Il maestro di violino (Tudo que
aprendemos juntos, 2015) Scritto e diretto da Sergio Machado.
Sceneggiatura: Maria Adelaide Amaral, Marcelo Gomes, Sergio Machado,
Marta Nehring. Fotografia: Marcelo Durst. Musiche per il film:
Alexandre Guerra, Felipe De Souza. Interpreti: Lázaro Ramos, Kaique
Jesus, Elzio Vieira, Sandra Corveloni, Fernanda De Freitas, e molti
altri. Durata: 100’
"Il maestro di violino", che
ha per titolo originale "Tutto ciò che apprendiamo insieme",
racconta la storia vera della nascita dell'orchestra sinfonica di
Heliopolis, a San Paolo in Brasile. I titoli di testa dicono che il
film è ispirato al testo "Acorda Brasil" di Antonio
Ermirio de Moraes (1928-2014) industriale e mecenate brasiliano; un
testo teatrale è all'origine del film.
La storia raccontata è quella
del violinista Laerte, interpretato da Lazaro Ramos (afroamericano),
che durante l'audizione per il posto di primo violino per
un'importante orchestra ha un blocco nervoso e non riesce a suonare.
Era il sogno della sua vita, oltre che uno stipendio sicuro, ed era
ben preparato ma non ce l'ha fatta. La vita però continua, un amico
lo convince a ritentare l'anno successivo ma per il momento bisogna
pagare l'affitto e le spese correnti, e quindi Laerte accetta
controvoglia il posto di insegnante di musica in una scuola di un
quartiere malfamato, una favela come si dice nel film. Un po' alla
volta Laerte entrerà in sintonia con ragazzi e ragazze, insegnerà
loro a leggere la musica (prima suonavano praticamente ad orecchio),
darà loro una forte motivazione e ritroverà se stesso nel finale,
riuscendo a superare finalmente l'audizione e guidando i ragazzi nel
saggio finale dell'anno scolastico, primo passo verso l'orchestra
stabile di Heliopolis che esiste tuttora. Ben raccontata dal regista
Sergio Machado, con uno stile che ricorda molto quello di Ken Loach e
quindi senza dimenticare la realtà della favela (spaccio di droga e
altre criminalità comprese, con la morte drammatica di uno dei
ragazzi durante un inseguimento con la polizia), è una storia
esemplare, di quelle che fanno sperare in un futuro migliore.
In rete ho raccolto un po' di
informazioni, le riporto qui in parte con l'indicazione del sito di
provenienza per chi volesse approfondire.
dal sito www.solomente.it :
"Il film si ispira alla storia
dell’Istituto Baccarelli, uno dei progetti di inclusione sociale di
maggior successo del paese. Iniziò nel 1996, dopo che un incendio
distrusse parte della comunità di Heliopolis, la seconda favela più
grande dell’America latina. Toccato da questa tragedia, il maestro
Silvio Baccarelli iniziò ad insegnare musica classica ai teenagers
della comunità. Oggi l’Istituto Baccarelli ha più di 4000
studenti ogni anno. L’Orchestra ha come maestro l’acclamato Isaac
Karabtchevsky. I bambini di Heliopolis hanno già suonato in Europa,
hanno avuto l’opportunità di essere condotti da Zubin Mehta, di
suonare con il violinista Joshua Bell, di esibirsi di fronte a Papa
Benedetto XVI e di aver fatto commuovere Ennio Morricone (...)".
dal sito del Festival di Locarno:
"La più celebre orchestra
giovanile composta da ragazzi tolti dalla strada è certamente
l'Orquestra Simón Bolívar fondata in Venezuela da José Antonio
Abreu, sostenuta da direttori come Claudio Abbado e capace di
lanciare una giovane bacchetta come Gustavo Dudamel, diventando
modello per progetti simili in tutto il mondo. In Brasile il “sistema
Abreu” ha ispirato l'Instituto Baccarelli di São Paulo, che nel
1996 ha raccolto 36 giovani del quartiere di Heliópolis, il più
grande e degradato della metropoli, convincendoli ad imbracciare
violini e violoncelli invece di ingrossare le fila delle bande che
controllavano la favela, dando così origine alla Orquestra Sinfônica
Heliópolis, di cui Zubin Mehta è diventato patron nel 2005. (...)
dal sito dell'Istituto Baccarelli:
Nel 1996, dopo un grande incendio ad
Heliopolis, il maestro Silvio Baccarelli decise di insegnare musica a
36 bambini e ragazzi della comunità, come modo per ridurre le
sofferenze delle famiglie e contibuto all'autostima e all'educazione
dei giovani. Per l'inizio dell'attività il maestro rese accessibile
una sua proprietà, l'Auditorium Baccarelli di Vila Clementino. Dei
partecipanti allo stage iniziale sono rimasti due degli allievi di
Baccarelli, i fratelli Edilson ed Edmilson Venturelli. (...) Oggi
l'Istituto ha una grande struttura alloggiata in due edifici, dove si
esercitano 5 orchestre, 14 cori, 23 gruppi di educazione musicale, 6
gruppi da camera e 2 ensembles, in aggiunta a lezioni di gruppo e
individuali affidate a 68 insegnanti. Oltre ai concerti per la
comunità di Heliópolis, in chiese, ospedali, scuole, e alle
apparizioni stagionali alla Sala São Paulo e MASP, le formazioni del
Baccarelli Institute sono frequentemente invitate ad esibirsi in
importanti centri culturali, festival musicali e altri prestigiosi
eventi. Gli studenti hanno avuto stages con direttori come Zubin
Mehta, Peter Gülke, Yutaka Sado, accompagnati da Julian Rachlin,
Erik Schumann, Domenico Nordio, Leonard Elschenbroich, Arnaldo Cohen,
Jean-Louis Steuerman, Antonio Meneses, Ricardo Castro, Paula
Almerares e anche da famosi interpreti come Ivete Sangalo, Milton
Nascimento, João Bosco, Luiz Melodia, Lenine, Paula Lima, Toquinho,
Fafá de Belém e Ivans Lins. I gruppi hanno suonato ai teatri
municipali di São Paulo e Rio de Janeiro, a Gasteig in Germania e al
Muziekgebouw in Olanda, e hanno partecipato ad eventi come il
Beethoven Festival (Bonn, Germany) e al Rock in Rio, con Mike Patton.
dal sito del Festival di Giffoni Valle
Piana:
Dichiarazione del regista Sergio
Machado: "Sono figlio di musicisti e ho trascorso parte della
mia infanzia circondato da un'orchestra. Mio padre suonava la tuba e
il pianoforte, e mia madre era fagottista dell’orchestra Sinfonica
dell'Università di Bahia. Erano entrambi studenti e non potevano
permettersi una bambinaia, così sono cresciuto tra gli strumenti
ascoltando musica classica. Ho anche studiato il pianoforte e il
violino, ma non ho mai preso lo studio sul serio per la mia mancanza
di talento musicale. Il film ha riportato a galla molti ricordi che
erano sbiaditi ed è, senza dubbio, un omaggio ai miei genitori. Ciò
che l’ha reso un progetto personale è anche quanto io mi senta
vicino al dilemma del personaggio: un violinista che ha una crisi
nervosa a un provino e deve affrontare la possibilità di non essere
in grado di fare ciò per cui si è preparato per tutta la sua vita.
[…] Ho deciso di diventare un regista quando ero ancora un ragazzo
e non ho mai considerato la possibilità di fare qualcos'altro.
La paura del personaggio principale è anche la mia paura che un
giorno, per una qualche ragione, potrei non essere in grado di fare
un film. Negli ultimi due anni, la musica è riemersa come parte
della mia vita. Quando mio figlio che ha 10 anni, dopo una visita al
set di THE VIOLIN THEACHER, mi ha chiesto di imparare a suonare il
violino. Ogni giorno sono sempre più impressionato vedendo come
migliori la sua disciplina e aumenti la sua autostima grazie alla
pratica di uno strumento. Imparando a suonare, Jorge è anche
cresciuto ed è cresciuta la sua fiducia. Sta migliorato velocemente
e si sta preparando a far parte dell'Orchestra Sinfonica di
Heliopolis, quella alla quale è ispirato il film”.
Si può ancora aggiungere che
l'orchestra che si vede nel film, quella per l'audizione di Laerte, è
la OSESP, orchestra sinfonica di San Paolo. Esiste dal 1954, ed è
una delle maggiori orchestre sinfoniche dell'America Latina. Nel film
la vediamo sotto la guida di una donna come direttore d'orchestra, ma
non sono riuscito a rintracciarne il nome anche perché i titoli di
coda sono purtroppo tagliati nelle visioni tv, un gran brutto vizio
per il quale auguro da sempre qualche mal di denti ai funzionari
televisivi addetti alla cosa ("per rispettare i tempi",
dicono: ma i tempi di cosa? alle due di notte, magari...)
Non sono riuscito a trovare nemmeno la
lista delle musiche eseguite, e di questo mi dispiace molto. Devo
quindi andare a memoria, faccio quello che posso e spero di non fare
troppi errori:
- "Erbarme dich, mein Gott"
(in tedesco!) di Johann Sebastian Bach, dalla "Passione secondo
San Matteo", è eseguita nel saggio finale, con la voce solista
della ragazza che avevamo ascoltato canticchiare senza impegno
all'iniziare del film, qui molto brava e intensa.
- Un Capriccio di Paganini è suonato
da Laerte quando si trova davanti ai due malavitosi che lo
minacciano.
- Il "Danubio blu" di Johann
Strauss è eseguito alla festa in casa dello spacciatore.
- Il "Concerto per violino n.3"
di Mozart, con pianoforte, è eseguito nell'audizione di Laerte con
l'OSESP
- "twinkle twinkle little star"
è la famosa canzoncina con cui si imparano le note musicali, quella
da cui si vede costretto a ricominciare Laerte quando si accorge che
i suoi studenti non sanno leggere la musica ("se avessi suonato
questa davanti alla pistola spianata, ti avrebbero sparato" gli
dice ridendo uno dei ragazzi la mattina dopo l'aggressione)
- Il "Canone di Pachelbel" è
il brano che Laerte insegna ai ragazzi quando cominciano a suonare un
po' meglio.
- Alcune improvvisazioni su temi di
Bach, per violino e banjo, sono suonate dai due ragazzi nella casa
degli spacciatori loro amici.
- Una sinfonia di Ciaikovskij è
suonata dall'Osesp con Laerte come primo violino
- l'Adagio di Samuel Barber è suonato
dall'Osesp quando Laerte viene rimproverato dalla direttrice
d'orchestra.
Di questo film viene segnalato su
www.imdb.com un remake nel 2017, "La mélodie", film
francese con attori dai nomi arabi. Sotto il titolo "Il maestro di
violino" troverete anche un film italiano degli anni '70
tutt'altro che memorabile, con Domenico Modugno: mi serve per
ricordare che anche i migliori musicisti, come il Laerte del film,
hanno pur bisogno di guadagnare qualcosa, di tanto in tanto, senza
guardare troppo per il sottile.
(le immagini vengono da www.imdb.com )
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