- Stormy Weather (1943) Regia di Andrew
L. Stone. Soggetto di Seymour Robinson. Scritto da Frederick J.
Jackson, Ted Koehler, H.S. Kraft, Jerry Horwin. Fotografia di Leon
Shamroy, Lee Garmes. Musiche di Cyril J. Mockridge e altri.
Coreografie di Maggie Hathaway e altri. Interpreti: Lena Horne, Bill
Robinson, Cab Calloway and His Cotton Club Orchestra, Katherine
Dunham and Her Dance Troupe, Fats Waller, The Nicholas Brothers, Ada
Brown, Dooley Wilson, The Tramp Band, e molti altri. Durata: 78 minuti
- Hellzapoppin' (1941) Regia di Henry
C. Potter. Per le scene di danza e musica afroamericana: Slim and
Slam (gruppo di musicisti jazz), Six Hits and a Miss (cantanti),
Congaroo Dancers (ballerini, diretti da Frank Manning)
"Stormy Weather" è un film
leggendario, ed è anche molto di più di un film. Se ne è scritto
molto: il primo film interpretato solo da afroamericani, per esempio
- ma di questo non mi sento in grado di parlare e del resto c'è già
molto in proposito on line. E' anche, purtroppo, un film molto
dimenticato: non credo che le generazioni sotto i trent'anni, o
magari anche sotto i quaranta, ne abbiano mai sentito parlare o ne
conoscano qualche sequenza. Io sono stato più fortunato, perché
negli anni in cui crescevo era normale vedere in tv i grandi
capolavori dei decenni precedenti, e ricordo ancora lo stupore (che
dura ancora oggi) davanti alla danza dei favolosi Nicholas Brothers,
la bellezza di Lena Horne e la sua interpretazione della canzone che
dà il titolo al film, la simpatia di Cab Calloway, e tanto altro
ancora. Il soggetto, esile come quello di quasi tutti i musical, è
infatti un pretesto per portare sullo schermo grandi talenti della
musica e della danza afroamericana, come il grande pianista jazz Fats
Waller e le leggendarie compagnie di ballo.
C'è anche un altro film di quegli anni
da segnalare, per gli appassionati di musica e danza afroamericana,
ed è "Hellzapoppin' " film comico girato con attori
bianchi: l'ho rivisto di recente e l'ho trovato purtroppo molto
invecchiato (non sono i fratelli Marx, non è Laurel & Hardy, non
a tutti è data l'immortalità) ma la sequenza con i musicisti e
ballerini neri è ancora oggi impressionante per la sua bellezza.
Oltre al jazz e alle canzoni, anche "Hellzapoppin' "
contiene numeri di danza straordinari dove tutto è così incredibile
che ci si chiede se il filmato non sia stato accelerato in qualche
modo, magari anche di poco. A me non sembra, direi che è tutto reale
ma in ogni caso si tratta di un prodigio di tempo, ritmo e
coordinazione atletica.
(qui la sequenza completa da "Hellzapoppin' " )
Sul mio piano personale, devo dire che
quando ascolto e vedo jazz mi chiedo spesso se non mi stiano
prendendo in giro. Basta soffiare un po' nel sax, rullare un po' i
tamburi e i piatti, mettersi un berretto di lana, et voilà il grande
evento. Capita anche con nomi famosi e importanti, capita anche con
lo swing: trovo terrificanti gli arrangiamenti swing di canti
natalizi, che a fine anno sono talmente pressanti che mi fanno
evitare negozi di ogni tipo, librerie comprese. Tutto questo però
non mi capita con il jazz della prima metà del Novecento, e il
motivo c'è. Non mi capita nemmeno con "Stormy Weather",
che continuo a trovare grande o grandissimo in ogni suo numero. Forse
non è un gran film dal punto di vista narrativo (capita spesso, con
i musical) ma in fin dei conti diventa un dettaglio irrilevante, con
tutto quello di grande e di bello che si vede e si ascolta.
Ho ascoltato spesso anche il discorso
(una vera e propria lamentazione) sul "dovere" di far
entrare il jazz nei Conservatori e nei licei musicali, per di più
detto con il fiero cipiglio di chi si sente derelitto e perseguitato, e
che in ultima analisi non vuole vedere la realtà che stiamo vivendo.
Dai Conservatori escono infatti tipi come Allevi, o come quel mio
conoscente diplomato in flauto che al nome di Bach diceva (chiedo
scusa, è una citazione originale) "sì che palle". Il jazz
e il rock, il rap e la canzone commerciale, sono cose che si trovano
da soli, anche senza bisogno di cercarli. Il mondo è pieno di
musicisti di successo che non hanno studiato nei Conservatori, e
spesso che non hanno nemmeno studiato musica: molti sono celebri e
ricchi, molti sono bravi, qualcuno è addirittura fenomenale (come
Louis Armstrong e come la maggior parte dei grandi jazzisti, o come i
Pink Floyd e i Beatles e i Rolling Stones, come Eric Clapton... tutta
gente che non ha studiato nei Conservatori). Molto più difficile,
quasi impossibile, è trovare da soli Bach e Rameau e capirne il
significato. Per Johann Sebastian Bach, per Rameau, per Monteverdi e
Scarlatti, per tramandare la grande musica, c'è bisogno dei
Conservatori; per suonare il jazz si può fare anche tutto da soli,
molti pianisti jazz erano autodidatti e guardando "Stormy Weather" si
capiranno tante cose riguardo al jazz, cose che a scuola non
insegneranno mai, tanto per intenderci.
Negli anni in cui usciva "Stormy
Weather", fra le altre cose, si stava realizzando un grande
cambiamento nel jazz, cambiamento che è stato ben sintetizzato da
Charlie Chaplin: «...ma quel mondo è ormai scomparso, sostituito
da un altro in cui gli occhi vedono diversamente, le emozioni
reagiscono ad altri temi. Gli uomini piangono ascoltando la musica
jazz, e la violenza ha assunto una carica sessuale. Il mondo avanza a
grandi passi. » (Charles Chaplin a Londra per "Luci della
ribalta", anno 1952; da "La mia autobiografia",
pag.491 ed.Oscar Mondadori 1977). Il jazz, a differenza del
blues, era nato come musica di divertimento, di ballo; e così era
stato per almeno cinquant'anni, dalla fine dell'Ottocento insomma.
Chaplin era stato uno dei fortunati testimoni della sua nascita, così
come Giacomo Puccini. Dagli anni '50 in avanti, invece, il jazz
diventa sempre più serio e anche molto più fumoso: se siamo nelle
mani di Miles Davis e John Coltrane va sempre bene, con altri non è
detto che funzioni.
Una ventina d'anni dopo, Frank Zappa
avrebbe detto, scherzando ma forse parlando sul serio: «Jazz is
not dead, it just smells funny». Però il jazz continua a
piacere, si fanno festival ovunque (sempre più aperti al rock e al
pop, peraltro), può darsi che sia io quello che sbaglia. Nel dubbio,
torno a rivedere e riascoltare "Stormy Weather", (qui) forse per
la centesima volta.
Le musiche che si ascoltano in "Stormy
Weather", prese da www.imdb.com:
- Rang Tang Tang (musica di Cyril J.
Mockridge, testo di Bill Robinson)
danzata da Bill Robinson e dai bambini
- There's No Two Ways About Love (1943, musica di James P. Johnson e Irving Mills, testo di Ted Koehler) cantata da Lena Horne, poi ripresa da Lena Horne, Bill Robinson e Cab Calloway
L'introduzione alla ripresa è opera di Lionel Newman
- At a Georgia Camp Meeting (1897, musica di Kerry Mills)
suonata dall'orchestra al ballo, e interpretata da Bill Robinson, Lena Horne e coro.
- De Camptown Races (1849, scritta da Stephen Foster)
danzata da Bill Robinson e dai bambini
- There's No Two Ways About Love (1943, musica di James P. Johnson e Irving Mills, testo di Ted Koehler) cantata da Lena Horne, poi ripresa da Lena Horne, Bill Robinson e Cab Calloway
L'introduzione alla ripresa è opera di Lionel Newman
- At a Georgia Camp Meeting (1897, musica di Kerry Mills)
suonata dall'orchestra al ballo, e interpretata da Bill Robinson, Lena Horne e coro.
- De Camptown Races (1849, scritta da Stephen Foster)
suonata dall'orchestra al ballo, e
interpretata da Bill Robinson, Lena Horne e coro.
- Linda Brown (1937, scritta da Alvis Cowens)
eseguita da Bill Robinson e The Tramp Band
- That Ain't Right (194, musica di Nat 'King' Cole, testo di Irving Mills)
Fats Waller al piano, Ada Brown canto.
- Ain't Misbehavin' (1929, musica di Fats Waller e Harry Brooks, testo di Andy Razaf )
Fats Waller al piano
- Diga Diga Doo (1928, musica di Jimmy McHugh, testo di Dorothy Fields)
cantata da Lena Horne e danzata con il coro
- African Dance (1939, musica di Clarence Muse e Connie Bemis, testo di Langston Hughes)
cantata da Emmett 'Babe' Wallace e danzata da Bill Robinson
- I Lost My Sugar in Salt Lake City (1942, scritta da Leon René e Johnny Lange)
cantata da Mae E. Johnson
- Rhythm Cocktail (Cab Calloway)
eseguita da Cab Calloway and His Band
- I Can't Give You Anything But Love (1928, musica di Jimmy McHugh, testo di Dorothy Fields)
- Linda Brown (1937, scritta da Alvis Cowens)
eseguita da Bill Robinson e The Tramp Band
- That Ain't Right (194, musica di Nat 'King' Cole, testo di Irving Mills)
Fats Waller al piano, Ada Brown canto.
- Ain't Misbehavin' (1929, musica di Fats Waller e Harry Brooks, testo di Andy Razaf )
Fats Waller al piano
- Diga Diga Doo (1928, musica di Jimmy McHugh, testo di Dorothy Fields)
cantata da Lena Horne e danzata con il coro
- African Dance (1939, musica di Clarence Muse e Connie Bemis, testo di Langston Hughes)
cantata da Emmett 'Babe' Wallace e danzata da Bill Robinson
- I Lost My Sugar in Salt Lake City (1942, scritta da Leon René e Johnny Lange)
cantata da Mae E. Johnson
- Rhythm Cocktail (Cab Calloway)
eseguita da Cab Calloway and His Band
- I Can't Give You Anything But Love (1928, musica di Jimmy McHugh, testo di Dorothy Fields)
suonata e interpretata da Bill
Robinson, Lena Horne e coro.
- Geechy Joe (1940) (scritta da Cab Calloway, Jack Palmer, Andy Gibson)
eseguita da Cab Calloway and His Band
- Stormy Weather (1933, musica di Harold Arlen, testo di Ted Koehler)
cantata da Lena Horne; danzata da Katherine Dunham and her Troupe
- My, My, Ain't That Somethin' (1933, scritta da Pinky Tomlin e Harry Tobias)
eseguita da Bill Robinson, Cab Calloway and His Band, e danzata da The Nicholas Brothers
- The Jumpin' Jive (1939, scritta da Cab Calloway, Jack Palmer e Frank Froeba)
eseguita da Cab Calloway and His Band, danzata da The Nicholas Brothers
- Moppin' and Boppin' (1935, musica di Fats Waller e Benny Carter)
eseguita brevemente da Cab Calloway and His Band all'inizio della sequenza al Memphis Cafe
- Over There (1917, scritta da George M. Cohan)
- Geechy Joe (1940) (scritta da Cab Calloway, Jack Palmer, Andy Gibson)
eseguita da Cab Calloway and His Band
- Stormy Weather (1933, musica di Harold Arlen, testo di Ted Koehler)
cantata da Lena Horne; danzata da Katherine Dunham and her Troupe
- My, My, Ain't That Somethin' (1933, scritta da Pinky Tomlin e Harry Tobias)
eseguita da Bill Robinson, Cab Calloway and His Band, e danzata da The Nicholas Brothers
- The Jumpin' Jive (1939, scritta da Cab Calloway, Jack Palmer e Frank Froeba)
eseguita da Cab Calloway and His Band, danzata da The Nicholas Brothers
- Moppin' and Boppin' (1935, musica di Fats Waller e Benny Carter)
eseguita brevemente da Cab Calloway and His Band all'inizio della sequenza al Memphis Cafe
- Over There (1917, scritta da George M. Cohan)
per le truppe di ritorno dalla prima
guerra mondiale
- Columbia, the Gem of the Ocean o "The
Red, White and Blue" (1843) (scritta da David T. Shaw,
arrangiamento di Thomas A. Beckett)
per le truppe di ritorno dalla prima
guerra mondiale
- The Darktown Strutters' Ball (1917, di Shelton Brooks)
- The Darktown Strutters' Ball (1917, di Shelton Brooks)
suonata dall'orchestra al ballo
- Walkin' the Dog (1916, di Shelton Brooks)
- Walkin' the Dog (1916, di Shelton Brooks)
accennata dall'orchestra al ballo, in
medley con "The Darktown Strutters' Ball"
- Cakewalk (traditional)
- Cakewalk (traditional)
suonata dall'orchestra al ballo, con
danze
- Memories (1915, di Egbert Van Alstyne)
- Memories (1915, di Egbert Van Alstyne)
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