"La symphonie fantastique"
(1941). Regia di Christian-Jaque. Musiche di Hector Berlioz. Scritto
da Jean Pierre Feydeau, André Legrand, André du Dognon, Charles
Exbrayat. Fotografia di Armand Thirard. Interpreti: Jean Louis
Barrault (Héctor Berlioz), Bernard Blier (Antoine Charbonnel),
Renée St Cyr (Marie Martin), Lisa Delamare (Harriet Smithson),
Jules Berry (editore Schlensinger), Gilbert Gil (figlio di Berlioz),
Catherine Fonteney (madre di Berlioz), Maurice Schutz (Paganini) e
molti altri. Durata: 95 minuti
"La symphonie fantastique"
(1941) regia di Christian-Jaque, è una biografia di Héctor Berlioz;
il titolo italiano è "Delirio d'amore". Film piuttosto
bello, con ottime riprese in teatro e grandi orchestre in concerto.
Dura 1h31, Berlioz è Jean Louis Barrault, Renée St Cyr è Marie
Martin, Lisa Delamare è Harriet Smithson (Henriette); Bernard Blier,
giovane e magro e coi capelli in testa, è l'amico fraterno di
Berlioz, Antoine Charbonnel. Nel film appaiono diversi personaggi
storici, ma quasi sempre per dire il loro nome o poco più: a una
tavolata, all'inizio del film quando Berlioz non è ancora celebre,
troviamo Victor Hugo, Delacroix, Mérimée, Alexandre Dumas e un
giornalista che a prima vista avevo scambiato per Rossini, ma nel
film Rossini non c'è. Più avanti vedremo Paganini, ma solo per dire
una battuta. Ha parte consistente l'editore Schlesinger, che rifiutò
di pubblicare Berlioz ai suoi inizi.
Nel vedere il film ho avuto due
difficoltà che devo confessare: la prima è che conosco poco la vita
di Berlioz, la seconda è che l'ho visto su youtube, è in francese e
io conosco poco il francese. Comunque sia, questi sono gli appunti che ho
preso, in attesa di una visione successiva per la quale cercherò di documentarmi meglio.
Si comincia con le lezioni di medicina
all'università (il padre di Berlioz era un medico molto stimato),
che Héctor e l'amico Antoine abbandonano in nome della musica;
questo comporta una vita di rinunce, il padre non passa più denaro.
Poi, a teatro, Héctor in loggione segue un balletto partitura alla
mano, e s'infuria col direttore d'orchestra perchè ha saltato "le
solo de violon" (purtroppo è difficile risalire ai titoli dei
brani eseguiti). Qui nasce l'amicizia con Marie Martin, una giovane
cantante; un sodalizio a tre con l'amico Antoine (di lei innamorato
ma non ricambiato), sempre in nome della musica. Però poi Héctor va
a vedere l'Amleto a teatro e si innamora dell'attrice che impersona
Ofelia, Harriet Smithson. Dapprima la Smithson, "Henriette"
non ne vuole sapere del giovane musicista, ma poi con l'aiuto
decisivo di Antoine si convince che quell'uomo non è un pazzo
fastidioso ma sta facendo sul serio, nell'amore e nell'arte. Berlioz
sposerà Harriet e ne avrà un figlio, Louis; solo molti anni più
tardi si metterà con Marie.
Gli anni di matrimonio con Harriet sono
faticosi, il successo non arriva e le recite del "Benvenuto
Cellini" sono un fallimento. Alla fine, Harriet se ne andrà di
casa portando con sè il figlio: la crisi definitiva che porta alla
loro separazione è la lirica da camera "L'absence" che
porta una dedica a Marie Martin. Marie canterà "L'absence"
in concerto.
Per Berlioz il successo arriverà poco
dopo, con il ritorno di Marie.
Note sparse prese durante la visione
del film:
1) nel film si vede Berlioz che compone
alla chitarra; le note biografiche dicono che fu autodidatta e che
ebbe sempre difficoltà con il pianoforte. La chitarra gli fu
insegnata dal padre, che però lo voleva medico come lui e non certo
musicista professionista.
2) al minuto 18 si vede Berlioz che
getta via il manoscritto della "Messe Solemnelle",
rifiutata dall'editore Schlesinger; si vedono i fogli finire in un
canale di scolo. Oggi sappiamo che nel 1991 fu trovato ad Anversa il
manoscritto originale, pare che Berlioz abbia bruciato solo le parti
orchestrali. La Messa fu pubblicamente eseguita due volte prima del
rifiuto dell'editore.
3) Berlioz tossisce, ha la febbre, e lo
vediamo nel film mentre si opera da solo alla gola, usando un
coltello per incidere la pustola. Avrà febbre alta e sarà accudito
da Marie; ma quando sarà guarito sceglierà Harriet e non Marie.
4) dopo la malattia riceve la visita
della madre, che però rimane scandalizzata dalla presenza di Marie,
da lei ritenuta una donna facile, e dalle condizioni in cui vive
Héctor. Al termine del colloquio, Héctor viene ripudiato dalla
madre.
5) durante la convalescenza sogna la
Sinfonia Fantastica, che trascrive di getto (come Tartini?)
6) al minuto 40 la prima del Benvenuto
Cellini, con belle riprese teatrali. Il direttore d'orchestra non
crede nell'opera, e batte il tempo con mollezza fiutando tabacco
mentre dirige; Berlioz s'infuria e va a dirigere lui stesso scostando
il direttore. Ne nasce un parapiglia che verrà fermato solo dalla
polizia, che fa calare il sipario. Un fiasco dunque, ma Paganini va a
stringere la mano a Berlioz.
7) Berlioz scrive sul Journal des
débats; si cita Boieldieu ma qui il francese del testo diventa un
po' troppo ostico per me.
8) litigi coniugali con Harriet, gelosa
di Marie; si vede il figlio Louis che ha sei o sette anni. 9) al minuto 51 si vede Marie Martin
che canta L'absence a teatro. 10) al minuto 59 Harriet se ne va
portandosi dietro il figlio.
11) inizia il successo di Berlioz,
ormai accompagnato da Marie, che però rifiuta di cantare dicendo che
preferisce rimanere nell'ombra, il successo ha scelto Héctor e non
lei.
12) A Pietroburgo, dove è osannato,
Berlioz dirige un'orchestra enorme con 5 direttori oltre a lui, un
coro altrettanto enorme. Anche qui le sequenze sono molto belle, è
una vera esecuzione in teatro e non una messa in scena qualsiasi.
Mentre dirige, Barrault appare come invasato e quasi anticipa il suo
Cordelier-Jekyll che farà con Renoir.
13) a 1h04 il figlio Louis è su un
veliero, è adulto e inizia la sua carriera come ufficiale di bordo;
il capitano della nave gli porta informazioni sui grandi successi del
padre e lo invita a riconciliarsi con lui. Apprendiamo che nel
frattempo Harriet è morta. 14) Louis e suo padre si riabbracciano,
ma Louis non accetta la presenza di Marie al fianco del padre,
ritenendola causa della separazione dei suoi genitori. Marie decide
quindi di allontanarsi da Héctor, nonostante sia sconsigliata da
Antoine Charbonnel; Charbonnel ha da tempo abbandonato la musica e ha
aperto una farmacia, ma è sempre vicino a Berlioz.
15) a 1h14 Berlioz è molto malato e
Antoine lo aiuta. Si riprenderà, ma con molta fatica.16) a 1h17 la prima della Dannazione di Faust, ancora con ottime riprese in teatro.
17) a 1h22 Louis si riconcilia con
Marie e con suo padre, e chiede a Marie di cantare durante una festa;
lei si fa convincere e canta ancora una volta L'absence, ma morirà
di colpo, cantando. 18) Berlioz scrive il Requiem, dedicato
a Marie Martin; sulle note del Requiem, e ancora con riprese
splendide in teatro e in chiesa, si chiude il film.
Film piuttosto bello, con momenti
notevoli alternati ad altri più convenzionali; è comunque un ottimo
lavoro, Christian-Jaque è sempre stato un ottimo narratore di
cinema. Sull'aderenza storica dei fatti raccontati non posso dire
molto, perchè conosco pochissimo della vera vita di Berlioz.
Belli come grafica i titoli di testa;
riguardo agli interpreti, a parte gli attori l'unica nota utile è
sulla direzione musicale (Maurice Paul Guillot). Esiste un altro film
su Berlioz, è del 2003 per la regia di Pierre Dupouey, titolo "Moi,
Héctor Berlioz".
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