I figli del secolo (Les enfants du
siècle, 1999). Regia di Diane Kurys. Scritto da Diane Kurys e Murray
Head. Fotografia di Vilko Filac. Musiche di Bellini, Allegri, Liszt,
Schumann, Schubert, Lanner, Eichner, e altri. Musiche per il film di
Luis Bacalov. Interpreti: Juliette Binoche (George Sand), Benoit
Magimel (Alfred de Musset), Stefano Dionisi (il dottor Pagello),
Denis Podalydev (Sainte Beuve) Olivier Foubert (fratello di Alfred),
Marie France Mignal (madre di Alfred), Karin Viard (Marie Dorval),
Patrick Chesnay (Planche), e molti altri. Durata: due ore e dieci
minuti
"I figli del secolo" è un
film francese del 1999, diretto da Diane Kurys, che racconta
l'incontro fra George Sand e Alfred de Musset, nel 1834 circa. E' un
argomento di cui non mi sono mai occupato, perciò mi limito a
segnalarne la parte musicale, molto interessante, facendo una breve
descrizione di tutto il resto. Il film piace, molto ben fatta la
ricostruzione storica, bravi attori e attrici, la regia è attenta e
discreta; l'azione si svolge tra Parigi e Venezia.
Molto bella la sequenza iniziale, sui
titoli di testa: la composizione in tipografia della prima pagina del
libro di de Musset che ha lo stesso titolo del film. E' a tutti gli
effetti un breve documentario sulla stampa di un libro: la scelta dei
caratteri, l'allineamento, il martelletto, la corda girata con
precisione intorno alla pagina appena composta, l'inchiostro, il
rullo, il torchio... davvero tutto molto bello.
Juliette Binoche interpreta George
Sand, de Musset è Benoit Magimel; Stefano Dionisi è il medico
veneziano Pietro Pagello, una parte cospicua. Il dottor Pagello a
Venezia cura la Sand ammalata, fa con lei amicizia, e infine procura
a de Musset l'oppio che lo scrittore gli aveva chiesto con tanta
insistenza. Nel film Pagello viene un po' maltrattato, non a Venezia
ma quando arriva a Parigi con la Sand; in seguito fu primario a
Belluno fino al 1894, stimato chirurgo. La vita di George Sand a
Parigi non gli si confaceva, la storia del traffico di false
antichità etrusche è probabilmente un'invenzione del film, o
comunque un particolare secondario.
Il film inizia con la Sand, ancora
baronessa Dudevant, che lascia il marito portandosi dietro i due
figli (maschio e femmina), che è già molto chiacchierata perché ha
avuto una relazione con Prosper Merimée. Nel film Merimée non si
vede, perché ormai appartiene al passato; allo stesso modo non c'è
Chopin, che arriverà dopo. Si intravvede un attore con parrucca tipo
Liszt, verso il finale; ma appare anziano, mentre Liszt nel 1834
aveva poco più di vent'anni essendo nato nel 1811. Nel film c'è
l'editore della Sand, c'è Delacroix, c'è Sainte-Beuve e ha una
parte consistente all'inizio l'attrice Marie Dorval, oltre al
fratello di de Musset, la madre e la sorella minore sempre di de
Musset.
George Sand nasce come Amantine Aurore
Lucile Dupin (1804-1876); ha due figli dal marito, il barone Dudevant
(nel film si riporta una battuta molto volgare su questo cognome,
probabilmente autentica); lo pseudonimo si deve al giornalista Julien
Sandeau, all'epoca ventenne, con il quale George Sand ebbe una
relazione; ma nel film si sorvola sul fatto e Julien Sandeau non si
vede.
Alfred de Musset è di famiglia ricca;
dal punto di vista economico deve sottostare alla volontà della
madre e del fratello (il padre è appena morto di colera, e la
notizia gli arriva nelle prime sequenze del film) che a buona ragione
di lui non si fidano. Quando inizia la sua relazione con George Sand,
che lo spinge a scrivere "Lorenzaccio", progetterà un
viaggio con lei a Venezia. La famiglia è contraria, la donna ha
dieci anni più di lui e non gode buona reputazione. Il viaggio sarà
comunque possibile perché la Sand stessa si recherà dalla madre di
Alfred. I bambini di George Sand sono per il momento dal padre, in
collegio, ma poi li vedremo tornare dalla mamma. A Venezia de Musset
tradisce spesso George Sand, passa tutte le sere nei bordelli, beve e
si droga, ma la loro relazione continua ugualmente. Una sera Alfred
esce e va in teatro, dove danno la "Beatrice di Tenda" di
Bellini, che ebbe la sua prima nel 1833 e proprio a Venezia. Si
ascolta la musica (la voce è quella di Edita Gruberova) ma noi
vediamo solo il palco dove de Musset ha una giovane donna pronta ad
attenderlo.
Nel corso del film si ascolta Schumann,
suonato dalla Sand stessa, poi la trascrizione di "Der
Lindenbaum" di Schubert (un arrangiamento di Liszt o della
stessa Sand, si dice nel film). I valzer sono del viennese Joseph
Lanner, che è di grande popolarità in quegli anni, mentre è un
anacronismo piacevole il Bruckner del mottetto "Christus factus
est" (Anton Bruckner aveva dieci anni nel periodo in cui è
ambientato il film). Il concerto per arpa è di Ernst Eichner, di
Liszt ascoltiamo Rêve
d'amour e Notturno n.3.
A metà film de Musset, ubriaco e
drogato, disturba a Venezia un coro di bambini che sta provando il
"Miserere" di Allegri; è nel cortile, il maestro del coro
manda fuori un bambino a vedere chi è, i bambini sul balcone poi
ridono dell'ubriaco. Il Miserere, stando ai titoli di coda, non è però eseguito dai bambini che vediamo, ma è invece un'edizione in disco (King's College di Cambridge). Alla fine della serata de Musset cadrà in un
canale, prendendosi il tifo e rimanendo fra la vita e la morte per
diversi giorni; una volta guarito, tornerà a Parigi da solo e
progetterà il matrimonio, ma poi riprenderà la relazione con George
Sand fino al drammatico finale.
Questa è la lista completa delle
musiche presenti nel film:
- "Beatrice di Tenda" di
Vincenzo Bellini (Edita Gruberova, sinfonica Düsseldorf dir.
Pinchas Steinberg)
- "Christus factus est" di
Anton Bruckner (Freiburger Vocal Ensemble dir Wolfgang Schäfer)
- Romanza da "Carnaval de Vienne
op.26" di Schumann (Maria Joao Pires, pianoforte)
- Zum Schluss Coda da "Arabesque"
di Schumann (Maria Joao Pires, pianoforte)
- "Reve d'amour" e "Notturno
n.3" di Liszt (pianista Alceo Passeo ?)
- Concerto per arpa e orchestra di
Ernst Eichner (1740-1777) (arrangiamento)
- Flüchtige Lust di Joseph Lanner
(arrangiamento)
- Musique de la Garde Consolaire de
Marengo, Pas de charge des Grenadiers (interpretato da Musique de la
Garde Republicaine)
- "Miserere" di Gregorio
Allegri (King's College Cambridge)
- brani da "16 danze tedesche"
di Franz Schubert (Alfred Brendel, pianoforte)
Nel film intervengono inoltre:
Murray Head supervisione musicale
Musique venetienne Roberto Tombesi,
Calicanto
Gabriele Coltri cornamuse venetienne,
Corrado Corradi bandoneon percussioni canto, Giancarlo Tombesi
contrabbasso, Rachele Colombo percussioni canto, Roberto Tombesi
accordeon diatonique, mandola, canto; Nicolas Marsilio clarinetto
flauto
chitarra solista Fabio Zanon; Leonid
Kuzmin pianoforte
Luca Pincini violoncello, Fausto
Anzelmo violino, Ettore e Riccardo Pellegrini viole, Simonetta
Perfetti arpa, Mario Boccardo baryton viola.
Le musiche scritte apposta per il film sono di mano di Luis Bacalov.
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