Wagner (1981– 1984, dieci episodi)
Regia di Tony Palmer. Scritto da Charles Wood. Consulenza storica e
musicale: John Culshaw, Gordon Parry, Oswald Georg Bauer, Tibor
Erkel. Fotografia di Vittorio Storaro. Altro direttore fotografia:
Nic Knowland. Direzione musicale: Georg Solti. Altri direttori: Iván
Fischer, Ádám Fischer, Oswald Georg Bauer. Costumi di Shirley
Russell
Interpreti principali: Richard Burton
(Wagner), Vanessa Redgrave (Cosima), László Gálffi (Ludwig II),
John Gielgud (Pfistermeister), Miguel Herz-Kestranek (Hans von
Bülow), Gemma Craven (Minna), Ralph Richardson (Pfordten), Richard
Pasco (Otto Wesendonck), Laurence Olivier (Pfeuffer), Ronald Pickup
(Nietzsche), Marthe Keller (Mathilde Wesendonck), Ekkehard Schall
(Franz Liszt), Niall Toibin (Lutz), Vernon Dobtcheff (Meyerbeer),
John Shrapnel (Semper), Franco Nero (Crespi), Peter Hofmann (Schnorr
von Carolsfeld), Gwyneth Jones (Malvina von Carolsfeld), László
Horváth (Hanslick), Jess Thomas (Albert Niemann), Joan Plowright
(Mrs. Taylor),Péter Andorai (Bakunin)Heinz Zednik (Ander). Durata
totale: 7-9 ore, secondo l'edizione che si trova
Altri interpreti: Andrew Cruickshank,
Gyula Benkö (narratore), Andrew Cruikshank (primo ministro
Sassonia), Mátyás Usztics (Franz), Arthur Denberg (Prince Paul
Taxis), Gabriel Byrne (Karl Ritter), Stephen Oliver (Richter), Daphne
Wagner (princess Metternich), Felix Franchy (Prince Hohenlohe),
Barbara Leigh-Hunt (regina madre), Peter Lauritzen (Dolgorukov),
Mirco Caenazzo (Count Zichy), Arnoldo Mamo (creditore a Venezia),
Edit Rujz (Natalie, figlia di Minna), Heinz Weiss (Royer), János
Kulka (assistente di Royer), Jean-Luc Moreau (Petipa), Peter
Holliger (un fotografo), Emanuel Schmied (zio Max), Peter Wehle
(primo balivo), Gerhard Bronner (secondo balivo), Lajos Mezey
(maestro del coro), Zsuzsa Mányai (Madame), Anikó Sáfár (un
ospite), István Sugár (un altro ospite), Vali Várady (Malwida von
Beysenburg), Corin Redgrave (Dr. Pusinelli), Gyula Kéry (Gentleman),
Brook Williams (Custom-house officer), Lisa Kreuzer (Friederike
Meyer), Arthur Lowe (Meser), Cyril Cusack (Sulzer), Bill Fraser
(sindaco di Bayreuth), Klaus Knuth (guida bavarese), Osman Ragheb
(Professor Ettmüller), Donald Arthur (Franz Hagenbuch), Jürgen
Cziesla (un bavarese), Erwin Steinhauer (Wilhelm Baumgartner), György
Gonda (capomastro), Mary Martlew (Frau Müller), Patrick Rollin
(Eugene Laussot), Liza Goddard (Jessie Laussot), Jan Biczycki
(Perfall), Ernest Lenart (Brandt), Peter Woodthorpe (agente
francese), Friedrich Schwardtmann (violinista), Peter Ohme
(impiegato del tesoro), Bernadette Schneider (Judith Gautier), Götz
von Langheim (Feusthal), François-Eric Gendron (Villiers), Albert
Rueprecht (editore), Yvonne Kenny (Frau Dustmaann), Günther Panak
(giornalista), Christopher Gable (Peter Cornelius), Otto Clemens
(Karl Tausig), Michael Janisch (Standhartner), Peter Arens (Georg
Herwegh), Joan Greenwood (Frau Dangl), Roger Murbach (Herr Schott),
Jörg Wille (Dr. Wille), Brigitte Ratz (Frau Wille) , Maximilian
Wolters (direttore teatro), Alfred Pfeifer (Lasalle), Marita Phillips
(Princess Caroline), Tibor Kovács (un uomo), Gábor Sárosi (un
passante), Edd Stavjanik (mercante di vini), George Pravda (Dr.
Schauss), Zoltán Gera (Lüttichau), Teréz Bod (Frau Lüttichau),
Philipp Brammer (Siegfried), Mark Burns (Baron von Hulsen), Christoph
Dittrich (Levi), Manfred Jung (basso? uscere), Arthur Kottas
(capitano degli ussari), János Lengyel (Karl Reissiger), Tony Palmer
(Conductor), Stephan Paryla (Röckel), Siegmar Schneider (Kaiser
Wilhelm I), Claudia Solti (Isolde von Bülow), William Walton (King
Friedrich August II of Saxony), Adele Leigh (Frau Heim), Prunella
Scales (Frau Pollert), , Lambert Hamel (Betz), Erland Erlandsen
(Duflipp), Eva-Christina Prader (ragazza russa), Orlando Montez
(agente italiano), Sigfrit Steiner (King Ludwig I of Bavaria), Rudolf
Rath (Mendes), Peter Wolsdorff (Alexander Müller), Jack Kirk
(musicista), Franz Gary (Porter), Janos Engyel (Karl Reissiger),
Helmut Janatsch (segretario), Martina Krischka (Sophia), Hanno Pöschl
(spia della polizia), Marta Lukin (Madame Tedesco), Georges Claisse
(Uhlig), Donald Moffat (narratore), Reinhold Olszewski (fabbro
lattoniere)
"Wagner" con la regia
dell'inglese Tony Palmer, è un film di quasi nove ore del 1984. Si
tratta di un ottimo lavoro, Tony Palmer ha al suo attivo molti film
biografici sui musicisti (Haendel, Shostakovic, e molti altri ancora)
e si muove con competenza e con affetto; in alcuni punti può essere
discutibile ma è comunque un regista a cui ci si può affidare. Gli
attori sono i migliori disponibili a quel tempo, difficile pensare a
un cast migliore: protagonista è Richard Burton, poi troviamo
Vanessa Redgrave come Cosima. I tre leggendari attori britannici
Ralph Richardson, John Gielgud e Laurence Olivier interpretano i
ministri di re Ludwig II di Baviera; l'ungherese László Gálffi
interpreta lo stesso Ludwig con molta bravura. Gemma Craven impersona
Minna, prima moglie di Wagner, alla quale viene dato molto spazio.
Direttore della fotografia è Vittorio Storaro, che fa delle vere
magie: le sue immagini sono magnifiche, la sua luce in interni ed
esterni, Venezia, le montagne svizzere, Siena, i palazzi bavaresi di
Ludwig sono resi in maniera indimenticabile.
Nonostante la lunghezza del film, non
tutta la vita di Wagner è presentata: mancano la parte iniziale fino
al Tannhäuser, e la parte finale con il Parsifal, vissute però nel
ricordo. L'edizione che si trova su youtube è presentata come
"director's cut", e dura sette ore mezzo circa; altre fonti
però dicono che il totale sfiori le nove ore. Per mia comodità ho
fatto riferimento all'edizione con sottotitoli in italiano (ringrazio
molto chi l'ha resa disponibile), presa dal dvd ufficiale, che è
divisa in tre parti e che si può trovare qui.
Il film è in ogni modo molto bello, spettacolare e ben recitato; direi che non era intenzione di Tony Palmer fare un film prettamente biografico, didascalico, e probabilmente aveva ragione lui. C'è però il rischio di un film "per iniziati": molte scene rischiano di rimanere poco comprensibili a chi non conosce i dettagli storici e le persone qui ritratte, e per questo modo in questi miei post ho inserito delle date là dove mancano o dove è necessario ricordarsi qualche dettaglio storico.
Non ho trovato un elenco dettagliato
delle musiche presenti nel film, andando a memoria metto di Wagner le
più ricorrenti nel film. La più facilmente riconoscibile, e forse
la più usata da Tony Palmer, viene da "Das Rheingold"
scena quarta, a partire dalle parole "Wohlan, die Niblungen..."
dove Alberich, legato, si rivolge a Wotan e Loge; poi bacia l'anello,
sussurra un comando e i Nibelunghi risalgono e accumulano il tesoro
davanti a lui; a lavoro finito Alberich li scaccia con un altro
ordine imperioso e i Nibelunghi fuggono gridando. Wotan e Loge
lasceranno libero Alberich solo quando avrà ceduto loro anche
l'anello. Molto presenti nel film anche il preludio atto terzo da
"Tristano e Isotta" (preludio alla morte di Tristano) e la
marcia dal "Rienzi", eseguita di solito da una banda di
ottoni. E molti altri temi e momenti dalle altre opere di Wagner, che
provo a segnalare punto per punto, meglio che posso.
Di altri autori: ben riconoscibili le
musiche di Liszt (l'Ave Maria, nel finale), di Beethoven (sinfonie,
dirette da Wagner) di Verdi (un balletto su temi dal Nabucco
accennato per Tannhauser all'Opera di Parigi)
C'è molta curiosità nel trovare fra i
nomi degli attori quello di William Walton, nella parte del re di
Sassonia (King Friedrich August II of Saxony): non ho trovato notizie
precise ma è più che probabile che sia proprio il musicista, con
sua moglie accanto, in questa piccola parte all'inizio del film.
William Walton ci ha lasciati nel 1983, è quindi possibile la sua
partecipazione nella fase iniziale delle riprese.
Gli attori sono spesso scelti per la
loro bravura e non per la loro somiglianza fisica, il risultato è
quindi ottimo sotto tutti i punti di vista. Ci sono alcune eccezioni,
per esempio László Gálffi somiglia davvero molto alle fotografie e
ai ritratti del vero Ludwig II, ma bisogna dire che Cosima Liszt non
era certamente bella come Vanessa Redgrave, e che Richard Burton
somiglia un po' a Wagner solo nel finale, con il trucco. Si può
ancora sottolineare, per esempio, come metodo di lavoro, che
Pfistermeister era più giovane di sette anni rispetto a Wagner ma
qui è affidato fin da subito a John Gielgud, prossimo agli ottanta,
anche quando era quarantenne; vista la performance di Gielgud viene
però da dire che non si poteva fare una scelta migliore. Lo stesso
discorso vale per gli altri ministri bavaresi, affidati a Ralph
Richardson e Laurence Olivier: già anziani, ma capaci di grandi
prestazioni d'attore.
Diversi i cantanti nel cast: i maschi,
come Peter Hofmann e Jess Thomas, devono indossare barbe folte e
parrucche con molti capelli (così erano i tenori Niemann e Schnorr
nei ritratti d'epoca), se la passa meglio Gwyneth Jones che può
mostrare la sua ancora notevole bellezza di quasi cinquantenne (la
vera Malvina aveva vent'anni di meno, ma la Jones è più che
credibile). Heinz Zednik canta la parte di Sigfrido, mentre nei
dischi (e probabilmente anche in teatro) era più spesso Mime, o
magari Loge, non avendo la voce di heldentenor. Nel cast anche il
basso Manfred Jung. Questo però vale soltanto nelle scene in cui si
deve cantare e recitare, per il resto in colonna sonora si ascolta
quasi sempre (per il Ring) l'edizione discografica diretta da Georg
Solti, che risale ai primissimi anni '60 e che fu la prima
registrazione stereofonica dell'Anello del Nibelungo.
Tra i difetti metterei il fatto che il
regista Tony Palmer, come farà anche con il film biografico su
Haendel, si dilunga sempre molto sulle malattie dei suoi
protagonisti, con dettagli che direi evitabili; inoltre i dialoghi
sono spesso presi da lettere o saggi di Wagner, ma mancano le fonti e
bisogna intuire da quale libro o lettera sono tratti, il che non è
sempre facile. Tra i pregi c'è sicuramente l'evidenza data alla
figura di Minna, prima moglie di Wagner, a cui viene dedicata molta
attenzione; molto brava e ben scelta l'attrice che la interpreta,
Gemma Craven.
Qualche data che può tornare utile:
- Richard Wagner, nativo di Lipsia,
1813-1883
- Minna Planer, nome completo Christina
Wilhelmine Planer (1809-1866) moglie di Wagner per quasi trent'anni,
di lui maggiore di quattro anni.
- Cosima Liszt, moglie di Hans von Bülow
(1837-1930) darà tre figli a Wagner (aveva già due femmine
precedenti, da Hans von Bülow): Isolde nata nel 1865, Eva nel 1867,
Siegfried nel 1869. Cosima, figlia di Franz Liszt, aveva ventiquattro
anni in meno rispetto a Wagner; il suocero Liszt era quasi coetaneo
di Wagner.
- Hans von Bülow (1830-1894), direttore
d'orchestra, aveva il titolo di Freiherr (barone)
- Franz Liszt (1811-1886) e
Jakob Meyerbeer (1791-1864)
- Ludwig II di Baviera (1845-1886) re dal
1864, alla morte di Maximilian II
- I ministri di re Ludwig: Franz Seraph
von Pfistermeister (1820-1912), Karl Ludwig von Pfordten (1811-1880)
- I cantanti: Albert Niemann (1831-1917),
tenore tedesco che interpretò il Tannhäuser a Parigi
Ludwig Schnorr von Carolsfeld
(1836-1865), tenore, il primo Tristano, morirà d'improvviso a 29
anni; sua moglie Malvina Garrigues, di origine danese.
- Hermann Levi 1839-1900, direttore
d'orchestra, figlio di un importante rabbino tedesco
- Paul Schukowsky, o Joukowsky secondo la
trascrizione fonetica francese, pittore amico di Wagner con cui
visita Ravello e Siena
Nove ore?! Uscì così al cinema? O lo editarono, che so, in due film da quattro ore e mezza?
RispondiEliminapenso che sia un film per la tv, ma c'è Storaro - se ricordi i film più grandi di Bertolucci, c'era lui dietro. Da domani troverai scritti i minuti esatti in cui trovare queste magie nelle immagini (Venezia, Siena, i laghi svizzeri...) Devo dirti che mi era sempre sfuggito questo Wagner, l'ho recuperato solo grazie a chi lo ha messo su youtube.
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