martedì 16 maggio 2017

Alfredo Kraus


 
Alfredo Kraus, classe 1926, è stato amatissimo dagli appassionati d’opera e anch’io ho avuto la fortuna di ascoltarlo molte volte. E’ stato considerato l’erede di Tito Schipa, e in effetti il loro repertorio era quasi identico e la voce era abbastanza simile; la vera differenza sta forse nel fatto che Kraus era più distaccato nelle sue interpretazioni, forse si può dire che Schipa era più grande come interprete. Di Kraus non si sono mai occupate le televisioni, le cronache leggere e neppure i telegiornali; di persona era piuttosto riservato, di conseguenza la sua fama non è mai uscita dal giro degli appassionati d’opera, ma è stato molto amato perché la sua classe era cristallina e l’interprete impeccabile. E' stato uno dei più grandi cantanti della seconda metà del Novecento; il suo repertorio non era vastissimo, anche perché seppe gestire molto bene la sua voce. In disco si è lasciato un po' più andare (con ottimi risultati), interpretando anche arie scritte per ruoli come Arnoldo dal Gugliemo Tell di Rossini, Cavaradossi dalla Tosca, Manrico dal Trovatore, e altro ancora.
Alfredo Kraus era spagnolo, nativo delle Canarie: Alfredo Kraus Trujillo il suo nome completo. Di persona era snello ed elegante, riservato; data l’eleganza della figura ci si aspetterebbe qualcosa di più, al cinema, invece su www.imdb.com ho trovato di Kraus solo un film biografico sul tenore Julian Gayarre (1844-1890), girato in Spagna nel 1959 (tra i personaggi c’è anche Adelina Patti, siamo a fine ‘800), e un altro titolo come “El vagabundo y la estrella” del 1960, con poche indicazioni (può darsi che sia una zarzuela, l’operetta spagnola).
 
Restando in campo cinematografico, Alfredo Kraus somiglia moltissimo ad Anton Walbrook, attore austriaco protagonista di grandi film degli anni ’40 e ’50 come “Scarpette rosse” di Powell e Pressburger e "La Ronde" di Max Ophuls. Ne metto qui due foto, sono quasi gemelli ed è davvero difficile distinguere l'uno dall'altro: quello con l'anello è Walbrook, in un fotogramma da "Scarpette rosse".


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