music From Warner Bros. Cartoons, 1936–1958. Warner Bros., 1990
- The Carl Stalling Project Volume 2: More Music From Warner Bros. Cartoons, 1939–1957. Warner Bros., 1995
- Bugs Bunny on Broadway. (Broadway Cast Album conducted by George Daugherty) Warner Bros., 1990
- Bugs Bunny at the Symphony. (Live Concert Recording from the Sydney Opera House with the Sydney Symphony conducted by George Daugherty.) Warner Bros., 2010

 
Dopo aver letto tutto e messo in ordine meglio che potevo, mi accorgo che manca una delle mie preferite: "I've been working on the railroad", per le scene in cui c'è la ferrovia. Un po' me ne dispiace, però l'elenco completo penso che sia così lungo (e ricco) che è inevitabile lasciare qualcosa per strada. Intanto ho dedicato un post lunghissimo a Carl Stalling, e devo dire che sono molto contento di averlo fatto.
 



7 commenti:

  1. Si pensa che solo "Fantasia" abbia brani classici e invece , a un ascolto più attento, i cartoons sono un archivio!!
    Bellissimo post, Giuliano.
    :-)

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  2. Un nome non certamente sulla bocca di tutti, quello di Carl Stalling, ma di sicuro un musicista di cui chiunque di noi conosca a memoria anche un solo motivetto.
    "Il processo di lavoro di Stalling prevedeva incontri con il regista e gli autori del cartoon fin dall'inizio, prima che cominciasse il lavoro di animazione. Il cartoon veniva misurato inquadratura per inquadratura, e quando era terminato Stalling riceveva un dettagliato rapporto con il quale poteva programmare la sua musica battuta per battuta". Ecco, mi sono sempre chiesto come diavolo facessero ad abbinare immagini e musica in maniera così simbiotica.

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  3. io me lo chiedo ancora oggi :-) dei talenti spettacolari, lui e gli animatori e gli inventori delle storie; e Mel Blanc, che faceva tutte le voci.
    Qui non c'è quasi niente di mio, ho tradotto e riassunto dawikipedia in inglese, meglio che posso

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  4. E' un bel post comunque, ricco di spunti interessanti.

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  5. su Carl Stalling in italiano non c'è quasi niente; ma non è l'unico ad aver scritto belle musiche per i cartoni animati. Dissento un po' da quello che scrivono su Wikipedia in inglese: più che un vero compositore è un geniale arrangiatore e assemblatore, e il paragone con Charles Ives è significativo.

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  6. E anche quella è una gran dote. Leggevo, anni fa, un libro su Miles Davis, credo che l'autore si chiamasse Luca Cerchiari. Ebbene, riteneva Miles non tanto un bravo compositore quanto piuttosto un grande ri-compositore. Ovvero uno che prende un qualcosa altrui e la porta su tutt'altro livello. Non riesce (bene) a chiunque.

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  7. sì, "My favourite things" :-)
    Charles Ives è uno dei grandi compositori del Novecento, però del primissimo Novecento quando ancora nessuno faceva cose "strane". The unanswered question è la composizione che mi fece innamorare della sua musica, breve ma anche difficile (richiede silenzio intorno). Ne ho parlato un po' su deladelmur.

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