lunedì 1 luglio 2019

Il maestro di violino (2015)


Il maestro di violino (Tudo que aprendemos juntos, 2015) Scritto e diretto da Sergio Machado. Sceneggiatura: Maria Adelaide Amaral, Marcelo Gomes, Sergio Machado, Marta Nehring. Fotografia: Marcelo Durst. Musiche per il film: Alexandre Guerra, Felipe De Souza. Interpreti: Lázaro Ramos, Kaique Jesus, Elzio Vieira, Sandra Corveloni, Fernanda De Freitas, e molti altri. Durata: 100’
 
"Il maestro di violino", che ha per titolo originale "Tutto ciò che apprendiamo insieme", racconta la storia vera della nascita dell'orchestra sinfonica di Heliopolis, a San Paolo in Brasile. I titoli di testa dicono che il film è ispirato al testo "Acorda Brasil" di Antonio Ermirio de Moraes (1928-2014) industriale e mecenate brasiliano; un testo teatrale è all'origine del film.
La storia raccontata è quella del violinista Laerte, interpretato da Lazaro Ramos (afroamericano), che durante l'audizione per il posto di primo violino per un'importante orchestra ha un blocco nervoso e non riesce a suonare. Era il sogno della sua vita, oltre che uno stipendio sicuro, ed era ben preparato ma non ce l'ha fatta. La vita però continua, un amico lo convince a ritentare l'anno successivo ma per il momento bisogna pagare l'affitto e le spese correnti, e quindi Laerte accetta controvoglia il posto di insegnante di musica in una scuola di un quartiere malfamato, una favela come si dice nel film. Un po' alla volta Laerte entrerà in sintonia con ragazzi e ragazze, insegnerà loro a leggere la musica (prima suonavano praticamente ad orecchio), darà loro una forte motivazione e ritroverà se stesso nel finale, riuscendo a superare finalmente l'audizione e guidando i ragazzi nel saggio finale dell'anno scolastico, primo passo verso l'orchestra stabile di Heliopolis che esiste tuttora. Ben raccontata dal regista Sergio Machado, con uno stile che ricorda molto quello di Ken Loach e quindi senza dimenticare la realtà della favela (spaccio di droga e altre criminalità comprese, con la morte drammatica di uno dei ragazzi durante un inseguimento con la polizia), è una storia esemplare, di quelle che fanno sperare in un futuro migliore.


In rete ho raccolto un po' di informazioni, le riporto qui in parte con l'indicazione del sito di provenienza per chi volesse approfondire.
dal sito www.solomente.it  :
"Il film si ispira alla storia dell’Istituto Baccarelli, uno dei progetti di inclusione sociale di maggior successo del paese. Iniziò nel 1996, dopo che un incendio distrusse parte della comunità di Heliopolis, la seconda favela più grande dell’America latina. Toccato da questa tragedia, il maestro Silvio Baccarelli iniziò ad insegnare musica classica ai teenagers della comunità. Oggi l’Istituto Baccarelli ha più di 4000 studenti ogni anno. L’Orchestra ha come maestro l’acclamato Isaac Karabtchevsky. I bambini di Heliopolis hanno già suonato in Europa, hanno avuto l’opportunità di essere condotti da Zubin Mehta, di suonare con il violinista Joshua Bell, di esibirsi di fronte a Papa Benedetto XVI e di aver fatto commuovere Ennio Morricone (...)".

dal sito del Festival di Locarno:
"La più celebre orchestra giovanile composta da ragazzi tolti dalla strada è certamente l'Orquestra Simón Bolívar fondata in Venezuela da José Antonio Abreu, sostenuta da direttori come Claudio Abbado e capace di lanciare una giovane bacchetta come Gustavo Dudamel, diventando modello per progetti simili in tutto il mondo. In Brasile il “sistema Abreu” ha ispirato l'Instituto Baccarelli di São Paulo, che nel 1996 ha raccolto 36 giovani del quartiere di Heliópolis, il più grande e degradato della metropoli, convincendoli ad imbracciare violini e violoncelli invece di ingrossare le fila delle bande che controllavano la favela, dando così origine alla Orquestra Sinfônica Heliópolis, di cui Zubin Mehta è diventato patron nel 2005. (...)

 
dal sito dell'Istituto Baccarelli:
Nel 1996, dopo un grande incendio ad Heliopolis, il maestro Silvio Baccarelli decise di insegnare musica a 36 bambini e ragazzi della comunità, come modo per ridurre le sofferenze delle famiglie e contibuto all'autostima e all'educazione dei giovani. Per l'inizio dell'attività il maestro rese accessibile una sua proprietà, l'Auditorium Baccarelli di Vila Clementino. Dei partecipanti allo stage iniziale sono rimasti due degli allievi di Baccarelli, i fratelli Edilson ed Edmilson Venturelli. (...) Oggi l'Istituto ha una grande struttura alloggiata in due edifici, dove si esercitano 5 orchestre, 14 cori, 23 gruppi di educazione musicale, 6 gruppi da camera e 2 ensembles, in aggiunta a lezioni di gruppo e individuali affidate a 68 insegnanti. Oltre ai concerti per la comunità di Heliópolis, in chiese, ospedali, scuole, e alle apparizioni stagionali alla Sala São Paulo e MASP, le formazioni del Baccarelli Institute sono frequentemente invitate ad esibirsi in importanti centri culturali, festival musicali e altri prestigiosi eventi. Gli studenti hanno avuto stages con direttori come Zubin Mehta, Peter Gülke, Yutaka Sado, accompagnati da Julian Rachlin, Erik Schumann, Domenico Nordio, Leonard Elschenbroich, Arnaldo Cohen, Jean-Louis Steuerman, Antonio Meneses, Ricardo Castro, Paula Almerares e anche da famosi interpreti come Ivete Sangalo, Milton Nascimento, João Bosco, Luiz Melodia, Lenine, Paula Lima, Toquinho, Fafá de Belém e Ivans Lins. I gruppi hanno suonato ai teatri municipali di São Paulo e Rio de Janeiro, a Gasteig in Germania e al Muziekgebouw in Olanda, e hanno partecipato ad eventi come il Beethoven Festival (Bonn, Germany) e al Rock in Rio, con Mike Patton.
dal sito del Festival di Giffoni Valle Piana:
Dichiarazione del regista Sergio Machado: "Sono figlio di musicisti e ho trascorso parte della mia infanzia circondato da un'orchestra. Mio padre suonava la tuba e il pianoforte, e mia madre era fagottista dell’orchestra Sinfonica dell'Università di Bahia. Erano entrambi studenti e non potevano permettersi una bambinaia, così sono cresciuto tra gli strumenti ascoltando musica classica. Ho anche studiato il pianoforte e il violino, ma non ho mai preso lo studio sul serio per la mia mancanza di talento musicale. Il film ha riportato a galla molti ricordi che erano sbiaditi ed è, senza dubbio, un omaggio ai miei genitori. Ciò che l’ha reso un progetto personale è anche quanto io mi senta vicino al dilemma del personaggio: un violinista che ha una crisi nervosa a un provino e deve affrontare la possibilità di non essere in grado di fare ciò per cui si è preparato per tutta la sua vita. […] Ho deciso di diventare un regista quando ero ancora un ragazzo e non ho mai considerato la possibilità di fare qualcos'altro. La paura del personaggio principale è anche la mia paura che un giorno, per una qualche ragione, potrei non essere in grado di fare un film. Negli ultimi due anni, la musica è riemersa come parte della mia vita. Quando mio figlio che ha 10 anni, dopo una visita al set di THE VIOLIN THEACHER, mi ha chiesto di imparare a suonare il violino. Ogni giorno sono sempre più impressionato vedendo come migliori la sua disciplina e aumenti la sua autostima grazie alla pratica di uno strumento. Imparando a suonare, Jorge è anche cresciuto ed è cresciuta la sua fiducia. Sta migliorato velocemente e si sta preparando a far parte dell'Orchestra Sinfonica di Heliopolis, quella alla quale è ispirato il film”.


Si può ancora aggiungere che l'orchestra che si vede nel film, quella per l'audizione di Laerte, è la OSESP, orchestra sinfonica di San Paolo. Esiste dal 1954, ed è una delle maggiori orchestre sinfoniche dell'America Latina. Nel film la vediamo sotto la guida di una donna come direttore d'orchestra, ma non sono riuscito a rintracciarne il nome anche perché i titoli di coda sono purtroppo tagliati nelle visioni tv, un gran brutto vizio per il quale auguro da sempre qualche mal di denti ai funzionari televisivi addetti alla cosa ("per rispettare i tempi", dicono: ma i tempi di cosa? alle due di notte, magari...)
Non sono riuscito a trovare nemmeno la lista delle musiche eseguite, e di questo mi dispiace molto. Devo quindi andare a memoria, faccio quello che posso e spero di non fare troppi errori:
- "Erbarme dich, mein Gott" (in tedesco!) di Johann Sebastian Bach, dalla "Passione secondo San Matteo", è eseguita nel saggio finale, con la voce solista della ragazza che avevamo ascoltato canticchiare senza impegno all'iniziare del film, qui molto brava e intensa.
- Un Capriccio di Paganini è suonato da Laerte quando si trova davanti ai due malavitosi che lo minacciano.
- Il "Danubio blu" di Johann Strauss è eseguito alla festa in casa dello spacciatore.
- Il "Concerto per violino n.3" di Mozart, con pianoforte, è eseguito nell'audizione di Laerte con l'OSESP
- "twinkle twinkle little star" è la famosa canzoncina con cui si imparano le note musicali, quella da cui si vede costretto a ricominciare Laerte quando si accorge che i suoi studenti non sanno leggere la musica ("se avessi suonato questa davanti alla pistola spianata, ti avrebbero sparato" gli dice ridendo uno dei ragazzi la mattina dopo l'aggressione)
- Il "Canone di Pachelbel" è il brano che Laerte insegna ai ragazzi quando cominciano a suonare un po' meglio.
- Alcune improvvisazioni su temi di Bach, per violino e banjo, sono suonate dai due ragazzi nella casa degli spacciatori loro amici.
- Una sinfonia di Ciaikovskij è suonata dall'Osesp con Laerte come primo violino
- l'Adagio di Samuel Barber è suonato dall'Osesp quando Laerte viene rimproverato dalla direttrice d'orchestra.
 


Di questo film viene segnalato su www.imdb.com  un remake nel 2017, "La mélodie", film francese con attori dai nomi arabi. Sotto il titolo "Il maestro di violino" troverete anche un film italiano degli anni '70 tutt'altro che memorabile, con Domenico Modugno: mi serve per ricordare che anche i migliori musicisti, come il Laerte del film, hanno pur bisogno di guadagnare qualcosa, di tanto in tanto, senza guardare troppo per il sottile.

 
(le immagini vengono da www.imdb.com )
 

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