Wagner (1981– 1984, dieci episodi)
Regia di Tony Palmer. Scritto da Charles Wood. Consulenza storica e
musicale: John Culshaw, Gordon Parry, Oswald Georg Bauer, Tibor
Erkel. Fotografia di Vittorio Storaro. Altro direttore fotografia:
Nic Knowland. Direzione musicale: Georg Solti. Altri direttori: Iván
Fischer, Ádám Fischer, Oswald Georg Bauer. Costumi di Shirley
Russell
Interpreti principali: Richard Burton
(Wagner), Vanessa Redgrave (Cosima), László Gálffi (Ludwig II),
John Gielgud (Pfistermeister), Miguel Herz-Kestranek (Hans von
Bülow), Gemma Craven (Minna), Ralph Richardson (Pfordten), Richard
Pasco (Otto Wesendonck), Laurence Olivier (Pfeuffer), Ronald Pickup
(Nietzsche), Marthe Keller (Mathilde Wesendonck), Ekkehard Schall
(Franz Liszt), Niall Toibin (Lutz), Vernon Dobtcheff (Meyerbeer),
John Shrapnel (Semper), Franco Nero (Crespi), Peter Hofmann (Schnorr
von Carolsfeld), Gwyneth Jones (Malvina von Carolsfeld), László
Horváth (Hanslick), Jess Thomas (Albert Niemann), Joan Plowright
(Mrs. Taylor),Péter Andorai (Bakunin)Heinz Zednik (Ander). Durata
totale: 7-8 ore, secondo l'edizione che si trova
Siamo in navigazione sul lago di Lucerna, e una guida turistica sul battello racconta la storia della città e anche Wagner è un'attrazione per la sua bella casa sul lago, a Triebschen. Anche Nietzsche (l'attore che lo interpreta è Ronald Pickup) è sul battello di Lucerna, e ascolta un bavarese che parla malissimo di Wagner.Wagner sul suo pianoforte Erard compone i Maestri Cantori; Cosima ha quattro figlie che giocano nei prati. Due delle bambine sono figlie di Hans von Bülow, le due più piccole sono di Wagner: a Isolde si è aggiunta Eva, nata il 7 febbraio 1867. Il nome Eva viene dalla protagonista dei Maestri Cantori di Norimberga, che Wagner termina di comporre qualche mese dopo, sempre nel 1867.
Minuto 5: Ludwig è arrivato di nascosto in Svizzera, si presenta alla porta di casa Wagner e lo riceve Cosima (i due non si erano mai incontrati prima). Abbraccia Wagner, si interessa subito dei Maestri Cantori, dice che vuole restare ad abitare a casa di Wagner. A Monaco, i ministri si interrogano sulla sparizione del re (Pfistermeister, Pfordten, Pfeuffer, che Wagner chiama Pfi, Pfo, Pfu, e che ogni tanto ricordano Ping, Pang e Pong della Turandot di Puccini). Pfeuffer, il capo della polizia (è Laurence Olivier) sa dov'è il re, non perché glielo abbia detto ma solo per via delle sue spie disseminate ovunque. I ministri smentiscono ufficialmente la "fuga" del re, ma invece è tutto vero (con la barba finta, "incog-nìto" dicono i tre, con la storpiatura inglese della parola italiana).
Minuto 10: Ludwig dice a Wagner che
vuole rinunciare al trono e stare sempre con lui a fare musica,
Wagner si spaventa e lo sconsiglia, ma Ludwig insiste e chiede del
Ring. Cosima e l'attendente del re discutono di cosa fare, Ludwig
deve rientrare assolutamente perché la Prussia è entrata in guerra
contro la Baviera e il re deve dare l'ordine per far partire
l'esercito. Wagner chiede all'attendente: se Ludwig si dimette, chi
diventa re? Toccherebbe a suo fratello Otto, notoriamente folle.
Infine, Ludwig si fa convincere da Wagner ad accettare il suo ruolo
di re, e torna a Monaco. Sospiro di sollievo di Cosima e
dell'attendente, e anche di Wagner.
Minuto 17- Hans von Bülow è nella
redazione del giornale bavarese che ha pubblicato un articolo su sua
moglie e Wagner, vuole una rettifica ed è pronto a sfidare in duello
il direttore del giornale, che però gli consiglia di calmarsi: non
solo la notizia è vera, ma Bülow è prussiano e la guerra sta per
cominciare...
Minuto 19 - Il preludio atto terzo
Tristano illustra le scene di guerra. Ludwig sul campo di battaglia
tra i morti, poi visita i feriti, è sconvolto. La Baviera verrà
sconfitta dai prussiani di Bismarck e del futuro Kaiser.
Minuto 23: Hans von Bülow da Cosima e
dai figli, porta a Wagner il giornale con la notizia della sconfitta
bavarese; nelle pagine interne c'è l'articolo su Cosima. I loro
rapporti sono ottimi, suonano insieme i Maestri Cantori e Bülow dopo
mezz'ora è già ben dentro alla partitura. A parte, Cosima commenta
il fatto con Wagner: non sono menzogne, è la verità, sono la tua
amante e abbiamo due figli nostri. "Ho bisogno di Bülow e di
Ludwig", risponde Wagner; e poi "il re non lo sa".
Minuto 27: Wagner legge il giornale,
ricorda che combattè contro il re di Prussia a Dresda, ora non gli
dispiace (forse sarà lui a unire la Germania) e ammira Bismarck. I
tre insieme scrivono una lettera per Ludwig per far rettificare la
notizia al giornale, però Cosima parla chiaramente a Bülow del loro
divorzio: Cosima vuole che i suoi figli abbiano il cognome che devono
avere. Bülow ribatte: e tuo padre Liszt, la tua religione? Cosima
dice che è Wagner l'importante, la sua arte; andrà da suo padre a
Roma, e rinuncerà alla sua religione (Liszt era profondamente
cattolico). Torna Wagner con delle correzioni alla lettera, capisce
subito che qualcosa è cambiato.
Minuto 30: lettera di Wagner a Ludwig.
Ludwig con i suoi ministri distribuisce le decorazioni, c'è un
premio anche per Bülow ("cow bells", campane per le
mucche, scherza il re). I ministri bavaresi commentano. Poi, Bülow
dirige i Maestri Cantori.
Minuto 33: prima dei Maestri Cantori di
Norimberga: è il 21 giugno 1868, a Monaco di Baviera. Ludwig è
accanto a Wagner nel palco reale; grande successo. Il ministro
Pfordten (Ralph Richardson) si sfoga e parla molto male di Wagner al
re, dice anche dell'influenza di Schopenhauer su Wagner (Schopenhauer
nega che lo Stato abbia una funzione morale).
Minuto 35: Cosima e Wagner litigano su
Bülow, lei dice che lui è molto malato e che lei vuole il divorzio.
Poi il regista ci mostra la realizzazione di una famosa foto di
Wagner con la figlia. Cosima, di fronte all'impossibilità che suo
marito torni a collaborare con Wagner, suggerisce Hans Richter come
direttore d'orchestra.
Minuto 38: una visita in casa Wagner: è
Nietzsche. Lui e Wagner si erano già conosciuti a Lipsia. A tavola,
Cosima, Wagner, Hans Richter e Nietzsche. Nietzsche non mangia carne,
è vegetariano; se ne discute a tavola, Wagner definisce Nietzsche
"coniglio arrogante", parlano di Schopenhauer, Cosima dice
"Sigfrido non forgiò la spada nel latte"
Minuto 43: Wagner ricorda i suoi diari
di Lipsia (un dettaglio: voleva usare colori diversi per ogni sezione
orchestrale, ma poi non aveva tutti gli inchiostri e dovette
rinunciare). Cosima sta per partorire; nasce Siegfried, il primo
maschio dopo 4 femmine. E' il 1869. Il nome Siegfried significa
"Vittoria nella pace", ricorda Wagner. Motivo di Alberich
nella scena del parto; l'urlo dei Nibelunghi scacciati da Alberich si
sovrappone al dolore della partoriente.
Minuto 50: ricostruzione della
realizzazione di un'altra famosa foto di Wagner, quella con il
figlio, all'aperto. Poi vediamo Ludwig che decide di andare in guerra
contro la Francia, al fianco di Bismarck e della Prussia: "per
una volta possiamo pensare di non tornare sconfitti", si
commenta sottovoce. Si avvicina il sogno della Germania unita, ciò
che spinse Wagner a Dresda sulle barricate (ma allora era contro il
re di Prussia, con l'anarchico Bakunin al suo fianco).
Minuto 52: Il ministro Pfordten (qui a destra una sua foto; nel film è interpretato da Ralph Richardson), dopo
il suo sfogo, è stato licenziato da Ludwig. Hans Richter e Wagner,
con Cosima, progettano il Rheingold in scena. Ludwig controlla i
bozzetti, però Wagner non c'è, è in Svizzera con orchestra e
cantanti. Vediamo le prove in scena, le Figlie del Reno hanno il mal
di mare a causa delle macchine sulle quali devono ondeggiare...
Minuto 58: alle prove c'è anche Hans
von Bülow, che parla con Cosima: non è disposto a concedere il
divorzio.
A 1h00 Hans Richter a colloquio dai
ministri Lutz e Pfistermeister. Il re Ludwig vuole assistere subito a
Das Rheingold, ma l'opera non è pronta e si rinvia. "Never mind
the king" dice Richter e Lutz è scandalizzato, come può dire
"del re non m'importa"? "Obbedisco solo a Wagner"
risponde Richter; Pfistermeister prova a mediare ma Richter viene
sospeso dai suoi incarichi. Bisognerà trovare un altro direttore, ma
intanto Ludwig (che detiene i diritti del Ring) è molto arrabbiato e
farà mettere in scena Das Rheingold anche senza Wagner: è il 22
settembre 1869. Intanto, in Francia ci sono molti direttori che
dirigono Wagner, uno di essi è Hermann Levi (ebreo, figlio di un
importante rabbino tedesco). Durante le prove in palcoscenico, alle
ondine viene sempre il mal di mare.
A 1h03 un arcobaleno, grotte, acqua.
Lettere di Cosima a Bülow, che continua a negarle il divorzio.
A 1h06 la famiglia Wagner con Nietzsche
sui prati davanti alla loro casa in Svizzera. Discutono di Ludwig che
ha messo in scena Das Rheingold senza il consenso di Wagner, e dei
francesi che apprezzano Wagner e lo eseguono; alcuni sono ebrei come
Mendes e Levi, Wagner non apprezza né ebrei né francesi. Wagner fa
esercizio fisico, si arrampica sulla grondaia di casa. Poi cena con
Nietzsche e il critico francese Villiers con signora, che è venuto a
conoscerlo e che rimane perplesso e anche offeso dai discorsi di
Wagner contro i francesi e in favore della guerra contro la Francia,
che porterebbe la Germania all'unità. Nietzsche dice che teme la
sconfitta, ma che una vittoria tedesca sarebbe un'ottima cosa: c'è
in ballo il predominio sull'Europa.
A 1h12 Ludwig con i suoi ministri, è
la guerra contro la Francia insieme a Bismarck e alla Prussia,
vediamo la firma sull'editto reale, datato 16 luglio 1870. In guerra,
Nietzsche fa il barelliere (ha combattuto in precedenza, una ferita
al petto, ha preso la cittadinanza svizzera ma ha voluto partecipare
ugualmente). Antisemitismo di Wagner, Nietzsche medita sulla volontà
di potenza (brani dalle lettere con Wagner)
A 1h16 Cosima al pianoforte suona un
brano in francese; ha finalmente ottenuto il divorzio e il 25
agosto1870 si sposa in chiesa con Wagner. Vediamo Nietzsche sul campo
di battaglia, con i feriti della guerra; Bismarck ha vinto, la
Francia è sconfitta a Sédan. A Natale, Wagner si traveste da Santa
Claus per i bambini, ma nel frattempo esterna ancora espressioni
pesantissime contro i francesi sconfitti. Cosima legge passi
dell'autobiografia ed è gelosa di Minna; dice che è contro i
francesi con pessime parole, e che gli italiani sono patetici ma
gentili, la grandezza dell'Italia scomparsa, Garibaldi un vecchio
pazzo (Cosima era nata a Bellagio, sul lago di Como).
A 1h20 orchestrali nella neve vanno a
casa Wagner, svegliano Cosima dolcemente per festeggiare il primo
compleanno di Siegfried; si tratta del "Siegfried Idyll",
composizione che non fa parte del Ring ma che contiene temi dal
"Siegfried" che Wagner aveva ripreso a comporre. Questa
scena è presente anche in "Ludwig" di Luchino Visconti,
resa con maggiori dettagli musicali. Siamo sempre nel 1870.
A 1h23 Nietzsche è tornato da Wagner;
si parla di Bismarck, Wagner parla contro filosofi e preti. Intanto,
Ludwig insiste con i suoi ministri per un nuovo castello. Le spese
aumentano, e in più c'è in ballo il teatro per Wagner; Ludwig viene
informato che il Kaiser potrebbe finanziare Wagner, nell'ambito delle
celebrazioni per la vittoria tedesca. Wagner ha già chiesto il
sussidio a Berlino, Ludwig è furioso per non essere stato
consultato.
A 1h27 Wagner è in montagna con
Nietzsche, tra la neve; sta leggendo il manoscritto del nuovo libro
di Nietzsche e ne è entusiasta. "L'ho scritto prima della
guerra", protesta Nietzsche, spaventato dall'entusiasmo
pangermanista di Wagner. Poi, Nietzsche regala il manoscritto a
Cosima. Si comincia a parlare del nuovo teatro: uno dei palcoscenici
più grandi è a Bayreuth, "a metà strada fra Berlino e Monaco,
sarebbe l'ideale". Wagner e Cosima vanno a vedere il teatro di
Bayreuth, che è bello ma è rococò, "va bene per Mozart"
e non per l'opera d'arte dell'avvenire: l'anno è il 1871. Wagner
cerca finanziamenti tra i simpatizzanti, nascono le associazioni
wagneriani, le donazioni; Wagner vorrebbe scaricare re e principi
(Ludwig compreso) e autofinanziarsi per avere più libertà.
A 1h33 il sito per il nuovo teatro viene fissato nella collina che domina Bayreuth, vediamo la posa della prima pietra, sotto la pioggia, con la banda che suona. C'è anche Nietzsche. Wagner costruisce a Bayreuth anche una sua casa d'abitazione, che chiamerà "Wahnfried". Nello stesso tempo, Ludwig costruisce il suo nuovo castello, "il passato della Germania che rivive nella pietra".
A 1h33 il sito per il nuovo teatro viene fissato nella collina che domina Bayreuth, vediamo la posa della prima pietra, sotto la pioggia, con la banda che suona. C'è anche Nietzsche. Wagner costruisce a Bayreuth anche una sua casa d'abitazione, che chiamerà "Wahnfried". Nello stesso tempo, Ludwig costruisce il suo nuovo castello, "il passato della Germania che rivive nella pietra".
A 1h35 Wagner e Cosima assistono al Don
Giovanni (la scena in cui canta "finché han del vino"),
sono in cerca di cantanti adatti al Ring. Spese crescenti per il
nuovo teatro. A Darmstadt la locale associazione wagneriana raccoglie
fondi, idem a Dresda, anche negli Usa ci sono associazioni
wagneriane. Cosima e Wagner vanno a cercare fondi anche in
Inghilterra, dalla regina Vittoria (che è poco interessata); lettere
di Cosima dove descrive Windsor come luogo triste e piovoso.
A 1h39 Wagner è con Nietzsche: "io
non teorizzo", risponde seccato al filosofo, "faccio musica
e teatro". Anche Nietzsche è compositore, scrive brani per
pianoforte ma Wagner lo respinge bruscamente, non ha tempo per
leggerli. Ludwig è sempre perso nei suoi castelli; in colonna sonora
ancora la maledizione di Alberich e l'urlo dei nibelunghi in fuga (
Das Rheingold scena quarta, nell'edizione discografica diretta da
Georg Solti).
A 1h42 Wagner ragiona sul titolo
Götterdammerung, che non è propriamente "Il crepuscolo degli
dèi". Il teatro di Bayreuth è pronto, dopo cinque anni di
lavoro. Prove del "Siegfried", con la forgiatura della
spada Notung; il tenore è Heinz Zednik. Prove in scena, Hans Richter
dirige il preludio di Das Rheingold. Nel nuovo teatro di Bayreuth,
costruito come voleva Wagner, la buca per l'orchestra, chiusa dal di
sopra, provoca troppo caldo: si rompono le corde degli strumenti ad
arco e bisogna andare fino a Monaco per trovare qualcuno che li
ripari (altre spese). "Siamo come dentro una nave",
protesta Hans Richter. Wagner assiste alle prove della macchina per
il vapore (e dell'arcobaleno): per l'effetto desiderato ce ne
vorrebbe di più, ma è costoso e "non possiamo permettercelo".
Da Monaco arrivano le macchine per le figlie del Reno, quelle usate
alla prima senza l'autore; Wagner le prova di persona per vedere se
funzionano bene e se veramente danno il mal di mare. Il basso Manfred
Jung canta alcuni momenti di Das Rheingold. Cosima continua a cercare
fondi, Wagner invece fa entrare gratis alle prove il corpo dei
pompieri al completo. L'inventore Brandt propone a Wagner la
fisarmonica "che può sostituire tutta un'orchestra"; la
reazione di Wagner è sarcastica, "sta per arrivare la fine del
mondo".
A 1h49 vediamo la scritta "Wahnfried":
è la casa dei Wagner a Bayreuth, costruita insieme al teatro. Wagner
parla con Nietzsche, gli fa notare che il completamento dell'Anello
del Nibelungo coincide con le vittorie tedesche, il sogno di una
Germania unita e potente. Nietzsche dice che se ne va, che l'amicizia
tra di loro è finita e che è malato, ha emicranie spaventose.
Troppa gente a Bayreuth, troppo lusso, troppo antisemitismo, la
musica di Wagner va bene ma il resto no, c'è ipocrisia, si parla di
Graal, di ricerca, di Croce, ma qui si vive nel lusso e paga tutto il
re, la seta ovunque... "Ho altro da fare" conclude
Nietzsche. "Vivete realizzato, sapete che cosa vuole il popolo
tedesco... siete pericoloso, siete capace di convincere i pazzi che
possono diventare dèi", dice ancora Nietzsche a Wagner: una
nazione che fiuta il potere... Nietzsche esce, Cosima suona una fuga
al piano, Wagner la consola.
A 1h56 in stazione sta per arrivare un
treno, non uno qualsiasi: si aspetta Ludwig a Bayreuth. Das Rheingold
in colonna sonora. Abbraccio tra Ludwig e Wagner: ci sono voluti
cinque anni per costruire il teatro, 1872-77, e anche Ludwig ha dato
molti soldi. Prove in scena, sul drago la scritta Beirut (in tedesco
è quasi uguale a Bayreuth). Ludwig assisterà alla prova generale,
fatta apposta per lui; il Kaiser arriverà dopo.
A 2h00 vediamo Ludwig in teatro. Le
Figlie del Reno fanno le prove. Il drago somiglia a quello del Flauto
Magico di Mozart nel film di Bergman. Fermo immagine che si
sovrappone alle foto autentiche della prima, con un effetto molto
bello. Sogno di Ludwig che nuota con le figlie del Reno (quello che
dovrebbe essere nelle intenzioni sue e di Wagner, in palcoscenico non
viene così bene...). Immagine dei Nibelunghi che picchiano
sull'incudine (in musica: scena di Loge e Wotan che scendono a
Nibelheim).
A 2h05 una carrozza con il Kaiser, e
Bismarck. Wagner stringe la mano al Kaiser (che combattè a
Dresda...). Dopo la prova generale a cui ha assistito solo Ludwig, si
replica con il pubblico (e con il Kaiser). Alla fine Ludwig regala
suoi ritratti alla troupe, ai nani, alle figlie del Reno, a Cosima e
figli, per tutti una foto del re incorniciata.
A 2h09 siamo a Venezia: il regista e
gli sceneggiatori hanno fatto un salto in avanti di parecchi anni,
difficile raccapezzarsi senza un po' di date. Probabilmente qui sono stati fatti dei tagli, la versione completa è di circa nove ore e questa è più corta. La messa in scena del
primo Bayreuth Festival è del 1876, con l'Anello del Nibelungo al
completo nelle sue quattro parti. Subito dopo, Wagner parte per
l'Italia e comincia a comporre il Parsifal, che deve molto al suo
soggiorno a Siena e a Palermo. Wagner continua a dirigere concerti in
tutta l'Europa, va a Londra dove l'ingaggio come direttore gli
servirà per coprire parte dei debiti (sempre debiti!) contratti con
il Bayreuth Festival, che ha registrato un enorme passivo. Il teatro
di Bayreuth, a seguito di questo crac finanziario, rimarrà chiuso
per diversi anni. Wagner continua anche l'attività di saggista, e
nel 1880 è ancora in Italia: è l'anno in cui prende casa nei pressi
di Posillipo, visita Ravello e poi parte per Siena. Torna quindi a
Bayreuth, e nel 1881 è a Palermo, dove completa la partitura del
Parsifal. Nel maggio 1882 iniziano le prove per la messa in scena del
Parsifal a Palermo; la prima andrà in scena a Bayreuth il 26 luglio
1882, diretta da Hermann Levi. A settembre Wagner parte per Venezia,
e qui ci ricolleghiamo con il film di Tony Palmer.
A Venezia, Palazzo Vendramin, Wagner è
con Liszt (qui sopra nell'interpretazione di Ekkehard Schall): i due sono quasi coetanei, ma Liszt è il suocero di
Wagner. C'è un lungo colloquio fra i due che riassume in parte ciò
che è successo fra la prima del Ring a Bayreuth e il momento attuale
(sei anni circa). Liszt ricorda che Hermann Levi ha diretto il
Parsifal e Wagner gli chiese di battezzarsi prima di cominciare. Il
Ring del 1876 fu un disastro finanziario, dovettero vendere tutto per
ripagare i debiti. Parsifal invece rese molto denaro, ma il denaro
finisce sempre. Il teatro wagneriano di Bayreuth è chiuso, in attesa
di nuovi finanziatori.
A 2h12 Wagner ricorda la visita al
Duomo di Siena con il pittore Joukowski, cioè Paul Schukowsky,
(Joukowsky secondo la trascrizione francese), ed è l'occasione per
una spettacolare sequenza documentaria fotografata con maestria da
Vittorio Storaro, sulle note del Parsifal. "L'ho rubato da te"
dice Wagner a Liszt, e Liszt risponde: ma che brano era? Liszt
insiste, tre volte, per far ascoltare la sua Ave Maria a Wagner, che
però non è interessato. Wagner "rubò" molto, almeno due
temi importanti, a Mendelssohn più che a Liszt, ma Tony Palmer qui
non lo dice.
A 2h16 Liszt ricorda a Wagner di miss
Carrie Pringle, sua ammiratrice, "fanciulla in fiore, almeno
finché non sei arrivato tu...". Liszt parla di religione e dice
"Dio è stata la mia forza", ma Wagner alza le spalle.
Wagner ha diretto alcune rappresentazioni del Parsifal; è deluso da
Bismarck che ha concesso agli ebrei pari diritti con i tedeschi, è
pesantemente razzista verso il direttore d'orchestra Hermann Levi
però dice "siamo ancora amici". Tra gli amici, Wagner
ricorda il compositore Peter Cornelius e l'allievo Karl Ritter ("un
idiota ma utile": la madre di Ritter finanziò a lungo Wagner).
Ricordo di Ravello, sempre con il pittore Joukowski (Paul
Schukowsky). Wagner dice che chi lo accusa di essere arrogante non ha
capito niente. Altri amici nel ricordo: Tausig, che si fece garante
dei suoi debiti (altro ebreo!), la prima moglie Minna... A Sorrento
Wagner ritrovò Nietzsche, molto malato, "non siamo più amici".
Poi ripensa anche a Ludwig, sulle note del Parsifal.
A 2h21 Liszt gli dice che considera il
Parsifal "un inizio" (nella realtà, Wagner aveva ancora
pochi mesi di vita). Wagner va da Cosima e le dice che suo padre è
un ipocrita, che la sua Ave Maria proprio non la vuol ascoltare ma
lui insiste, e di mandarlo via che proprio non ne può più. Liszt
sale su una gondola, se ne va via da Venezia e da Wagner. Qui vediamo
la bara, i funerali veneziani di Wagner (un anticipo, manca poco) che
ci ricollegano all'inizio del film. Wagner al pianoforte, le ragazze
al bagno con il figlio Siegfried; poi Cosima; infine Siegfried
accanto al padre al pianoforte.
A 2h25 i ministri bavaresi concludono
che è ora che Ludwig se ne vada, la sua follia è ormai evidente. A
discuterne sono Lutz, Pfistermeister e Pfeuffer. Poi arriva una
lettera per Wagner che viene ricevuta da Cosima, a tavola: è Miss
Pringle, una ragazza inglese che dice che non può vivere senza di
lui. Cosima va da Wagner, che è nel suo studio, e gliela porta, ma
Wagner ha un malore e muore fra le sue braccia. E' il 13 febbraio
1883. Il narratore conclude la storia: Ludwig morirà tre anni dopo
Wagner, annegato e suicida-omicida. Cosima visse quarantasette anni
dopo la morte di Wagner. Bayreuth è ancora lì, "e Wagner?
beh..."
Finale con musica dal Parsifal, quasi un sipario
su Wagner nel suo studio. Sui titoli di coda l'Ave Maria di Liszt,
per coro.
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