Macbeth (1986) Regia di Claude D'Anna.
Versione per il cinema dell'opera di Giuseppe Verdi. Fotografia di
Pierre Dupouey. Musica di Giuseppe Verdi. Interpreti: Leo Nucci,
Shirley Verrett, Anna Caterina Antonacci, Johan Leysen (voce di
Samuel Ramey), Philippe Volter (voce di Veriano Luchetti) e molti
altri. Orchestra del Teatro Comunale di Bologna, direttore Riccardo Chailly. Durata: 2h11'
Negli anni '80, sulla scia del grande
successo del Flauto Magico di Bergman e del Don Giovanni di Losey,
furono realizzati molti film tratti da opere liriche, con registi di
grande nome come Francesco Rosi, Peter Brook, Franco Zeffirelli, e
con buoni risultati anche al botteghino. Di questo periodo fa parte
anche il "Macbeth" di Giuseppe Verdi realizzato dal
francese Claude D'Anna, che è un fedele allestimento dell'opera.
L'edizione è completa, mancano solo le danze nella scena con le
apparizioni delle streghe (la seconda visita di Macbeth alle streghe)
ma è un taglio praticato comunemente anche in teatro. Protagonisti,
sia in voce che come attori, Leo Nucci e Shirley Verrett; i
personaggi di Banco e di Macduff sono invece affidati ad attori
(rispettamente Johan Leysen e Philippe Volter) ma le voci che
ascoltiamo sono quelle del basso Samuel Ramey del tenore Veriano
Luchetti, due interpreti molto famosi. Devo dire che fa un certo
effetto ascoltare Samuel Ramey, per esempio, e vedere un altro che
muove la bocca: Ramey e Luchetti sono ben noti a tutti gli
appassionati, non solo in voce ma anche nel loro aspetto fisico. La
stessa cosa capita con quasi tutti gli interpreti, e da questo punto
di vista, come in molti altri, bisogna dire che il "Macbeth"
di Claude D'Anna non è molto diverso dai film d'opera degli anni '40
e '50, sul tipo di quelli con Sofia Loren che interpreta Aida. La
situazione era molto diversa con Bergman e con Losey, dove i cantanti
erano anche attori, e tutta la rappresentazione era ad un livello
molto più alto. Si tratta comunque di un buon film, l'esecuzione
musicale è ottima e la messa in scena è ben fatta e molto fedele al
testo originale, niente a che vedere con gli stravolgimenti e le
invenzioni narcisistiche di altri registi, purtroppo non solo al
cinema. D'Anna ha una sua forza inventiva e rimane fedele al testo, e
bisogna rendergliene atto.
Leo Nucci come attore rende bene sia la
forza che la fragilità di Macbeth, Shirley Verrett come Lady Macbeth
era già impressionante a teatro (la si può vedere anche nelle
registrazioni alla Scala con Claudio Abbado) e qui è ancora in gran
forma. Poco convincenti gli attori doppiati dai cantanti, ma nel
complesso è una buona messa in scena, con le inevitabili goffaggini
riguardo a ogni Macbeth, soprattutto se si va sui primi piani, le
streghe, le apparizioni, lo spettro di Banquo... Sono cose che
succedono con i primi piani, che a teatro non esistono ma al cinema
sono quasi obbligatori e non si può fare ciò che riusciva a Giorgio
Strehler sul palcoscenico (consiglio a tutti la visione delle
registrazioni alla Scala, pochi anni prima di questo film). Per
completezza, bisognerà dire che in teatro non esistono i primi piani ma
oggi c'è chi riesce lo stesso a fare danni anche sul palcoscenico, ed è una triste
considerazione. D'Anna se la cava bene quasi dappertutto, evitando
particolari raccapriccianti, come lo spettro di Banquo insanguinato o
ridotto a zombie (è già successo), anche se qualche domanda me la
sono posta lo stesso guardando il film. In particolare, ci si possono
porre domande su cosa stia facendo Lady Macbeth con quel coltello,
che cosa si voglia suggerire quando muove le mani sulla lama in quel
modo durante la scena dell'uccisione del re Duncan, ma direi che si
può anche sorvolare.
Claude D'Anna, regista francese nato
nel 1945, ha al suo attivo 19 film (secondo www.imdb.com ) ma in
Italia ne sono arrivati pochi. Ha girato anche una Salome, prima di
questo Macbeth, ma è un film recitato e non ha nulla a che vedere
con l'opera di Richard Strauss. Nella lista degli interpreti si trova
il nome di Philippe Volter (Macduff, doppiato da Veriano Luchetti)
che forse qualcuno ricorda come protagonista di "La doppia vita
di Veronica" di Kieslowski.
La parte musicale è diretta da
Riccardo Chailly, con l'orchestra e il coro del Teatro Comunale
di Bologna; con Leo Nucci, Shirley Verrett, Samuel Ramey e Veriano
Luchetti cantano Anna Caterina Antonacci (dama), Sergio Fontana
(medico), Antonio Barasorda (Malcolm), Gianfranco Casarini (un
domestico), Gastone Sarti (un sicario), Giuseppe Morresi (araldo);
Natale De Carolis e Marco Fanti sono due delle tre apparizioni (sono
i dati che ho trovato in rete, chiedo scusa per i nomi mancanti).