Richard Wagner (1913) Regia di Carl
Froelich e William Wauer. Scritto da William Wauer. Produzione
Messter Film Berlino. Musiche di Giuseppe Becce, con citazioni da
Mozart, Rossini e Wagner, a cura di Bernd Schultes. Deutsche Staats
Philharmonie Rheinland-Pfalz dir. Frank Strobel. (Eye Film Institute
Amsterdam, FW Murnau Stiftung Wiesbaden; restauro a cura Haghefilm
Amsterdam) Interpreti: Giuseppe Becce (Wagner), Manny Ziener (Minna),
Olga Engl (Cosima), Ernst Reicher (Ludwig II), Miriam Horwitz
(Mathilde Wesendonck). Durata: 1h44'
Nel 1913 ricorre il centenario della
nascita di Richard Wagner, e il cinema (appena nato o quasi) lo
festeggia con un film biografico; nel 2013, per il bicentenario, il
film verrà restaurato e trasmesso da Art'e, che organizza per
l'occasione una proiezione cinematografica con orchestra, come si
usava nei cinema già ad inizio Novecento. E' ancora oggi un buon
film, ben scritto e visibile con piacere, che ripercorre con
correttezza la vita di Richard Wagner. La musica originale del film
non è però di Richard Wagner, perchè gli eredi del compositore
misero il veto all'utilizzo di brani wagneriani. Una cosa un po'
strana, perché leggendo "L'opera d'arte dell'avvenire" e
altri testi di Wagner il pensiero corre subito al cinema (l'orchestra
invisibile, come a Bayreuth, e le didascalie dei suoi libretti che
disegnano scenografie impossibili a teatro ma possibili al
cinema...), ma così è andata. I produttori del film si rivolsero
dunque, per le musiche, all'attore che impersonava Wagner, e che era
anche musicista: il vicentino Giuseppe Becce. Becce recita come
attore solo in questo film e in un altro dello stesso anno, e in
seguito abbandonerà la recitazione e si dedicherà completamente
alla musica per film, lavorando per il cinema fino agli anni '50.
Come attore Becce è molto bravo e credibile, il suo Wagner piace e
convince ed è molto divertente l'uso della musica fatto da Becce,
con inserti da Mozart, Rossini e brevissime citazioni da Wagner (quel
poco che era possibile fare, non avendo accesso agli originali). Nel
riassunto del film che sto per fare qui sotto userò per comodità la
dizione "colonna sonora": va ricordato che la colonna
sonora vera e propria fa parte solo del cinema sonoro (è la
"colonna" che scorre di fianco ai fotogrammi). La versione di Art'e (visibile su youtube) dura 1h44', esiste
un'altra versione su youtube che dura venti minuti di meno.
Sono molto interessanti le riprese in
teatro, quasi sempre viste da un palco; oggi possono sembrare
rudimentali ma se si pensa alla data in cui fu realizzato il film, a
solo diciotto anni dalla proiezione dei Lumière, viene spontaneo
rendere omaggio alla bravura tecnica dei registi del film, Carl
Froelich e William Wauer.
Si inizia con un busto di Wagner che ruota su se stesso, fermandosi sul profilo; vediamo poi Wagner a otto anni, con il patrigno che spera che abbia talento per la musica. Wagner bambino suona "Ein mädchen oder weibchen" dal Flauto Magico, poi ascoltiamo in orchestra le danze dal Don Giovanni, accenni alle sinfonie di Mozart, "Eine kleine Nachtmusik". La scelta musicale di Giuseppe Becce per descrivere l'infanzia di Wagner è quindi Mozart.
Nel 1834 Richard Wagner conosce e sposa
Minna; nel 1836 arrivano i primi debiti per arredare la casa. I
debiti saranno la costante nella vita di Richard Wagner.
Nel 1838 Wagner è a Riga, per il suo
primo impiego stabile; avendo uno stipendio fisso comincia a spendere
troppo e ha grossi problemi con i creditori. Qui Becce mette Rossini,
"La gazza ladra" in prova d'orchestra con Wagner che
dirige, e poi "zitti zitti piano piano" dal Barbiere di
Siviglia per la fuga rocambolesca dei Wagner dai creditori.
Nel 1839 Wagner è a Parigi, e il
viaggio per mare da Riga ispira "L'Olandese Volante"; Becce
ne fa citazione nella colonna sonora (poche battute, ma bastano per
identificare l'opera). A Parigi Wagner scrive il Rienzi; Meyerbeer
gli scrive una lettera di raccomandazione (nel film Meyerbeer appare
annoiato ma gentile) per l'Opera, ma la raccomandazione non avrà
effetto. Wagner si reca quindi da Liszt (che appare molto più alto
di lui); sta scrivendo Der Fliegende Holländer, nel frattempo litiga
con Minna, non ha soldi per la legna del camino e rompe la sedia per
scaldarsi. Temi da Der Fliegende Holländer in colonna sonora.
Nel 1842 il "Rienzi" è
accettato a Dresda: gliene dà notizia da Lipsia il cognato Brockhaus,
aggiungendo che ci sono anche dei soldi come anticipo. Wagner è
contento e fa la pace con Minna. A Dresda ci sarà grande successo
per Rienzi (si vedono scene in palcoscenico, con Wagner nel palco) e
Wagner va a prendere gli applausi con i cantanti.
Al minuto 39, Wagner ha trent'anni ed è
kapellmeister a Dresda; ricomincia a spendere e fare debiti. Becce
mette in colonna sonora la Sinfonia Pastorale di Beethoven.
Nel 1843 c'è il fiasco per Der
Fliegende Holländer (temi da Der Fliegende Holländer in colonna
sonora); ne vediamo scene in palcoscenico, come per Rienzi.
Al minuto 42 Wagner fa il bagno (dietro
la tenda) e così nasce il Tannhäuser. Arrivano ancora i creditori,
che lo interrompono mentre compone. Becce mette temi di Beethoven in
colonna sonora.
Al minuto 46 Wagner viene chiamato a
rapporto dall'intendente del Re; si è creato molte antipatie, "si
crede di essere meglio di Meyerbeer". Gli viene mostrata una
lettera del re, firmata Augustus Rex, in cui si chiedono le sue
dimissioni.
Nel 1845, va male anche la prima del
Tannhäuser; ne vediamo scene in palcoscenico e il pubblico che
scuote la testa e se ne va. Becce mette cenni della musica del
Tannhäuser nella colonna sonora.
Al minuto 48, Wagner incontra
l'anarchico Bakunin (con la Marsigliese di sottofondo), poi Bakunin
esce tra la folla in compagnia di Wagner. Wagner tiene un comizio a
favore di Bakunin; seguono i moti del 1849 a Dresda, le barricate.
Becce mette l'ouverture del "Guglielmo Tell" di Rossini.
Wagner riesce fortunosamente a sfuggire all'arresto, ma è ricercato.
Al minuto 55, a Weimar, Liszt aiuta Wagner a fuggire in Svizzera
(ascoltiamo ancora la Marsigliese). Vediamo il mandato d'arresto per
Wagner affisso per le strade a Dresda.
Nel 1852, a Zurigo, Wagner recita il
poema dei Nibelunghi agli amici; nelle immagini del film ne vediamo
alcune scene: Wotan con Loge e Alberich (quella dell'elmo, che però
è un berretto, come nella leggenda originale e come sarà nel film
di Fritz Lang dieci anni dopo), il risveglio di Brunilde dal
Sigfrido, Wotan con Erda, il funerale di Sigfrido. Becce in colonna
sonora imita i temi wagneriani, senza vere e proprie citazioni tranne
la morte di Sigfrido che è ben riconoscibile (poche note, come
sempre). E' da notare il lavoro molto intelligente fatto da Becce
sulla musica di Wagner.
A 1h04' troviamo Mathilde Wesendonck e
la nascita del Tristano; Minna però è gelosa e fa scenate. Il
marito di Mathilde interviene, vediamo una scena a quattro dove Minna
deve ritirarsi perchè il marito della Wesendonck, presenti anche
Wagner e Mathilde, spiega che non c'è niente da nascondere e che la
dedica sulla partitura è davvero poca cosa. Alla fine della
spiegazione, Herr Wesendonck stringe la mano al musicista facendo
capire che non tiene conto dei sospetti su Wagner e Mathilde
denunciati da Minna.
Nel 1858 Wagner divorzia da Minna; la
didascalia dice che il musicista resta in solitudine e vive solo per
il suo lavoro, ma nella realtà Wagner aveva già iniziato la sua
relazione con Cosima.
A 1h10' Wagner è a Stoccarda, dove nel
1864 riceve un messaggio da Ludwig II di Baviera che lo invita alla
sua corte. A 1h14' Wagner è a Monaco di Baviera, dove "ministri
e gesuiti" tentano di comperarsi ("to bribe" nella
didascalia inglese) il suo favore, cercando anche di coinvolgere
Wagner nella fondazione di una banca cattolica, ma Wagner non firma.
Nel 1865 la prima rappresentazione del
"Tristano" a Monaco, al Residenz Theater. Vediamo la prova
generale a cui assiste solo Ludwig. Ministri e gesuiti continuano a
tramare contro Wagner, bersaglio facile per le sue spese folli
finanziate dal re con denaro pubblico. Pfistermeier, ministro di
Ludwig, fa pagare Wagner in monete e banconote di piccolo taglio, con
pacchi voluminosi e ben visibili, così il popolo vede la consegna e
protesta per lo sperpero. A Wagner vengono anche rimproverate le
barricate di Dresda, lo si chiama spia. Quarantamila cittadini
firmano una petizione contro Wagner, e Ludwig si fa convincere ad
allontanarlo dalla Baviera; però gli scrive una lunga lettera di
scuse. Ludwig ha il busto di Wagner sulla scrivania. Qui Becce usa
musica di sua composizione, musica originale scritta per il film, che ricorda molto Puccini nell'orchestrazione
A 1h29 Wagner è a Lucerna, dove scrive
i Maestri Cantori; "vede" i personaggi come
un'allucinazione (Pirandello?) Riceve la visita di Ludwig, che
vediamo arrivare in una barca con davanti un cigno (ma non è il
cigno a trainare la barca, è solo un'impressione). Wagner viene
presentato come anziano e malato, Ludwig invece è prestante e
giovane, non c'è nessun segno della follia di Ludwig in questo film.
A 1h33 vediamo finalmente Cosima,
alternata con le immagini di Brunilde nel "Sigfrido" già
viste in precedenza.
Nel 1873-75 arriva il progetto di
Bayreuth, un nuovo teatro costruito appositamente per Wagner e
finanziato da Ludwig. A 1h35 il Festspielhaus di Bayreuth è pronto;
vediamo Wagner a Villa Wahnfried. Nel 1876 viene rappresentato il
ciclo dei Nibelunghi a Bayreuth, presenti Wilhelm I di Prussia e
Ludwig II di Baviera. Nel 1882 c'è la prima rappresentazione del
Parsifal, destinato a essere rappresentato solo a Bayreuth. Wagner
presenta a Ludwig la moglie Cosima e i tre figli; vediamo alcune
scene del Parsifal: Amfortas risanato dalla lancia, il Graal, lo
svenimento di Kundry. Il 13 febbraio 1883 Wagner muore a Venezia;
Becce sceglie l'Eroica di Beethoven.
Nel finale, con una bella idea registica, uno alla volta
i suoi personaggi rendono omaggio a Wagner. L'ultimo ad apparire è
Sigfrido.
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