venerdì 25 agosto 2017

Giuseppe Di Stefano


 
Milanese siciliano, o siciliano milanese, grande e molto amato tenore, 1921-2008: Giuseppe Di Stefano non ha certo bisogno di essere presentato. Divertente e discontinua, in linea con il personaggio, è la sua biografia cinematografica:
- 1949: "Der Rosenkavalier" (Richard Strauss); dirige Fritz Reiner al Metropolitan, con Eleanor Steber, Rise Stevens, Erna Berger. Di Stefano è ovviamente il cantante italiano.
- 1953: "La cobarde", film messicano, regia di Julio Bracho, con Irasema Dilian; di questo film non so niente di niente. Il personaggio di Giuseppe Di Stefano è "un cantante".
- 1953: "Canto per te", regia di Marino Girolami ci sono Helene Rémy, Carlo Campanini e Ave Ninchi. Di Stefano è il protagonista, probabilmente un film su misura “stile Gigli”
- 1963: "Bonsoir Kathryn", serie tv tedesca in molte puntate (1957-1964) con Caterina Valente a condurre e molti ospiti, soprattutto cantanti di musica leggera. Di Stefano appare in un episodio solo, datato 1963.
 
- 1970: "Vita di Meucci", per la Rai; regia di Daniele D’Anza, cinque puntate per la Rai, protagonista Paolo Stoppa. La presenza di Giuseppe Di Stefano (nei panni di un tenore) è giustificata dal fatto che Antonio Meucci lavorava nei teatri e l'idea del telefono gli venne per far comunicare il palcoscenico con macchinisti, maestranza, orchestra, eccetera.
- 1995, "Lo zio di Brooklyn", regia di Ciprì e Maresco. Giuseppe Di Stefano è uno dei due boss mafiosi.

 
Una delle immagini che porto qui proviene da un sito (tonyassante.com - editorialegliolmi.it) che va segnalato perché rende disponibile una bella intervista di Renzo Allegri dove Di Stefano passa in rassegna quasi tutta la sua carriera e la sua vita. Su questo sito però c'è un refuso incredibile: GIUSETTE DI STEFANO, con le due T belle grandi e proprio nel titolo. Spero che nel frattempo sia stato corretto...

 
 

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