Rigoletto e la sua tragedia (1956)
Regia di Flavio Calzavara. Sceneggiatura di Flavio Calzavara,
Jacopo Corsi, Paola Ojetti. Fotografia di Bitto Albertini.
Interpreti: Aldo Silvani/ Tito Gobbi (Rigoletto), Janet Vidor/ Pina
Arnaldi (Gilda), Gerard Landry/ Mario Del Monaco (Duca), Franca Tamantini (Maddalena), Loris Gizzi (Ceprano), Gualtiero Tumiati
(Monterone), Vittorio Vaser (Marullo), Mario Terribile (Borsa),
Nietta Zocchi (Giovanna), Renato Chiantoni (poeta). Direttore
d'orchestra: Oliviero de Fabritiis. Coro e Orchestra dell'Opera di
Roma. Durata: 1h31'
"Rigoletto e la sua tragedia"
non è un adattamento dell'opera di Verdi così come la conosciamo,
ma un vero e proprio film con attori e con alcune parti cantate. Il
film è a colori (Ferrania) ed è quasi tutto recitato, probabilmente
condotto sull'originale di Victor Hugo, il che lo rende interessante;
nel testo sono inserite le arie più famose, con Tito Gobbi, Mario
Del Monaco, il soprano Giuseppina Arnaldi, dirige Oliviero De
Fabritiis con l'Opera di Roma. Rigoletto è affidato all'attore Aldo
Silvani, che sarebbe un'ottima idea ma che è però male utilizzato,
troppo caricaturale. Ed è un peccato perchè in mano a un bravo
regista Silvani sarebbe stato l'interprete ideale.
Aldo Silvani è un ottimo attore che compare spesso nel cinema italiano, per più di vent'anni; per chi volesse approfondire consiglio "Quattro passi fra le nuvole" di Blasetti, a fianco di Gino Cervi, e soprattutto "La strada" di Fellini, dove Silvani è il proprietario del circo in cui va a lavorare Zampanò. Nel film di Fellini però Silvani non ha la sua voce ma è doppiato, probabilmente perchè Fellini lo voleva veneziano. La voce di Silvani in "La strada" è quella di Cesare Polacco, che qui vediamo nei panni di Sparafucile. Cesare Polacco è stato una delle voci più belle del cinema italiano, attore e doppiatore per almeno due decenni; negli anni '60 divenne molto famoso per uno spot pubblicitario ancora oggi molto citato, quello della brillantina. Il Duca è affidato al francese Gérard Landry, doppiato da Giulio Panicali quando parla e da Mario Del Monaco quando c'è bisogno di cantare; Gilda è Janet Vidor, voci di Lydia Simoneschi (parlato) e di Giuseppina Arnaldi (canto). Il regista Flavio Calzavara ha girato una trentina di film tra il 1936 e il 1961, nessuno particolarmente memorabile a parte forse "Dagli Appennini alle Ande" del 1943 che ho rivisto di recente con piacere.
Aldo Silvani è un ottimo attore che compare spesso nel cinema italiano, per più di vent'anni; per chi volesse approfondire consiglio "Quattro passi fra le nuvole" di Blasetti, a fianco di Gino Cervi, e soprattutto "La strada" di Fellini, dove Silvani è il proprietario del circo in cui va a lavorare Zampanò. Nel film di Fellini però Silvani non ha la sua voce ma è doppiato, probabilmente perchè Fellini lo voleva veneziano. La voce di Silvani in "La strada" è quella di Cesare Polacco, che qui vediamo nei panni di Sparafucile. Cesare Polacco è stato una delle voci più belle del cinema italiano, attore e doppiatore per almeno due decenni; negli anni '60 divenne molto famoso per uno spot pubblicitario ancora oggi molto citato, quello della brillantina. Il Duca è affidato al francese Gérard Landry, doppiato da Giulio Panicali quando parla e da Mario Del Monaco quando c'è bisogno di cantare; Gilda è Janet Vidor, voci di Lydia Simoneschi (parlato) e di Giuseppina Arnaldi (canto). Il regista Flavio Calzavara ha girato una trentina di film tra il 1936 e il 1961, nessuno particolarmente memorabile a parte forse "Dagli Appennini alle Ande" del 1943 che ho rivisto di recente con piacere.
Questo film circola sulle
reti Mediaset, che trasmettono malissimo i film anche quando si
autodefiniscono "la rete del cinema": a notte fonda, interrotti
dalla pubblicità, con orari incertissimi. Vedere i film su Iris e
Rete4 è una vera impresa, anche col videoregistratore azzeccare
l'orario giusto è quasi impossibile. Direi che non è la maniera di
fare, forse sarebbe meglio lasciar fare la tv a qualcun altro che
abbia maggiore professionalità.
queste immagini pubblicitarie d'epoca le ho trovate in rete;
ringrazio molto chi le ha rese disponibili
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