La forza del destino (1950) Regia
Carmine Gallone. Tratto dall'opera di Giuseppe Verdi. Sceneggiatura
di Mario Corsi, Ottavio Poggi, Lionello de Felice. Fotografia di Aldo
Giordani. Interpreti: Gino Sinimberghi, Tito Gobbi, Giulio Neri,
Nelly Corradi (voce di Caterina Mancini), Vito de Taranto, Mira
Vargas (voce di Cloe Elmo, Preziosilla), John Kitzmiller (scudiero
moro), Fausto Tommei (marchese Calatrava), e molti altri fra cui
Silvana Pampanini Direttore d'orchestra: Gabriele Santini. Coro e
orchestra del Teatro dell'Opera di Roma. Durata: 1h40'
"La forza del destino", film
diretto da Carmine Gallone nel 1950, è un buon film, ben fatto, con
un ottimo cast. Carmine Gallone è stato un regista importante nel
cinema italiano, un solido professionista che sapeva come costruire
una buona narrazione. Il cast vocale è di alto livello, quasi tutti
i cantanti sono anche attori, vengono però doppiate le donne: Nelly
Corradi (Leonora) è un soprano vero, ma la voce che si ascolta è
quella di Caterina Mancini. Per il ruolo di Preziosilla, la voce è
di Cloe Elmo, mezzosoprano che ebbe una ricca carriera sul
palcoscenico, ma l'attrice e ballerina che vediamo si chiama Mira
Vargas. Gino Sinimberghi era un buon tenore non di primissimo piano,
ma al cinema rendeva meglio di altri cantanti più dotati vocalmente;
Tito Gobbi è l'autentica star del film, insieme al basso Giulio
Neri, che qui possiamo vedere e ascoltare. Giulio Neri aveva una voce
fuori dal comune, molto profonda e molto bella, purtroppo era destinato ad avere vita breve, e
quindi questo film diventa un documento importante.
I difetti di questa produzione
cinematografica sono quelli di tutti i film d'opera di quel periodo,
si tratta di un'onesta riduzione del soggetto originale e poco più,
ma fatta con ottimo mestiere. Il sonoro non è dei migliori, ma si
fa comunque ascoltare. Diverse curiosità nei titoli di testa, che
vedono il nome di Sergio Leone (giovanissimo) come assistente alla
regia. John Kitzmiller, che interpreta lo scudiero moro (un personaggio che in
Verdi ovviamente non c'è) è stato un attore americano molto
presente nel cinema italiano del dopoguerra, con apparizioni
importanti fino a tutti gli anni '50, compreso "Luci del
varietà" (di Fellini e Lattuada) dove interpreta Johnny il
trombettista. Kitzmiller ha un ruolo da protagonista nel film "Vivere
in pace" del 1947, regia di Luigi Zampa, a fianco di Aldo
Fabrizi: il soldato americano ferito che viene curato da una famiglia
contadina. E poi c'è Silvana Pampanini, diva famosa per tutti gli anni '50: io non l'ho riconosciuta, ma la si può sempre cercare e trovare.
Il film è stato trasmesso dalle reti
Mediaset in questo modo: inizia la scena del Padre Guardiano, la
pubblicità la interrompe bruscamente, si riprende dopo un quarto
d'ora. Eccetera. La cosa più gentile che viene da dire è che ci
siano dietro funzionari (o funzionarie) che non hanno la minima idea
di cosa mandano in onda; subito dopo penso agli inserzionisti, chi
mai avrà interesse a mandare la sua pubblicità in mezzo a una scena
d'opera di un film in bianco e nero del 1950, per di più trasmesso alle cinque del mattino? La risposta è più
semplice di quel che si pensi, anche se sembrerà incredibile: gran
parte della pubblicità che vedete sulle reti tv è gratis. Non rende
niente alle reti che la trasmettono, zero via zero, ma così facendo
si "ruba" pubblicità alle altre reti, o almeno così si
pensa. Quanto tutto questo sia sensato lo lascio decidere a chi passa
di qui e mi legge; io penso che una tv che ha come suo scopo la
pubblicità è uno spreco. Uno spreco enorme, e anche un bel po' da
scemi.
Nessun commento:
Posta un commento