A hard day's night (Tutti per uno,
1964) Regia di Richard Lester. Scritto da Alun Owen. Fotografia di
Gilbert Taylor Interpreti: John Lennon, Paul Mc Cartney, George
Harrison, Ringo Starr. Durata: 1h25'
"A hard day's night" è il
primo film dei Beatles; contiene le canzoni dei Beatles e in quanto
tale non avrebbe senso portarlo in un blog dedicato all'opera, ma al
suo interno c'è una piccola curiosità, meno di due minuti ma con la
musica di Johann Strauss jr.
La situazione è questa: i Beatles
devono registrare un disco, e sono attesi in sala di registrazione.
Ma si perdono per strada, sono in ritardo, gli capitano un po' di
cose, e nell'edificio dove ci sono lo studio sono in corso altre
registrazioni; una di queste è dell'operetta di Johann Strauss jr.
Sulla quale ho qualche dubbio, a dire il vero: non conosco per intero
"Il pipistrello" ma mi è sembrato di riconoscere "Sing
mit mir"; è probabile che si tratti di un arrangiamento fatto
apposta per il film, e anche i costumi di scena non corrispondono a
quelli di "Fledermaus". Magari qualcuno mi può aiutare a
correggere la mia impressione e a dirmi se sto sbagliando.
In questa scena c'è l'attore Wilfrid
Brambell, che impersona "il nonno di Paul" e che imperversa
per tutto il film; qui finisce per sbaglio su un montacarichi e si
ritrova in mezzo ai cantanti, costringendo a interrompere la
registrazione; una scena piuttosto simpatica, e molto breve. Wilfrid
Brambell (1912-1985), irlandese, in quel periodo era noto in Gran
Bretagna per una serie di telefilm.
Il film è ancora piacevole,
divertente; e va visto con il sonoro originale, perché il doppiaggio
italiano è irritante. Il regista americano Richard Lester era qui ai
suoi inizi e in seguito avrebbe girato dei bei film, come "Robin
e Marian" del 1976, con Audrey Hepburn e Sean Connery. Mi è
piaciuta molto la parodia dei pubblicitari poco prima della scena
che ho citato, sempre al minuto 45, con George che senza volerlo
distrugge la carriera di una testimonial tv. Non ho invece apprezzato
che si derida il signore sul treno che chiede per favore di spegnere
la radio: ha ragione lui, è il silenzio la vera libertà, il
silenzio e - soprattutto - il rispetto del prossimo.
Nessun commento:
Posta un commento